di Stefania Buono

Il frisbee, un vero e proprio sport «che però a Bari è quasi morto»
BARI - È uno dei tipici passatempi da fare all’aria aperta, nei parchi o sulle spiagge. Parliamo del Flying Disc, meglio conosciuto come frisbee, il lancio di quel disco di plastica rigida che tagliando l’aria riesce a raggiungere notevoli distanze. Ma in realtà quello che all’apparenza può considerarsi come un semplice “oggetto da svago”, è utilizzato per moltissimi sport piuttosto impegnativi, come il disc golf (variante con il disco del golf tradizionale), il frisbee freestyle (che consiste in spettacolari esercizi acrobatici, evoluzioni e coreografie fatte con il disco su base musicale) e l’ultimate frisbee. Quest’ultimo, fino a quasi due anni fa, era praticato anche a Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L'ultimate frisbee è uno sport di squadra nato alla fine degli anni 70 in America e diffusosi in Italia circa un decennio più tardi. Si gioca su un campo rettangolare di 100 metri per 37, con due aree di meta profonde 18 metri, senza né pali né porte. La superficie è l'erba ma si può giocare anche su campi, proporzionalmente più piccoli, in sabbia (nella variante del beach ultimate) e in sintetico (indoor ultimate). Anche il frisbee utilizzato deve soddisfare dei requisiti specifici, ovvero pesare 175 grammi ed avere diametro di 27 centimetri. Lo scopo del gioco è quello di segnare punti facendo sì che il disco raggiunga l’interno dell'area di meta avversaria. I giocatori (sette per ogni squadra) non possono muoversi, se non sul proprio piede perno, mentre sono in possesso del disco. Per avanzare bisogna quindi necessariamente passare il “dischetto volante” al compagno che può andare in qualsiasi direzione. Lo scopo della squadra che non ha il possesso del disco è invece quello di intercettarlo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutto ciò che riguarda questo sport a livello internazionale viene coordinato dalla Upa (Ultimate players association) ed in Italia dalla Federazione italiana flying disc, con sede a Bologna. I tornei però si svolgono solo nel Nord e nel Centro Italia. A Bari c’è una squadra, la BariDisc, fondata dal barese Benjamin Liberti, che però sta attraversando grosse difficoltà.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Da quando siamo nati – afferma Liberti -  il nostro obbiettivo è sempre stato quello di diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati di questo sport a Bari e in generale in Puglia, dove a parte noi non c’è mai stata alcuna squadra. Ma non è facile poter giocare con continuità se non ci si può scontrare con squadre nelle vicinanze. Basti pensare che la più vicina squadra di ultimate si trova a San Benedetto del Tronto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Pian piano quindi il gruppo si è disunito e da un paio d’anni la squadra disputa solo qualche partita amichevole e si allena ogni tanto a Parco Perotti (vedi foto galleria). Di tornei neanche a parlarne, anche se a volte alcuni giocatori prendono parte ai cosiddetti tornei hat, con squadre che comprendono giocatori di club diversi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un peccato, anche perché l’ultimate è uno sport particolare e anche impegnativo. «Anche se è piuttosto statico, perchè non si deve correre da una parte all’altra come nel calcio – spiega Benjamin -  non significa che non sia difficile, con tutti i salti, prese, lanci e scatti che si devono compiere. Purtroppo però il frisbee a Bari è quasi morto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel video, la BariDisc gioca allo stadio della Vittoria di Bari:


 


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