Bari Vecchia, c'è chi il presepe lo fa anche a Pasqua: foto
Letto: 7830 volte
venerdì 18 aprile 2014
Letto: 7830 volte
di Mina Barcone
E’ in via Vallisa n.1 nei pressi di piazza Mercantile, che troviamo il primo allestimento, in un locale che ha la forma di una piccola grotta. «Questo è il primo anno che ci cimentiamo nella realizzazione di questi diorami- ci spiega “Zio Gino” (così si fa chiamare) -. Si tratta di una collaborazione tra artigiani, tra i quali Giuseppe Franco, Francesca Lisi e la cartapestaia detta “La chella di sanda Chiara” ».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Per quest'anno ci siamo limitati solo alle tre scene più importanti del Mistero Pasquale- continua Zio Gino - e alla rappresentazione di alcuni particolari come l'ultima cena, la flagellazione e la morte di Cristo. L'idea è nata dal confronto con altri presepisti che ci hanno informato che l’arte dei presepi pasquali sta prendendo piede nel resto d'Italia e così abbiamo pensato “perchè non provarci anche noi?”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il secondo presepe lo troviamo nei pressi della Basilica di San Nicola, in Strada del Carmine. Ad accoglierci nell'atrio di un palazzo è un signore anziano con dei baffi curiosi, Michele D'Abbicco, un ex marinaio in pensione con l’hobby dell'artigianato. Ci mostra la sua installazione che sembra proprio un presepe natalizio, con tanto di lucine che si accendono e si spengono, solo che ci sono rami di ulivo sparsi ovunque.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questo presepe è più completo dell’altro e presenta ad esempio tutte le 14 scene della via Crucis, rievocate nei minimi dettagli. «E’ il secondo anno che allestisco il presepe di Pasqua- spiega il signor Michele-. Per 20 anni ho realizzato il classico diorama di Natale, ma l’anno scorso ho pensato: se le massime feste religiose cristiane sono due, perché non “santificare” con la cartapesta anche la Pasqua?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita