Flyboard: acrobazie spettacolari volando sul mare. A Taranto i campionati italiani
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venerdì 6 maggio 2016
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di Stefania Buono
Funziona così: l’atleta pone i piedi su una tavola nella quale sono innestati degli stivali collegati tramite un tubo a una moto d’acqua che genera una forza propulsiva tale da permettere allo sportivo di volteggiare sul mare. Lo scooter acquatico è comandato da una seconda persona oppure tramite wireless dall’atleta stesso. (Vedi foto galleria)
«Il flyboarder è libero di esprimere la propria fantasia e le proprie abilità eseguendo in 3 minuti di tempo diverse acrobazie, dette “trick”: - spiega Gianluca Maizza, vice presidente della Taranto Flyboard, società sportiva a cui è stata affidata l’organizzazione dell’evento-. A quel punto una giuria valuta la performance in base a vari parametri, tra cui il movimento atletico, la postura e l’ingresso in acqua».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le figure principali sono cinque: il “delfino”, in cui un atleta che si trova in acqua vola fino ad una altezza di tre o più metri per poi rituffarsi a pancia in giù in mare con eleganza (proprio come l’animale marino); lo “slalom”, durante il quale chi indossa il flyboard esegue, sempre a una certa altezza dall’acqua, un movimento oscillatorio a destra e a sinistra, cercando di disegnare in aria il numero 8; il "twist”, dove gli sportivi eseguono verticalmente, dall’alto verso il basso, un avvitamento di 360 gradi; il “superman”, in cui, come suggerisce il nome, viene proposta la classica posa dell’eroe dei fumetti; il “back flip”, durante la quale si esegue un salto mortale all’indietro, sempre a una certa altezza. La combinazione di queste principali acrobazie compongono un’esibizione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Si tratta di uno sport piuttosto recente poiché il macchinario è stato ideato solo nel 2012 da un campione di moto d’acqua, il francese Franky Zapata. Da allora si è diffuso rapidamente in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi. «In Italia dallo scorso anno esiste la Federazione italiana flyboard, che ha sede a Palermo poiché la presidentessa, Daniela Leone Puntarello, è di questa città –chiarisce Filippo Santaluna, segretario amministrativo della Federazione -. Quello a Taranto è il secondo campionato nazionale che organizziamo, dopo Cagliari nel 2015».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
All’evento in Puglia è prevista la partecipazione di circa 25 atleti di tutte le età (tra cui un paio di donne) provenienti da diverse società italiane. «La nostra è l’unica società tarantina di flyboard – sottolinea Gianluca Maizza - ma in Puglia ce ne sono altre due, entrambe situate nella provincia di Lecce, precisamente a Gallipoli e a Porto Cesareo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra gli italiani più promettenti c’è il calabrese Danilo Scordia, vincitore del campionato italiano nella categoria under 21, il sardo Simone Careddu, che ha partecipato al mondiale di Dubai nel 2014 e il tarantino Stefano Stella, detentore del campionato italiano assoluto nonché direttore tecnico nazionale di flyboard.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Proprio a lui chiediamo se possiamo etichettare il flyboard come “sport estremo”, viste le complesse evoluzioni da eseguire. «Diventa estremo solo ad alti livelli –ci risponde - quando cioè si eseguono trick complessi a più di 10 metri dalla superficie del mare ed è l’atleta stesso a controllare con i comandi wireless la moto d’acqua. Ma in generale non c’è da preoccuparsi, chiunque può iniziare a praticare il flyboard con la garanzia di una totale sicurezza, sviluppando tra l’altro tutti i muscoli, perché unisce il nuoto, i tuffi e altri sport sull’acqua come il surf».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma quanto costa un flyboard? Più o meno cinquemila euro: è il prezzo da pagare per chi vuole volare come un uccello e nuotare come un delfino, allo stesso tempo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
Nel video un’esibizione di flyboard a Gallipoli:
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Stefania Buono
Stefania Buono