Il Bangladesh sfida l'India: a Bari va in scena il cricket ''multietnico''
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giovedģ 2 maggio 2013
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di Nicola De Mola
Questa disciplina simile al baseball, nata in Inghilterra, è praticata in Galles, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe e soprattutto in paesi asiatici come India, Sri Lanka, Pakistan e Bangladesh, dove è addirittura sport nazionale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Proprio dal Bangladesh arrivano i ragazzi che si allenano ogni martedì pomeriggio nell’area verde a sud della città. «Giochiamo qui da quattro anni: è l’unico posto dove possiamo farlo - ci racconta Kaiser, uno di loro -. All’inizio ci guardavano tutti un po’ stupiti, ma ormai si sono abituati alla nostra presenza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qualche passante, forse più abituato ai ragazzini che calciano un pallone sull’erba o che tirano a basket sul campetto in cemento, si ferma infatti a osservare incuriosito i tentativi dei giocatori di colpire con la mazza la pallina o le loro corse per ottenere i punti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’organizzazione di Kaiser e compagni è degna di un club professionistico. Hanno a disposizione tutta l’attrezzatura necessaria (palle, wickets e mazze), che fanno arrivare direttamente dal loro Paese d’origine, perché in città non esiste nessun negozio di articoli sportivi che la vende. E si allenano per pomeriggi interi («le partite possono durare anche 3-4 ore», ci spiegano) suddivisi in due formazioni, vestite rigorosamente una con la divisa azzurra e l’altra blu scuro (vedi galleria fotografica).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La nostra squadra è composta da 40 elementi - afferma Saed, il capitano -. La maggior parte di noi ha tra i 21 e i 22 anni e siamo arrivati a Bari qualche anno fa. Ma c’è anche qualcuno più piccolo che è nato qui».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Vista l’assenza di strutture e società affiliate alla Federazione Cricket Italiana (FCrI), praticare questo sport in città risulta molto difficile. Parco Perotti rappresenta così per i ragazzi bengalesi, non solo l’unico spazio dove potersi allenare, ma anche il luogo dove organizzare tornei amatoriali, arbitrati e con tanto di coppa in palio per chi riesce a vincerli. Le partite hanno luogo generalmente la domenica o i giorni festivi e rappresentano un momento di festa e di aggregazione tra le diverse comunità straniere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Così scopriamo che quella del Bangladesh non è l’unica comunità appassionata al cricket nel capoluogo pugliese. «Giochiamo con squadre composte da ragazzi provenienti dall’India, dal Pakistan, dallo Sri Lanka e dall’Afghanistan», afferma Kaiser. «E abbiamo vinto due delle ultime coppe, mentre i cingalesi e gli afgani una a testa - sottolinea con orgoglio Saed -. Questo nonostante la nostra squadra sia più giovane delle altre».
Se quindi prima nei parchi si giocava soltanto a pallone, oggi si pratica anche il cricket. È la Bari multietnica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Nicola De Mola
Nicola De Mola
I commenti
- abu saed bhuiyan - grazie nicola