Tutto sull'Universo: l'oroscopo esiste? Dove vedere le stelle cadenti?
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lunedì 15 settembre 2014
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di Gabriella Quercia
Quello di Corato si chiama “Andromeda”, è attivo dal 2011 ed è gestito da uno staff di sette studiosi attorno a cui gravitano una ventina di collaboratori. Loro spesso organizzano corsi e visite guidate mostrando ai partecipanti la struttura ma anche e soprattutto aiutandoli a guardare il cielo in maniera diversa, cercando di spiegare quello che c’è sopra le nostre teste, ovvero: l’Universo, la nostra “casa” di cui però noi “comuni terrestri” conosciamo veramente poco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Proprio per chiarire qualche dubbio e soprattutto per sfatare alcuni “miti” legati all’osservazione delle stelle, abbiamo parlato con il 24enne Pasquale Abbattista, uno dei fondatori di Andromeda.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per molti la parola “costellazione” equivale ad oroscopo. Quanto c’è di vero nello zodiaco?
Assolutamente nulla. Andiamo con ordine. Secondo l’astrologia il segno si assegna in base alla posizione che ha il Sole all’interno dei confini delle costellazioni il giorno in cui il soggetto è nato. Sulla carta il ciclo del Sole è disegnato come una linea blu denominata “eclittica”. Per gli astrologi ci sono 12 costellazioni nell’emisfero boreale, giusto quanti sono i mesi dell’anno, ma in realtà i segni dovrebbero essere 14, perché ci sono altre due costellazioni che non vengono considerate: quella dell’Ofiuco e quella della Balena. Quindi se ad esempio si nasce tra il 17 ottobre e il 24 novembre il segno zodiacale di appartenenza è quello dell’Ofiuco. Mentre se si festeggia il compleanno il primo aprile allora si è della Balena. Sono costellazioni che entrano di poco, quasi di uno spigolo, all’interno dei confini degli altri segni. La Balena si trova tra il Toro, l’Ariete e i Pesci, Ofiuco tra lo Scorpione e Sagittario. In definitiva, quindi, quasi nessuno è del segno zodiacale di cui crede di essere e non solo perché esistono Ofiuco e la Balena.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In che senso?
Non tutte le costellazioni sono uguali e quindi il Sole non si ferma per lo stesso tempo in ogni costellazione, come l’astrologia vuol far credere. Prendiamo la costellazione della Vergine. Essa è molto più grande rispetto ad esempio a quella della Bilancia. Pertanto il periodo della Vergine sarà più lungo rispetto a quello della Bilancia (mentre nello zodiaco tutti i segni hanno la stessa durata). E ancora: tutti coloro che credono di essere della Vergine perché nati verso fine agosto in realtà non lo sono, perché secondo l’eclittica la costellazione della Vergine dura un mese e mezzo, dal 17 settembre al 31 ottobre. Questa tesi dimostra ancora una volta l’inesattezza dello zodiaco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Passiamo a un altro argomento “romantico”: il fenomeno delle stelle cadenti. Ma è il 10 agosto il giorno giusto per ammirarle?
Innanzitutto quelle non sono stelle ma meteore, frammenti di pietre composti da ferro o silicio. Quelle di silicio arrivano a Terra ormai sbriciolate, mentre quelle di ferro formano dei crateri, essendo il ferro più resistente del silicio. Detto questo il giorno migliore per ammirare le “meteore cadenti” non è il 10 ma la notte tra il 12 e il 13 agosto. Ma non è questo il punto. Quella che bisogna conoscere è la posizione ideale per ammirarle. Dobbiamo porci in direzione della Via Lattea (il punto del cielo più denso di stelle), per poi spostarci di 90 gradi verso destra. In quel punto noi vedremo centinaia di “stelle cadenti”: un fenomeno che però inizierà solo dopo le 2 di notte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questo evento si verifica solo d’estate?
Ci sono anche “spettacoli” invernali. Sono due e sono molto più suggestivi rispetto a quello estivo. Il primo è il fenomeno delle Draconidi, che si può osservare dal 17 ottobre al 24 novembre, il secondo è quello delle Leonidi, che “cadono” durante il periodo natalizio. In queste due occasioni è possibile ammirare degli sciami meteoritici stupefacenti e contare anche un migliaio di stelle cadenti. Purtroppo il freddo limita molto la visione, però vi assicuro che il cielo invernale è molto più bello e nitido di quello estivo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una curiosità: l’astro che nel cielo appare più splendente e la Stella Polare?
No, in verità è un pianeta: Venere. Questo pianeta è visibile o al tramonto o all’alba, quando il Sole è basso. Per quanto riguarda la Polare, contrariamente a quello che molti credono, non è la stella più brillante, sebbene sia quasi 45 volte più grande del Sole. Nel nostro emisfero la più luminosa è Sirio, visibile grazie alla costellazione della Cintura di Orione. Nell’emisfero australe invece c’è una stella più sfavillante di Sirio, che si chiama Canobo e che noi ovviamente da qui non possiamo vedere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Abbiamo parlato prima di meteore che possono creare dei crateri sulla Terra dopo la loro caduta. Potrebbe arrivarne uno così grande da creare grossi danni all’umanità?
Direi che c’è una bassissima probabilità che questo avvenga. Per creare un disastro del genere un meteorite, girando, deve beccare il momento esatto in cui la Terra passa in quell’orbita: entrambi devono venirsi a trovare nello stesso punto e questo appare molto improbabile. Non solo. Meteoriti “disastrosi”, tipo film alla "Armageddon", in realtà non ne esistono proprio, perché ormai il nostro sistema solare si trova già a metà della sua vita, quindi i meteoriti più grandi o sono stati inglobati nel Sole oppure sono stati “sparati” molto lontano. Oltretutto con la strumentazione di cui dispongono gli scienziati è possibile calcolare con decenni di anticipo l’orbita di un meteorite potenzialmente pericoloso e deviarlo affinchè non impatti con la Terra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ultima domanda: alcune teorie molto “in voga” su internet negano che l’uomo sia andato sulla Luna nel 1969. Lei che ne pensa?
Le teorie elaborate da coloro che credono in un evento creato in uno studio cinematografico sono molto deboli. Innanzitutto ci sono le cartelle in archivio che dimostrano le operazioni compiute dai calcolatori. E poi le “prove” portate dai “cospirazionisti” possono essere facilmente smentite. Per esempio le orme lasciate sulla superficie: per loro sarebbero troppo precise e nitide. Ebbene, quella è una cosa perfettamente plausibile sulla Luna, dove non c’è né vento né pioggia. Ancora: l’assenza di stelle nella foto. Ma l’ambiente lunare è privo di atmosfera e quindi le stelle non si vedono, per contro l’astronauta viene fotograficamente messo in rilievo. Infine la bandiera che sventola in assenza di vento. Questa è pura elasticità della fisica: un oggetto se posto con una certa forza “rimbalza”, muovendosi. Nella fase di sviluppo dello sbarco sono stati coinvolti circa 15 milioni di persone: secondo voi sarebbe stato possibile “comprare” il silenzio di un così folto numero di persone? Sulla Luna l’uomo ci è andato davvero, altrochè e ci è andato grazie a quelli che come noi studiano il cielo, il nostro Universo.
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