Bari, quell'antica casina rossa sull'extramurale che vive in simbiosi con un gommista
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martedì 27 settembre 2016
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di Alessia Schiavone
Sulla facciata anteriore della struttura si trova infatti ben in vista l’insegna a caratteri cubitali "Good year pneumatici" e al piano terra dominano il blu elettrico dei portoni e il rosso della tenda da sole con la bandiera a scacchi dello starter. Sul tetto poi imperano due maxi cartelloni pubblicitari con dei cavi bianchi cadenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«In passato però era una villa bellissima – sottolinea Nicola, gestore del garage accanto-. Era dotata anche di un immenso giardino. Si dice che all’interno si trovino anche alcuni affreschi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nonostante il decadimento e l’invasione operata dagli esercizi e gli annunci commerciali, la casina continua a mantenere un certo fascino. L’elemento più rappresentativo è la torretta, decorata con linee verticali punteggiate che guarniscono le pareti e una cornice merlettata posta lì a ingentilire il tetto a punta triangolare. Per il resto la villa, dalle mura bicrome rosa e rosse, presenta delle finestre a bifora con arco a sesto acuto dal tratto “orientale”, impreziosite da due colonnine laterali lisce e una terza centrale a spirale che terminano con parapetti a filo con il muro caratterizzati da eleganti balustrine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’edificio è però come detto ormai chiuso e inaccessibile da molti anni. «La proprietaria è una signora anziana che non se ne occupa più», ci rivela il gommista che vive in simbiosi con la villa. A gestirla infatti l’avvocato della donna, che però non ha potuto fornirci informazioni nè sulla sua storia né sul suo futuro, motivando il suo rifiuto per «motivi di privacy».
Peccato, avremmo voluto saperne di più di questa casina non segnalata nemmeno sui libri riguardanti le dimore storiche di Bari. Magari non rappresenterà un capolavoro artistico o storico, ma continua a rappresentare l’unico elemento “colorato” in una zona dominata dal grigiore e dal continuo via vai di automobili.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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Alessia Schiavone
Alessia Schiavone
I commenti
- michele daniele - Vivevo nel palazzo di fronte a quest casina al primo piano di via Capruzzi 36. Quindi dalle nostre finestre si vedeva il distributore di benzina Esso e la casina. Non ricordo di sapere o aver visto chi viveva nella casina . Vivemmo li fino al 1970 circa! Anche noi avremmo voluto sapere di quest casina a Via Capruzzi!