di Anna Ilaria Tattoli

Pole dance, donne che ballano attorno a un palo: «Ma non è erotismo»
BARI – «Mi capita continuamente di essere vittima di pregiudizi: troppo spesso devo spiegare che no, noi non facciamo spogliarelli, ma pratichiamo uno sport molto faticoso». Sono le parole di Severina, una 35enne barese che ha scelto un hobby un po’ particolare: la Pole dance, ovvero la “danza del palo”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come nelle erotiche esibizioni di lap dance, anche qui ci sono ragazze che eseguono attorno a un pertica una serie di danze e acrobazie. Ciò che cambia è il fine, visto che la lap dance si pratica nei “sexy bar” ed è destinata a un pubblico che è lì per eccitarsi, mentre la pole si fa per sport, è riconosciuta anche dalla Fisac, la Federazione italiana sport acrobatici e coreografici e prevede dal 2008 gare ufficiali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le atlete eseguono una serie di figure, cercando di restare sempre in equilibrio sul palo: esercizi aerobici quasi circensi, complessi e articolati, che prevedono ad esempio “arrampicate” a mani nude lungo l’asta fatte in equilibrio precario o discese veloci effettuate scivolando sulla pertica. Qui servono grande resistenza muscolare, flessibilità e coordinazione. (Vedi foto galleria)

La pole a Bari viene insegnata dalla 38enne barese Isabella Valenzano, con un passato in realtà da lap dancer nei night club. «Sì è vero, ho iniziato così – ammette -. L’ho fatto per soldi, ma non mi è mai piaciuto. Anche se amavo le acrobazie e le evoluzioni sui pali ed è per questo che ho portato questa mia esperienza nella pole». (Nel video una sua performance)

Isabella tiene comunque a mantenere le distanze dalla lap dance, nella quale dice, «basta “sculettare” davanti ai clienti che “sbavano”, per attirare la loro attenzione. Invece chi viene a vedere un mio spettacolo lo fa soprattutto per ammirare la tecnica e le acrobazie che riusciamo a mettere in atto. Mi sento guardata in modo differente rispetto a quando ero una lap dancer». E Severina, una delle 30 allieve di Isabella, incalza: «La lap dance non ha semplicemente “niente da dire”, non è una forma d’arte, non è sacrificio, non racconta una storia e non trasmette emozioni come noi riusciamo invece a dare con i nostri movimenti ginnici e sinuosi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E’ comunque innegabile che in questo sport permanga l’elemento “sensualità”: ad esempio la polegym (una variante della pole dance ideata da Titty Tamantini, icona nel mondo del fitness) si balla a piedi nudi sulle mezze punte, simulando così i tacchi, l’accessorio erotico per eccellenza nell’immaginario maschile. Ma è un erotismo indiretto, non volgare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Anche se le ballerine sono costrette sempre a rimarcare la differenza con le esibizioni sexy. «Perché purtroppo – afferma la 37enne Marilena – c’è una mentalità retrograda che spinge gli uomini a pensare che danzare attorno a un palo equivale a essere una prostituta. Mentre la pole è grazia ed eleganza e anche un vero e proprio sport, che comporta una preparazione atletica adeguata. Non a caso si vuole portare la pole dance alle Olimpiadi, non certo nei locali a luci rosse».  

(Vedi galleria fotografica)

Nel video Isabella Valenzano alle prese con un’esibizione di Polexgym:


 


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