Il convegno sul fitness: «Le palestre puntino su istruttori professionisti»
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sabato 7 giugno 2014
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di Mariangela Dicillo
Con queste riflessioni Onofrio Curione, docente di Scienze Motorie, ha aperto ieri mattina presso il Cus di Bari il convegno “Evoluzione del mercato del fitness” (vedi foto galleria), che ha inaugurato la prima edizione di Barinfitness, evento sportivo che oggi e domani presenterà nel capoluogo pugliese tutte le novità offerte dal mercato del “benessere in movimento”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ad accompagnare Curione, in un convegno che ha visto la partnership di Barinedita, i relatori Francesco Fischetti, coordinatore didattico SAMS (Scienze delle Attività Motorie e Sportive) presso l’Università di Bari, Paolo Spilotro e Serena Pompilio, docenti SAMS, Riccardo Guglielmi, direttore di cardiologia ospedaliera del Policlinico, Roberto Gaudiuso, docente di Scienze Motorie e l'avvocato Nicola Favia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sono intervenuti anche Alfredo Scardicchio, medico sportivo della Figc e gli ex calciatori del Bari, Antonio Di Gennaro e Michele Andrisani.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Francesco Fischetti ha affrontato la questione relativa alla corretta metodologia dell'allenamento. «Un singolo esercizio non può essere adatto a tutti – ha spiegato il professore - è necessario invece allenare i singoli soggetti in maniera diversificata, perché ogni corpo ha una sua forma fisica ideale e può garantire una performance differente. E allenare vuol dire agire sull'intero corpo e non su una singola parte di esso: è così che si raggiungono risultati importanti a livello psicofisico».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma il fitness usa delle tecniche specifiche che sono molto cambiate nel corso degli anni. Paolo Spilotro ha focalizzato l’attenzione su questa evoluzione. «In Italia il fitness è arrivato dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 – ha detto - mentre in America già si conoscevano e si praticavano l'aerobica e lo step e girare per strada in tuta era una cosa normale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Riccardo Guglielmi ha invece illustrato con più chiarezza il rapporto che intercorre tra sport e salute. «Il medico non deve solo prescrivere medicine – ha affermato- ma deve spingere il paziente a cambiare il proprio stile di vita, proprio attraverso l'esercizio. Lo sport rende sani e previene patologie come il diabete, l’ipertensione e tutte le malattie cardiovascolari».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Guglielmi precisa: « Mi riferisco all'esercizio aerobico di qualsiasi tipo, anche le passeggiate, i giri in bicicletta e le nuotate al mare per 20-30 minuti per quattro o cinque volte a settimana, diventano un farmaco che, somministrato nella giusta posologia, incrementa la capacità funzionale del corpo e migliora lo stato di benessere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In questo contesto spicca il ruolo dell'istruttore, leader carismatico che deve saper guidare correttamente chi pratica sport. Serena Pompilio ha parlato di come creare una leadership di successo in una palestra. «Il leader – ha sottolineato - guida verso gli obiettivi da raggiungere, verso la vittoria personale e di squadra, verso la coesione e lo sviluppo di rapporti interpersonali». Per poi soffermarsi sulle qualità che un leader deve possedere: «C'è chi va in palestra per perdere peso, chi per rilassarsi, chi per realizzarsi, ebbene un bravo istruttore deve sapersi adattare all’utente ed essere in grado di diversificare il proprio modo di porsi nei confronti di ognuno degli utenti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il problema è che spesso nelle palestre è difficile trovare istruttori preparati, laureati in Scienze Motorie: chi gestisce le palestre non investe sulla professionalità. «Ma bisogna stare attenti – ha avvertito l'avvocato Nicola Favia – perché è rischioso spacciarsi per professionisti quando non lo si è: sugli istruttori sportivi possono ricadere le responsabilità civili e penali che hanno a che fare con la salute di chi viene in palestra».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per questo, come afferma Roberto Gaudiuso, «le palestre dovrebbero puntare su persone altamente qualificate, a cui magari bisogna assicurare un compenso maggiore per la propria attività, ma che garantiscono affidabilità e sicurezza. I gestori potrebbero fare di questa scelta un’arma a loro vantaggio che a livello di marketing si tradurrebbe anche in maggiori iscritti e quindi in maggiori guadagni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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Mariangela Dicillo
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