Acquaviva, alla scoperta della cipolla rossa: «Inconfondibile, solo lei è così dolce»
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venerdì 22 luglio 2016
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di Angela Pacucci
Siamo andati a trovare Arcangelo nella sede del consorzio, dove il prodotto viene pulito e confezionato in modo da poter essere venduto (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
All’esterno ci troviamo davanti a centinaia di cassette di legno ricolme di cipolle rosse: il profumo è fortissimo ma piacevole e avvolge tutto l’isolato. Entriamo in un grande magazzino in cui una decina tra donne e uomini sono impegnate a rimuovere il terreno dal prezioso prodotto, per poi riporlo ripulito in alcuni cartoni. Tutto ciò che riguarda la cipolla del resto viene fatto a mano: dalla zappettatura alla raccolta.
«Si tratta di una coltivazione antica e naturale che avviene su terreni friabili e ricchi d’acqua – sottolinea il presidente - . Gli agricoltori tra l’altro mantengono al minimo l’uso di prodotti chimici. Per tradizione la cipolla viene piantata a settembre in una notte con la luna calante e poi raccolta a luglio, durante una sera con la luna crescente. I contadini sono parecchio scaramantici».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Arcangelo ci spiega come grazie a una maggiore richiesta, la produzione ora stia sensibilmente aumentando. «Negli ultimi anni si è passati da 20 ettari di terreno coltivati ai 100 attuali», afferma. Un produzione che resta comunque contenuta, il che spiega anche il prezzo di 1,25 euro al chilo a cui viene venduta dal consorzio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Poi al dettaglio ognuno fissa il prezzo che vuole, anche se c’è chi fa il furbo e spaccia altre cipolle rosse, magari quelle di Salerno, per le originali pugliesi», denuncia Domenico Ieva, presidente della proloco di Acquaviva, presente durante la nostra visita al consorzio. La cipolla di Acquaviva si riconosce comunque dal colore (tra il rosso carminio e il violaceo), dal sapore (è la più dolce tra le “rosse”, pur mantenendo un gusto forte e intenso) e dalla particolare forma (appiattita, come se fosse un grande disco).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche il peso è notevole, attestandosi mediamente sui 500 grammi, ma alcuni “esemplari” possono raggiungere addirittura i due chili. Proprio come la gigantesca cipolla che ci viene mostrata e che con fatica riusciamo a mantenere con una mano. Chissà quanti calzoni si potrebbero cucinare utilizzando una meraviglia del genere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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Scritto da
Angela Pacucci
Angela Pacucci