Bari, la storia di Massimo: l'uomo che vende libri usati in bar, ospedali e università
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lunedì 4 marzo 2019
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di Eloisa Diomede
Lo incontriamo in un bar di Poggiofranco, tappa quotidiana del suo vagabondare per le vie di Bari. Indossa un paio di vistosi occhiali blu e bianchi, sfoggia un lessico forbito ed è accompagnato naturalmente da una fila di decine di volumi che spaziano dalla narrativa alle barzellette. «Vendo di tutto a tutti – ci dice –. Ai ragazzini offro fumetti, alle casalinghe romanzi rosa, ai laureati thriller e gialli».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Massimo ci dice di essere nato in provincia di Latina e di aver trascorso una giovinezza "errante" al seguito del padre, caposquadra edile che per lavoro si spostava spesso per l'Italia. A Bari vive dal 1977, anche se è solo nel 1988 che comincia la sua attività.
«Iniziai come commerciante per grosse case editrici – spiega -. Ma nel 1994 decisi di mettermi in proprio. Da allora bazzico i mercatini dell'usato: compro da lì e rivendo poi in luoghi dove penso di avere più acquirenti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La sua giornata lavorativa comincia alle 10 e finisce verso le 19. «In genere parto dall'Ateneo, passo dal Policlinico, mi spingo fino alla facoltà di Economia e concludo il tutto nel nosocomio pediatrico Giovanni XXIII, non lontano da casa. D'estate mi sposto pure nelle spiagge fuori città e copro sotto il sole cocente gli otto chilometri che vanno da Torre Canne a Rosa Marina».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il tutto a piedi o con i mezzi pubblici, visto che non ha la patente. Per il pranzo si serve dei distributori automatici di cibo: tanto poi ci pensa la mamma, alla quale è legatissimo, a rifocillarlo a dovere per cena. «Vivo solo con lei in un appartamento del rione San Pasquale - ci racconta -. Purtroppo il mio papà è venuto a mancare nove anni fa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sacrifici che gli permettono a malapena un'esistenza dignitosa. «Riesco a smerciare mediamente 4-5 libri al giorno – ammette rammaricato -. Prima portavo a casa anche 100 euro alla fine del giro, ma ormai con le moderne tecnologie il cartaceo è sempre più in crisi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nonostante ciò Massimo non vuole mollare. «Continuerò a fare il mestiere che mi piace - conclude - perchè anche se sono un povero venditore ambulante, amerò per sempre la lettura e la cultura».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- Marotta Anna - È bellissimo e commovente sapere di Persone che sanno trovare un'opportunità di essere insieme agli altri portando cultura e sogni. Grazie.
- imma - vorrei regalare a Massimo i miei libri letti quest'estate. Non ho più spazio per conservarli . qualcuno può aiutarmi a contattarlo?
- Oronzo - È possibile avere un contatto di Massimo? Causa trasloco avrei dei vecchi libri da dare via gratis.Magari a lui posso servire. Grazie.
- Michele - Ho conosciuto Massimo tanti anni fa in ospedale, una persona gentile, mai sgarbata che ti offre libri senza l'assillo di doverli comprare necessariamente.