L'aquilonismo, tra sport e relax: «Così stacchiamo i piedi da terra»
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martedì 21 gennaio 2014
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di Vincenzo Drago
«Volere volare non è però affiliata a nessuna federazione - spiega Lupoli - ma è dal 1993 che organizza laboratori nelle scuole e partecipa agli eventi più importanti d'Italia». Cervia, Ferrara, Castiglione del Lago: è in queste località che si svolgono i principali festival di aquilonismo nel Belpaese e ogni volta è un tripudio di forme e colori. E il club barese raramente se ne fa sfuggire uno (vedi foto galleria).
In Puglia invece la manifestazione più importante è senza dubbio Volapulia, organizzato due volte l'anno, le ultime domeniche di marzo e novembre. «In queste occasioni - sottolinea Lupoli - portiamo una sessantina di aquilonisti provenienti dalla nostra regione e dalla Basilicata. La sede che scegliamo di solito è Chiatona, località balneare situata pochi chilometri a ovest di Taranto. Ogni fine giugno poi c'è un raduno anche a Bari, al parco di Punta Perotti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La Puglia infatti si presta bene a questa affascinante disciplina. «Mare e vento abbondano dalle nostre parti - prosegue l'aquilonista - basta saper scegliere i periodi giusti. Le mezze stagioni sono quelle più adatte, visto che in estate è poco ventilato mentre in inverno le raffiche sono troppo forti. È utile sfruttare le brezze, ad esempio quella diurna, che soffia di solito dalle 11 di mattina alle cinque del pomeriggio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra una manifestazione e l'altra, Volere volare si concentra sulla costruzione degli aquiloni. Ce ne sono vari tipi. Quello statico, ad esempio, è il più comune: controllato da un unico cavo, rimane in aria in una posizione fissa. Spesso è a forma di rombo o comunque presenta un corpo allungato. Poi ci sono quelli utilizzabili nelle competizioni: acrobatici, da trazione, combattenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I primi si domano con due o più cavi, grazie ai quali si possono eseguire particolari movimenti ed evoluzioni detti "triks". Quelli da trazione si "abbinano" ad altre attrezzature per sport altamente spettacolari: con gli sci per lo snowkiting, con la tavola da surf per il kitesurfing, con un veicolo per il kitebugging, con uno skatebord per il kitelandboarding. Quelli combattenti invece, diffusi soprattutto in Oriente, hanno un cavo ricoperto di polvere e minuscole schegge di vetro: l'obiettivo in questo caso è tagliare il filo dell'aquilone avversario.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma l'aquilone resta soprattutto un sinonimo di relax e, perchè no, di fantasia. «È un modo straordinario di essere a contatto con la natura ed è alla portata di tutti - chiosa Lupoli -. Lo puoi costruire semplicemente con carta, plastica e cannucce, oppure impiegare materiali più sofisticati come il carbonio o lo spinnaker, lo stesso usato per le vele. Può essere lungo pochi centimetri o, come quello record del neozelandese Peter Lynn, addirittura 100 metri. Nessun limite sui disegni: conta solo la nostra creatività».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E tra tanto sport e svago, Volere volare si è ritagliato anche uno spazio mondano, comparendo nella celebre soap opera Beautiful. «Avete presente gli aquiloni che hanno fatto da cornice al matrimonio tra Liam e Hope, quello girato a Polignano a Mare? - conclude scherzosamente Lupoli - Sappiate che in gran parte erano i nostri».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il sito internet di Volere volare: http://www.volerevolare-aquiloni.it
L'ultimo raduno di Volapulia a Chiatona:
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Vincenzo Drago
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