di Alessandra Anaclerio

Viaggio nei ''circoli'' di Bari, lì dove impera il ''gioco della birra''
BARI – Si trovano in tutti i quartieri più popolari di Bari. C'è chi li chiama semplicemente “locali”, chi “circoli”, chi “dopo lavoro” e chi invece “cantine”. Sì perché in questi posti si fa essenzialmente una cosa: si gioca a carte e si beve birra o meglio ancora si “gioca alla birra”.

Qui impera infatti il gioco della "Passatella" o “Zumparidd”  (con le varianti "Tocco" e "Mangia asso", "Carta chiamante" e "Re"). Basta un mazzo di carte napoletane e tante bottiglie di Peroni per dare l’avvio a questa “autodistruzione di massa”. «Quello del gioco della birra non è altro che una prova di forza- dice Mario, che parla dalla cantina che si trova nel rione Libertà, in via Trevisani angolo via Carlo Perrone -. Noi giochiamo al fine di vedere chi riesce a bere di più. Infatti alla fine della partita non facciamo altro che dirci a vicenda che "l'autobus è pieno" o che "l'autobus per Santa Rita è pronto" per indicare che abbiamo raggiunto il livello massimo di birre ingurgitate».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chiaramente in questi posti non c’è traccia di donne. «Io ogni volta che finisco di lavorare vengo qui- racconta Simone, elettricista 55enne, frequentatore di un ritrovo nel quartiere La Madonnella, in Via Cattaro-. Siamo tutti uomini. Paghiamo un piccolo contributo mensile per pagare l'affitto del locale e ci divertiamo fra amici passando il tempo a giocare, senza scommettere soldi, ma solo sorsi di birra. Le Peroni si vendono sempre qui dentro, a un euro a bottiglia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I circoli sono grandi quanto basta per accogliere al proprio interno un grosso frigo, tante sedie di plastica e qualche tavolo di legno. Vengono interamente autogestiti dai frequentatori che ogni mese, con una colletta, pagano l'affitto e si impegnano a mantenere il massimo dell'ordine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Se ne trovano a San Pasquale, Madonnella, Carrassi, Libertà (vedi foto galleria). In quest’ultimo rione entriamo in un “dopo lavoro” ubicato  in via Trevisani ad angolo con Corso Italia. «Questo locale esiste qui dalla bellezza di dodici anni- dice il 64enne Nicola, signore che passa molto tempo al suo interno-. Prima di aprire qui quello che è oggi il gestore di questo ritrovo aveva un altro locale in una via vicina. Perchè a Bari posti come questo sono sempre andati di “moda”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Quella che si presenta davanti ai nostri occhi è la scena di tanti uomini raggruppati intorno attorno un tavolo, tutti dai 45 anni in su, che parlano fra loro a voce alta, con carte napoletane e birra a portata di mano. Alcuni dotati di un ventre enorme gonfio come un pallone: la classica "pancia della birra". In questi luoghi la clientela è sempre la stessa, anche se sono ammessi nuovi membri, a patto che siano maggiorenni, portati direttamente da chi è già un veterano e abbiano la passione per le carte e almeno un euro in tasca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

"Se vuoi bere e giocare, nel portafoglio devi controllare, se non hai i soldi per pagare, stai seduto a guardare" recita un cartello affisso all'interno del locale. E di birre qui se ne stappano parecchie, tutte rigorosamente con l'accendino o con il classico apri bottiglia di ferro a uncino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il signor Michele ci spiega in due minuti le regole essenziali della “Passatella”: «Devi mischiare bene il mazzo e, prima di alzare e distribuire le carte, devi chiamare ad alta voce una carta in particolare. Poi devi distribuirle ad ogni giocatore. Una volta che hai chiamato la carta, la persona che al tavolo ce l'ha deve passartela. Insieme a questa, ti arriverà anche la sua bottiglia di birra da cui devi bere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Però la Peroni non si beve tutta in un sorso. Le regole infatti bisogna sancirle prima dell'inizio della partita: spesso si gioca "a sorsi" o a "mezza bottiglia", in base a quello che è il volere di chi ha vinto l'ultima partita. «Alla fine però vince sempre chi ha in mano "jid" e"jed"- continua Michele-. Sarebbero l'asso di bastoni e il sette di denari. Se hai quelle carte in mano vinci e puoi bere da tutti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Che dire, ognuno si diverte come vuole. Perché sembra che in questi posti nonostante l’aria “pesante” e i litri di birra ingurgitati, si stia bene in compagnia. «Dopo una bella serata torniamo a casa con il sorriso – afferma Michele -. Se devo uscire di casa preferisco più venire qui che andare in giro con mia moglie. Non c’è paragone».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Carte napoletane, birra e classico apribottiglia in ferro ad uncino su un tavolo del circolo di via Trevisani angolo corso Italia
Il cartello: Se vuoi bere e giocare, nel portafoglio devi controllare, se non hai i soldi per pagare, stai seduto a guardare
Un locale in via Cattaro, nel quartiere La Madonnella
Un locale in via Maria Cristina di Savoia, nel quartiere San Pasquale
La cantina di Via Trevisani quasi ad angolo con Via Carlo Perrone vista dall'esterno
Le immancabili sedie di plastica rosse firmate Peroni
Si mette un po' di ordine
L'entrata del circoolo in via Trevisani, quasi ad angolo con corso Italia
Un allegra compagnia alle prese con il gioco della birra
Un enorme frigorifero pieno di Peroni



Scritto da

Lascia un commento


Powered by Netboom
BARIREPORT s.a.s., Partita IVA 07355350724
Copyright BARIREPORT s.a.s. All rights reserved - Tutte le fotografie recanti il logo di Barinedita sono state commissionate da BARIREPORT s.a.s. che ne detiene i Diritti d'Autore e sono state prodotte nell'anno 2012 e seguenti (tranne che non vi sia uno specifico anno di scatto riportato)