di Katia Moro

Il festival dei fumettisti: «Siamo immortali e sfidiamo i videogames»
PALO DEL COLLE – Computer, videogames e consolle non riusciranno a far tramontare l’eterno fascino che fumetti e illustrazioni esercitano ancora oggi su giovani e bambini. Questo ha dimostrato il “Carta Bianca Fest”, prima edizione del festival del fumetto e dell’illustrazione in Puglia, che si è tenuto a Palo del Colle presso il laboratorio urbano “Rigenera” il 24 e 25 maggio scorsi (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E la sfida è stata vinta a suon di workshop e laboratori per adulti e bambini, mostre, mercatini, giochi di ruolo, sfilate di cosplay (persone vestite come i personaggi dei fumetti preferiti) e cartoon-party finale che ha coinvolto persone di tutte le età giunte dalla Puglia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Questo festival è stato una valida occasione di incontro tra illustratori e fumettisti, due linguaggi che si incontrano e si contaminano scambiandosi i codici visivi. L’illustratore artistico è colui che raccontare il testo attraverso il disegno, il fumettista descrive invece con un linguaggio iconico diverso data la compresenza di disegno e testo nella vignetta. Poi c’è il genere della graphic novel (romanzo grafico o romanzo a fumetti) che fonde tutte e tre le cose: illustrazione, fumetto e racconto ed è il genere più in voga al momento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma qual è lo stato di salute dell’illustrazione e del fumetto in Italia? «A fronte di una crescita della qualità dell’illustrazione - dice Livio Sossi, docente di Storia e Letteratura per l’Infanzia all’Università di Udine - vi è un’editoria caotica incapace di investire sui giovani talenti sconosciuti. Questo perché l’Italia è un paese in cui non si è ancora sviluppata un’adeguata cultura dell’immagine, in cui ha ancora successo un personaggio mal disegnato della Disney come Dumbo e dove spopola un cartone animato pieno di stereotipi e messaggi negativi come Peppa Pig. Il problema è che l’editoria punta solo sull’illustrazione commerciale e non su quella artistica quella cioè capace di recepire gli stilemi dei movimenti artistici di tutti i tempi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra le poche case editrici attente ai nuovi talenti c’è la Secop, che si è accorta di un valido illustratore 30enne di Trani, Massimiliano di Lauro, sinora edito solo in Spagna e che si chiede «come mai il grande assente in questo festival siano proprio le case editrici».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«È per questo che appena rientrata in Puglia dopo essermi formata al “Comix” di Roma - aggiunge Daniela Giarratana fondatrice di “La Puglia racconta”, tra le associazioni organizzatrici del festival insieme a “Parteciparlando” e “Hamelin Cartoon Studio - mi sono chiesta: cosa posso fare per dare una spinta al mondo dell’illustrazione anche qui da noi? E così mi sono data da fare per creare un’associazione di tutti gli illustratori in Puglia. I disegnatori hanno bisogno di uscire dal chiuso del loro studio e hanno bisogno di confrontarsi e continuare ad imparare per creare cose nuove».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Difficile la vita anche per i fumettisti, ma tra tanti c’è chi è riuscito a realizzare il suo sogno. Gianfranco Florio, ad esempio, 32enne barese, che vive e lavora a Milano collaborando con la Disney e disegnando per il mensile “Cars Magazine” e per “Toy Story” e “Planes”. «Questi festival sono importantissimi - spiega Gianfranco - perché ti fanno capire quale strada è meglio percorrere. Per esempio tutti i giovani fumettisti si dedicano oramai al fumetto “manga” (storie giapponesi) che è più in voga tra le nuove generazioni. Ma in Giappone ci sono già tanti professionisti, perché mai ci si dovrebbe rivolgere a fumettisti italiani? Sarebbe meglio dedicarsi invece al fumetto realistico o bonelliano o a quello umoristico o disneyano».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si occupa invece soprattutto di formazione qui in Puglia, Domenico Sicolo fumettista bitontino che impartisce corsi privati a Bitonto in collaborazione con le scuole pubbliche di disegno di Taranto e Lecce. «C’è molta richiesta di formazione da parte dei giovani -  racconta Domenico - ma poi le possibilità di impiego non sono molte. Qui in Puglia non ci sono case editrici specializzate».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma a parte i suddetti manga quali sono i fumetti più venduti? «Il cinema ha dato un forte impulso anche ai fumetti dei supereroi Marvel soprattutto Iron Man e Spiderman – risponde Domenico -. Per l’infanzia rimane invece l’inossidabile “Topolino”. In fondo il fumetto come l’illustrazione non moriranno mai, oltre al fatto che in tempo di crisi le mamme preferiscono comprare i fumetti piuttosto che i videogames. E’ in atto una sfida e dobbiamo cercare di non perderla».


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Tavole in mostra al festival
Laboratorio di fumetto con bambini di Gianfranco Florio
Il fumettista della Disney Gianfranco Florio
Workshop sull'illustrazione del docente Livio Sossi
Il docente e illustratore Livio Sossi
l'illustratore Massimiliano Di Lauro al workshop
Illustrazioni in mostra al festival
Fumetti in esposizione al festival
Tavole in mostra al festival
Tavole in mostra al festival
Mercatino degli illustratori al festival
Mercatino degli illustratori al festival
Giochi di ruolo e cosplay
Giochi di ruolo e cosplay



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  • Paolo Neri - Non voglio puntualizzare... ma farei notare alla "giornalista" che gli è sfuggito uno stand dove una casa editrice di fumetti e libri illustrati c'era... si chiama HYPPOSTLYE; una nuova realtà editoriale proprio... pugliese, che da quest'anno ha cominciato a riempire il suo catalogo, puntando su esordienti e giovani talenti. E la gente è anche venuta a mostrare portfolio per proporsi... ma forse non se n'è accorta; si sà i giornalisti aspettano le notizie cadano dal cielo invece di correrci dietro sulla terra!
  • BARINEDITA - Forse UNA casa editrice era presente al festival e proprio per questo il senso della critica posta dai fumettisti non cambia di una virgola. Anzi, proprio il fatto di essere stati gli unici a partecipare dovrebbe farvi rifletttere. Perchè qui sempre di "assenza" parliamo. Cordiali saluti.


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