''Passi da ciclope'': biciclette di bambù nel quartiere San Paolo di Bari
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venerdì 19 dicembre 2014
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di Gabriella Quercia
Anche se all’inizio i ragazzi hanno dovuto fare i conti con la realtà del quartiere, con una popolazione guardinga e schiva nei confronti di “forestieri” desiderosi di portare una ventata di novità e freschezza. «Quando abbiamo aperto non è stato facile- ci spiega la 27enne Melita- la diffidenza era tanta e molti ci prendevano come un semplice negozio di bici. Ma noi non acquistiamo “due ruote”, né le vendiamo. Seguiamo il modello di ciclofficina popolare: ripariamo le biciclette, richiedendo un contributo libero per le riparazioni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«E non solo- sottolinea Michele -. Insegniamo ai ragazzi a riparare le proprie bici e siamo riusciti anche a tenere dei corsi con dei minori che hanno avuto in passato problemi con la legge e con giovani stranieri ospitati nel Cara di Palese, il centro di accoglienza per i richiedenti asilo. Stiamo anche lavorando a dei progetti con due scuole del quartiere e a giugno scorso abbiamo organizzato una caccia al tesoro in bici con l’aiuto di altre associazioni presenti al San Paolo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E poi c’è il progetto delle biciclette di bambù, costruite interamente con questo tipo di legno (esiccato e di 3/4/5 anni di età) con la sola eccezione di pochissimi pezzi in acciaio o alluminio: i forcellini, la scatola del movimento centrale e il tubo dello sterzo (vedi foto galleria). «Abbiamo chiesto aiuto a Amos Agyapong, direttore di produzione della Ghana Bamboo Bikes Initiative – afferma Corrado -. Da lui abbiamo appreso le tecniche di costruzione di questo tipo di bicicletta molto diffusa in Africa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Realizzarle però non è stato affatto semplice, ci vogliono 40 ore di manodopera, cosa che impone poi un prezzo di vendita molto alto. Ma il gioco vale la candela? «Sì – risponde Melita - perché il bambù è un materiale resistente, reagisce bene ai “colpi” dell’asfalto, è ecologico a differenza dell’acciaio e del carbonio e le bici sono più robuste di quelle che si trovano normalmente in commercio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Del resto qualcuno ne ha già acquistata una. «Per inserirle sul mercato - spiega Corrado- abbiamo caricato sul web le foto delle bici realizzate, dichiarandoci disposti a costruirne delle altre su misura, dietro compenso. L’acquirente è un veneziano: ci ha pagato la bici mille euro, che serviranno per coprire i costi dei laboratori e a sostenere l’associazione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Che ha bisogno di aiuto – conclude Michele -. Stando a Molfetta avremmo avuto una sicurezza economica maggiore, ma qui al San Paolo in poco tempo abbiamo raggiunto i cento tesserati. È un bel traguardo, anche se la soddisfazione più grande la riceviamo quando vediamo i ragazzi felici di lavorare al nostro fianco, mentre semplicemente riparano una bicicletta».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qui la pagina facebook di Passi da ciclope.
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