Mosaici e sculture: a Valenzano le rotatorie diventano artistiche
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martedì 1 luglio 2014
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di Bianca Cataldi
C’è chi ha pensato di far diventare le rotatorie dei giardini, piantando piante e fiori: una buona idea, che si scontra però con i costi e i tempi della cura continua del verde. A Valenzano, paese a sud-est di Bari, però si è escogitato un modo per risolvere una volta per tutte il problema dell’estetica e della manutenzione di queste strutture circolari: quello di renderle artistiche, abbellendole con mosaici e sculture (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
È questo il progetto che sta portando avanti Tonio Specchia, artista valenzanese che ha già donato al paese le due rotatorie di via Bari e, a lavori conclusi, ne inaugurerà una terza in via Capurso, che prevede il riutilizzo di bottiglie di birra e gazzosa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«L'obiettivo è ecologista - dichiara Specchia - fino a ora sono state impiegate 10mila bottiglie, tutte recuperate dai bar alle 6 di mattina». Le bottiglie vuote vengono infatti inserite nel cemento sino a formare una serie di cerchi di diversa altezza. Al termine dei lavori, sarà possibile ammirare una vera e propria piramide. «Sarà colorata come l'arcobaleno della pace e a cerchi concentrici come il simbolo dell'energia», spiega l'artista.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questo monumento inneggiante al riciclo e all'ecosostenibilità ha autorevoli precedenti nel mondo. Infatti è sufficiente digitare su Google le parole "Bottle in the wall" per scoprire sculture e templi realizzati con la stessa tecnica e con la stessa idea di base: raccogliere il brutto e trasformarlo in bello.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
"Energia" e "pace" sono le parole chiave di tutte e tre le rotatorie valenzanesi. Se quella di via Capurso rappresenta una piramide in technicolor, le due di via Bari sono dedicate alla pace e alla fraternità tra i popoli. Chi arriva dal capoluogo pugliese incontra subito, all'ingresso di Valenzano, un mosaico raffigurante il cielo boreale che affiora dall'asfalto con le sue costellazioni. Non a caso, quest'opera è stata commissionata e finanziata dal Ciheam, l'Istituto agronomico mediterraneo. «Si tratta dei primi capitoli della Genesi e della creazione del firmamento - chiarisce Specchia - Questo blu è il cielo che tutti i popoli del Mediterraneo vedono, ciascuno dalla propria terra».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Superato il mosaico, ci si ritrova a tu per tu con un girotondo di omini stilizzati in acciaio che si tengono per mano, protagonisti assoluti della seconda rotatoria di via Bari. Realizzata grazie ai numerosi sponsor partecipanti e fortemente voluta dal Comune, quest'opera è colorata all'interno ma non all'esterno. «Fuori c'è solo il grigio dell'acciaio, un po' perché è il materiale d'oggi e un po' perché a volte l'uomo è proprio così: grigio - sottolinea l'artista - . Sono ottimista però: ho colorato quelle figure dall'interno perché, per quanto possiamo sembrare spenti, dentro custodiamo i colori».
Resta da sperare che anche altri paesi del barese decidano di cambiare aspetto alle proprie rotatorie. Se è vero che la poesia eternizza ogni cosa, è anche vero che le rotatorie possono donare l'immortalità a ogni nostra bottiglia di Peroni e questo, per un barese vero, può fare la differenza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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Bianca Cataldi
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I commenti
- GIUSEPPE - Belle a vedersi......... ma porgo due domande: queste opere che ultimamente vengono sistematicamente piazzate al centro non limitano la visibilità? Se un auto o peggio ancora una moto per un incidente ci finisce dentro non aumentano in maniera esponenziale i danni causati?
- Elvira - Inno al riciclo. Pura follia. Una colata di cemento impermeabillizando il suolo in cui si incastonano bottiglie di vetro ( materialepotrebbe essere recuperato) che vengono colorate con vernice tossica vogliamo chiamarla inno al riciclo. Per non parlare della pericolosità in caso di atti vandalici.