Frequenza Libera, nel Politecnico la prima web radio universitaria di Bari
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lunedì 30 giugno 2014
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di Annamaria Lacalamita
Grazie a internet, pc, microfono e cuffie, i ragazzi riescono a trasmettono sul web numerosi programmi. «Uno di questi si chiama "Improvvisando" – ci informa Matteo -.Ci affacciamo dalla finestra della nostra sede e fermiamo gli studenti, facendoci raccontare in diretta la loro giornata universitaria». Frequenza Libera non si occupa però solo di Università, ma anche di musica, scienza, tecnologia, arte, cinema, politica e universo femminile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«E poi non ci ascoltano solo gli universitari o i docenti, ma anche i liceali – sottolinea il dj radiofonico– . Su Facebook abbiamo più di 800 fan, anche se in diretta ci seguono al massimo una sessantina di persone, mentre per le puntate registrate che è possibile trovare sul sito arriviamo anche a 300 ascoltatori».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La web radio è economica e permette agli studenti di portare avanti il loro progetto senza spendere tanti soldi, anche se per avere un piccolo budget a disposizione vendono i cd dei loro programmi al prezzo simbolico di 1 euro. Per arredare l’ufficio hanno invece preso mobili abbandonati nel Campus.
«Siamo patrocinati gratuitamente dal Politecnico e lavoriamo per passione, senza guadagnare – ci spiega Matteo –. Inizialmente abbiamo “occupato” senza permesso la nostra attuale sede, ma poi ci hanno permesso di restare perché i dirigenti hanno apprezzato il nostro lavoro. E comunque se dovessero chiederci di trasferirci altrove la radio continuerà ad esistere, perché attraverso internet possiamo trasmettere da qualsiasi parte».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Da sei mesi Frequenza Libera viene trasmessa anche in Fm per due ore a settimana a Roma e dintorni, grazie ad uno spazio offerto da una radio privata della Capitale. A Bari attualmente i ragazzi stanno cercando dei buchi nei palinsesti delle radio locali per poter trasmettere in Fm anche sul nostro territorio. «Pian piano stiamo crescendo e ci stiamo facendo conoscere – conclude Matteo – il RadUni, ovvero l’associazione operatori radiofonici universitari ci ha chiesto di diventare soci e la prima settimana di giugno abbiamo anche partecipato al Festival radio universitarie 2014 di Novara».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qui il sito di Frequenza Libera
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Scritto da
Annamaria Lacalamita
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