di Gaia Caprini - foto Christian Lisco

Il mercato ittico di Santo Spirito: lì dove si acquista il pesce direttamente da chi lo cattura
BARI - Acquistare pesce direttamente da chi lo cattura è uno sfizio che a Bari ci si può togliere solo sul Molo Sant'Antonio. C'è però un altro luogo, più piccolo e periferico, in cui è possibile godere di questo privilegio: è il mercato all'aperto di Santo Spirito, il quartiere più settentrionale della città, con i suoi quindici banconi che sembrano quasi "tuffarsi" nel porticciolo del borgo. (Vedi foto galleria)

Le postazioni risalgono al 1978, quando i pescatori decisero di riunirsi in una cooperativa. «Fu una scelta dettata da esigenze economiche - racconta l'80enne Angelo Roncone, memoria storica del posto -. Fino ad allora avevano sempre ceduto la loro merce a Nicola Moretti, commerciante locale che poi si occupava della vendita al dettaglio. Mettendo insieme le proprie forze riuscirono quindi a liberarsi della necessità di un intermediario».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La novità consentì inoltre ai soci di pagare meno tasse. «A tal proposito è nota la vicenda di una donna del rione soprannominata "Zichitella" - aggiunge il signore  -. Nell’immediato Dopoguerra la signora, pur di evitare i dazi dovuti, era solita nascondere parte dei prodotti appena pescati sotto il vestito. Un giorno però fu scoperta a causa della loro freschezza: le forze dell'ordine notarono infatti movimenti "sospetti" del suo abbigliamento, nelle cui tasche ritrovarono pesci ancora vivi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il mercato ittico si trova sul lungomare del rione, in largo di Santo Spirito Colombo, a pochi passi dal molo di Levante dello storico porticciolo. I banconi, allineati a una manciata di metri dall'acqua, sono sormontati da un'ampia copertura in legno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Al nostro arrivo, intorno alle 8.30, notiamo però che ad essere occupate sono appena due postazioni. «È normale - afferma il 60enne pescatore Donato (soprannominato “u figghie du mazzapisce”) -. Siamo solo in sette a portare qui il nostro carico direttamente dai pescherecci e tra di noi c’è chi ritorna dal largo di mattina e chi di pomeriggio. Non ci ritroviamo mai tutti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mentre chiacchieriamo l'occhio cade inevitabilmente sulle prelibatezze in esposizione: spiccano invitanti triglie, polpi, seppie e alici argentate. Alzando lo sguardo invece ci gustiamo la visione della baia, brulicante di natanti, uno dei quali ospita un altro anziano lavoratore del mare intento a tagliare una rete.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci spostiamo davanti a un altro bancone, quello del 55enne Raffaele. Conosciuto come "chianello", è impegnato nella pulizia dei saraghi. «Sono i pesci più richiesti - sentenzia l'uomo -. Oggi però posso esporre anche una specialità che non si trova spesso: due rari esemplari di granchio blu».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Durante il colloquio notiamo uno strano particolare: la maggior parte dei clienti compra senza scendere dall'auto, quasi come fossimo in un drive-in. «Colpa dei lavori che hanno trasformato il lungomare - evidenzia il signore -. Hanno ridotto i parcheggi, cosa che ci ha fatto perdere anche dei nostri habitué».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci accorgiamo infine che i vasconi in bella mostra sono privi di ghiaccio. «Siamo autorizzati a farne a meno - precisa Raffaele -. Essendo in pochi e non vendendo enormi quantitativi di pesce riusciamo infatti a smerciare tutto abbastanza velocemente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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Il mercato all'aperto di Santo Spirito, con i suoi quindici banconi che sembrano quasi "tuffarsi" nel porticciolo del borgo
Le postazioni risalgono al 1978, quando i pescatori del posto decisero di riunirsi in una cooperativa
Il mercato si trova sul lungomare del rione, in largo di Santo Spirito Colombo. È a pochi passi dal molo di Levante dello storico porticciolo
Al nostro arrivo notiamo che sono occupate solo due postazioni
«È normale - afferma il 60enne pescatore Donato (soprannominato “u figghie du mazzapisce”) -. Siamo solo in sette a portare qui il nostro carico direttamente dai pescherecci»
Al nostro arrivo notiamo che sono occupate solo due postazioni
Mentre chiacchieriamo l'occhio cade inevitabilmente sulle prelibatezza in esposizione: spiccano invitanti triglie...
...polpi...
...seppie...
...e alici argentate
Alzando lo sguardo invece ci gustiamo la visione della baia...
...brulicante di natanti...
...uno dei quali ospita un altro anziano lavoratore del mare intento a tagliare una rete
Ci spostiamo davanti a un altro bancone...
...quello del 55enne Raffaele
Conosciuto come "Chianello", è impegnato nella pulizia dei saraghi
«Sono i pesci più richiesti - sentenzia Raffaele -. Oggi però posso esporre anche una specialità che non si trova spesso...
...due rari esemplari di granchio blu».



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