Le strade di Bari inondate di poesie: «Versi per risvegliare le coscienze»
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martedì 9 dicembre 2014
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di Carmen Pisanello
M03 fa parte del primo gruppo: il suo nome è una sigla perché chi fa parte del Movimento deve restare anonimo. «Abbiamo sentito l’esigenza di portare la poesia a Bari, una città che ha tante potenzialità ma poca iniziativa culturale – racconta il giovane con occhi sorridenti -. Non lo facciamo per la gloria, infatti restiamo anonimi. E sicuramente non siamo mossi da fini economici, perchè la poesia non è mercificabile. Al massimo i soldi noi li spendiamo, per le stampe».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il Mep è un movimento che è nato a Firenze nel 2010 e da allora si è diffuso in tutta Italia, arrivando a esporre e a fare allestimenti persino a Londra e a Parigi. I poeti del MeP non si limitano a scrivere versi, ma si pongono l'obiettivo di diffonderli tra i cittadini, attacchinando foglietti per le strade o mettendoli fra le pagine dei libri nelle librerie. «Il nostro scopo è quello far leggere poesie – spiega M03 -. Le piazziamo lì sul muro e le “sbattiamo in faccia” alla gente, perché speriamo che così ci possa essere chi si ferma a riflettere. Incoraggiamo a leggere una poesia, magari può essere anche uno stimolo ad approfondire questa forma letteraria così poco considerata».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I fogli con le poesie, autenticati con un timbro rosso, vengono attacchinati in notturna da chi, solo o in gruppo, decide di compiere l'azione. Sotto i versi c’è anche indicato l’indirizzo del sito internet del MeP. E’ qui che i “poeti di strada” si incontrano per proporre e aderire alle iniziative.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A Bari però non c’è solo il MeP a occuparsi di “azioni poetiche”, ma ci sono anche gli aderenti al “Revolutionary poets brigade”: in italiano, “Brigate poeti rivoluzionari”. E’ un movimento nato nel 2009 a San Francisco che annovera tra i suoi membri poeti come Jack Hirshman. Loro rispetto al MeP sono decisamente più politicizzati: i loro versi contengono messaggi contro l'economia capitalista, contro il razzismo, il sessismo e la militarizzazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Pippo Marzulli è uno scrittore barese che fa parte delle Bpr. «Per me la poesia è un’arma, come lo può essere una pietra o una pistola», racconta Pippo, che vorrebbe realizzare una rete delle Bpr in tutta ltalia. Attraverso azioni come il volantinaggio poetico, la declamazione e l’attacchinaggio di poesie, installazioni ed eventi, le Bpr vogliono incidere nel quotidiano e nel pensiero comune, cambiando le persone, “rivoluzionando” la normalità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La poesia può risvegliare le coscienze – afferma il giovane - può arrivare dove un comunicato stampa, un articolo di giornale non arriva, perché con poche semplici parole è in grado di dire tutto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qui il sito internet del MeP
Qui il sito del Revolutionary poets brigade:
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Scritto da
Carmen Pisanello
Carmen Pisanello
I commenti
- maria pia - non mi sembra versa che in questa prosaica città figuri un pò di poesia tra le scritte esposte!