di Stefania Buono

Il body painting, quando il corpo diventa una tela: «Basta ascoltare le forme»
BARI - Ritratti, paesaggi, nature morte, animali. Un pittore dipinge qualsiasi cosa, ma non sempre lo fa sulla classica tela. Può anche bastare un muro, un pavimento, un oggetto e perché no, anche il corpo umano. E in quest’ultimo caso si parla di “body painting”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Questa pratica ha origini antichissime: affonda le sue radici nelle usanze di popoli tribali africani, indiani e centro americani. Loro credevano che i disegni fatti sul corpo potessero avere una sorta di “potere magico” che tenesse lontani gli spiriti malefici e i nemici. E gli artisti hanno preso spunto proprio da questi popoli per portare nel loro mondo la pittura sul corpo. Anche in Puglia c’è chi ha fatto del bodypainting un mezzo d’espressione, tra di loro la monopolitana Vanessa Fonzetti e il barese Michele Loiacono, meglio conosciuto con il nome d’arte di Miguel Gomez. (Vedi le loro opere nella galleria fotografica)

Vanessa ha iniziato frequentando per 3 anni una scuola di estetica, specializzandosi in seguito come makeup artist dove, oltre al body painting, ha imparato anche le tecniche del trucco tradizionale e cinematografico. Quindi è arrivata all’arte attraverso il trucco. «Ma la passione per la pittura ce l’avevo fin da quando ero piccola, avendo frequentato anche l’istituto d’arte – afferma Vanessa - la decisione di dedicarmi al bodypainting è stata quindi quasi automatica». Miguel invece si dedica alla sperimentazione di nuove forme d’arte dal 1994 e dal 2009 si esprime proprio attraverso il body painting. «Nel Sud Italia però sono pochi gli artisti che come me si dedicano seriamente a questa arte – sottolinea -. In molti ci provano, ma non sanno nemmeno quali tipi di colori vanno utilizzati».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I colori in questione sono in genere ad acqua. «Sono chiamati aquacolor – spiega Vanessa - si diluiscono o si trovano già pronti. Non sono chimici, ma igienici e testati: non danno alcun tipo di problema a chi “li indossa”». Per ricoprire di pittura il corpo, non si utilizzano solo i classici pennelli, ma anche aerografi, per diffondere più velocemente il colore e spugnette, per creare le sfumature. Inoltre molte opere vengono realizzate anche con la tecnica del “decoupage”, attaccando con la colla pezzettini di carta o tessuto sul corpo del modello.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I “quadri umani” realizzati sono frutto dell’ingegno dell’artista, che in base a ciò che il corpo presente davanti a lui gli comunica, realizza il suo “dipinto”. «Il corpo umano ha delle forme che parlano, che vanno studiate e ascoltate, che danno energia e forza e da queste forme arriva la capacità di disegnarci su qualcosa», tiene a precisare Miguel.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Elemento fondamentale per questo tipo di arte sono proprio i soggetti da dipingere, gli esseri umani. In genere vengono scelti modelli professionisti, soprattutto quando si partecipa ai festival del body painting. «Sì perché a volte avviene che in base al tema del dipinto i modelli debbano anche recitare una parte ed entrare in un personaggio – spiega Vanessa -. Io ad esempio un po’ di tempo fa ho dipinto un ghepardo sul corpo di una modella, che a fine dipinto ha iniziato a muoversi e camminare come questo animale. Inoltre, oltre a spogliarsi del tutto, il soggetto su cui si dipinge deve restare quasi sempre fermo ed in piedi mentre eseguo l’opera e i modelli non professionisti in genere non sono disposti a far ciò».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma c’è anche chi, come Miguel Gomez, recluta spesso proprio modelli “amatoriali”, non trovando particolari difficoltà nel farli spogliare. «Il segreto – rivela l’artista - sta nel stabilire un approccio molto amichevole con queste persone. Una volta che si è completamente a proprio agio ci si spoglia senza problemi, anche perché, di fatto, la nudità dura poco visto che il body painting “riveste” le persone di colore». Anche se modelli uomini non mancano, i soggetti sui quali si dipinge sono per la maggior parte donne, che si prestano più volentieri a spogliarsi e avendo un corpo più armonioso ed elegante sono preferite anche dagli artisti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un’opera può essere commissionata e può apparire in un festival o durante delle esibizioni (e in questo caso il pittore dipinge “dal vivo”). Opere che vengono sempre fotografate. Essendo infatti un tipo di arte temporanea, lo scatto rappresenta l’unico modo per tenere “fermare” l’opera nel tempo. Per questa ragione i body painter assumono sempre fotografi per realizzare book fotografici.  E il pubblico come reagisce? «Le reazioni durante gli eventi e di fronte alle fotografie sono di shock e stupore – dice Vanessa - anche se non manca qualche ignorante che pensa solo al seno o al gluteo della modella».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sebbene sia un arte ormai diffusa in tutto il mondo, con tanti festival e artisti di grande calibro, in Italia la maggior parte dei pittori proviene dal centro-nord e anche gli eventi difficilmente vengono organizzati al Sud. Nel Mezzogiorno vi sono pochissimi body painter e in Puglia i due che abbiamo contattato sono gli unici artisti degni di nota. Per Miguel Gomez ciò che manca a molti aspiranti artisti locali, oltre a una adeguata preparazione, è il modo di percepire questa arte. «Il body painting – afferma - non è semplicemente una tela da dipingere, è una cultura. Il corpo va studiato e il segreto è riuscire a percepire la personalità del modello, che si appresta a diventare una vera e propria opera d’arte».


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Body painting chiamato Neiala, di Miguel Gomez
Body Painting che fa parte del lavoro Come un fiume di liquidi umori, di Miguel Gomez
Body Painting che fa parte del lavoro Come un fiume di liquidi umori, di Miguel Gomez
Body painting di Miguel Gomez, realizzato durante un esibizione ad Expoarte
Body Painting che fa parte del lavoro Come un fiume di liquidi umori, di Miguel Gomez
Body Painting chiamato Christine Margurite D, di Miguel Gomez. Il nome dell'opera è lo stesso della modella
Body painting intitolato Tutankhamon, di Vanessa Fonzetti
Body painting chiamato Pantera, di Vanessa Fonzetti
Body painting chiamato Bandiera dell'Italia, di Vanessa Fonzetti. Qui l'opera si mimetizza con lo sfondo
Bodypainting in cui il corpo del modello si confonde con il muro di un locale, di Vanessa Fonzetti



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  • andrea - Ottimo articolo sul body painting in Puglia. Anche noi staimo cercando di dare forza alla scena locale (ci sono artisti molto bravie altri molto promettenti) con la semifinale regionale del concorso nazionale Rabarama Skin Art Festival. Quest'anno la semifinale si tiene a Lecce, il 17 Luglio 2016. Per info basta andare sul sito del festival rabaramaskinartfestival.com


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