"Teatraperto", quando Shakespeare si fa per strada: «L'arte sia ricchezza per tutti»
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giovedì 5 maggio 2016
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di Mina Barcone
Noi li abbiamo incontrati nel centro di Bari mentre erano alle prese con una rappresentazione del Macbeth (vedi video). Tra persone intente a fare shopping e un audio non perfetto vista l’assenza di microfoni e amplificatori, gli attori hanno continuato a declamare Shakespeare e c’è chi si è fermato incuriosito per seguire lo spettacolo e scattare qualche foto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Realizzare spettacoli in questo modo non è affatto semplice: c’è bisogno di una preparazione da parte degli attori non indifferente - sottolinea Vittorio -. In assenza del silenzio tipico del teatro è necessario lavorare sulla gestualità e sull'espressione, per riuscire così a catturare l'attenzione dei passanti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Passanti da cui si spera di ottenere qualche “spicciolo” per poter riempire il tipico “cappello” da artisti di strada. «Ci lasciano sempre qualcosa – afferma il regista – magari qualche moneta ma anche banconote da 5 o 10 euro. Questo ci fa capire che quello che facciamo è apprezzato, anche se noi non pretendiamo nulla: ognuno è libero di dare allo spettacolo il “prezzo” che crede sia più idoneo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perché il punto è questo. Il teatro, nato in antichità come espressione artistica rivolta al popolo, ha assunto con il passare del tempo un tratto “elitario”. I biglietti del politeama costano sempre un po’ troppo: non sono certo per tutte le tasche. «Il problema è legato ai costi da sostenere per l’affitto di uno spazio dove provare ed esibirsi - spiega Cosentino -. Se si tengono i prezzi dei biglietti bassi, non si rientra nelle spese: non si riescono a pagare gli attori. E’ proprio per questo motivo che noi abbiamo scelto un percorso alternativo, quello di fare spettacoli “all’aria aperta”, a disposizione di tutti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il pubblico che assiste alle pièce è in effetti molto variegato: ci sono i semplici curiosi, coloro che amano il teatro, ma anche famiglie e ragazzini. Spesso sono proprio quest’ultitmi a creare maggiori difficoltà agli artisti. «Siamo abituati alla maleducazione dei giovanissimi – dice Vittorio –. I “bulletti” di turno cercano di disturbare lo spettacolo in tutti i modi, spesso sottraendo anche gli oggetti di scena, ma attenzione: abbiamo imparato ad affrontarli. Basta guardargli negli occhi, rivolgersi a loro mentre si pronuncia una battuta ed ecco che li vedi abbassare lo sguardo, vergognarsi e spesso andare via». Potenza del teatro.
Nel video (di Gianni de Bartolo) il Macbeth inscenato dal collettivo Teatraperto per le vie di Bari:
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