Bari, colpe non solo del mister ma è ora di cambiare: perché non puntare su Urbano?
Letto: 5749 volte
mercoledì 26 ottobre 2016
Letto: 5749 volte
di Duccio Curione e *preparatore atletico del Monopoli
I biancorossi hanno perso per 1-0 ma ad andare in scena è stata una sconfortante debacle, le cui dimensioni emergono dalle parole di delusione e sconforto pronunciate dello stesso mister Stellone a fine match. «Il nostro primo tempo è stato orribile, vergognoso. Una squadra senza anima. Arrivavamo terzi su ogni pallone. Nel secondo tempo c'è stata una reazione, ma non va bene. Perdiamo punti importanti. Abbiamo regalato un tempo e in questo momento non ce lo possiamo permettere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La sconfitta di Novara ha riportato alla luce in modo spietato le troppe incertezze e criticità di una squadra che oggi è più vicina alla zona playout che a quella playoff. Ma il mea culpa di Stellone, che, come allenatore, si è assunto le responsabilità, non basta a giustificare la situazione imbarazzante in cui versa l’intera squadra. Quando si gioca così male, il concorso di colpe è ampio e non esclude nessuno: il tecnico, certo, ma anche i giocatori e la società, quest’ultima incapace di trovare soluzioni a una rosa costruita male e gestita ancora peggio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Del modulo inadatto e delle incomprensioni tra tecnico e direttore sportivo durante il mercato vi abbiamo già parlato, ma onestamente qui è necessario cominciare a capire se i nuovi arrivati, quelli chiamati per rinforzare la squadra, sono meritevoli di indossare la maglia biancorossa. Tranne Moras che appare un acquisto azzeccato, i vari Daprelà, Basha, Furlan, Ivan, ancora una volta hanno fornito prestazioni mediocri. Gli unici infatti a meritare la sufficienza ieri sono stati Micai, Sabelli e Tonucci, tutti calciatori che facevano parte della rosa già l’anno scorso.
La caduta al Piola getta comunque senza dubbio ombre sul lavoro di Stellone: il suo futuro appare sempre più in bilico. Quella di sabato prossimo al San Nicola, contro la Pro Vercelli, è l’ultima chiamata per il tecnico biancorosso, sulla cui panchina traballante per tutto il resto della settimana continueranno ad addensarsi voci di possibili successori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In tempi di ipotesi e nomi, a noi pare che la società abbia già al suo interno un’ottima carta da giocare: ormai da tre anni alla guida della Primavera, in cui ha dato ampie prove di grande professionalità e solide competenze, Corrado Urbano (nella foto) potrebbe forse avere i numeri e le capacità di cambiare la rotta di una nave che ormai da troppo tempo sembra aver ammainato le vele.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Duccio Curione
Duccio Curione