di Maria Bruno

Ottobre: invasione delle zanzare. Da dove ''escono'', come difendersi
BARI - Novembre è ormai alle porte e il primo freddo della stagione autunnale inizia a farsi sentire, ma Bari e il suo hinterland continuano a essere tormentati da un fastidioso residuo dell’estate: le zanzare. Un problema probabilmente più sentito ora, in ottobre, che non in agosto. Per comprendere la natura di questo "attacco" e conoscere le eventuali strategie di difesa, abbiamo parlato con Riccardo Paolo Lia, professore presso il dipartimento di parassitologia della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quanto è grande il fenomeno?

L’intero territorio, urbano e sub-urbano di Bari è letteralmente invaso dalle zanzare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma la presenza di questo insetto non è prettamente legata all'estate?

Sì, ma il mese di ottobre è stato "insolito" con temperature che si sono aggirate intorno ai 19 gradi con picchi anche di 23 gradi: una condizione micro-climatica perfetta per consentire lo sviluppo del ciclo biologico delle zanzare. L’umidità relativa, condizionata anche dalle piccole disponibilità di acqua come cisterne, fontane ornamentali, vasche o fossati, è stata tale da consentire il ciclo biologico. Negli ultimissimi giorni le temperature si sono abbassate notevolmente, ma solo fuori dalle mura domestiche, mentre in casa, o in ogni altro edificio, c’è ancora una situazione climatica favorevole allo sviluppo delle zanzare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Di che tipo di zanzare parliamo?

Di almeno due specie. La prima, Culex pipiens, è quella più comune il cui ciclo si svolge interamente in acqua. La seconda specie, anch’essa presente ancora in questi giorni, è la zanzara tigre Aedes albopictus che si sviluppa all’asciutto ma sempre molto vicino alle fonti d’acqua.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il problema potrebbe essere legato in qualche modo a una disinfestazione mancata o non corretta?

No. Prendiamo per esempio Bari. Il servizio di disinfestazione dell'Amiu è ben attrezzato e gli interventi svolti nell'arco dell'anno sono puntuali, mirati e utilizzano sostanze ad attività adulticida e larvicida. Purtroppo, però, l'intervento dell'Amiu copre solo il suolo pubblico, quindi resta non trattato tutto il suolo privato, compresi i balconi che rappresentano la fonte primaria di sviluppo delle zanzare tigre.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come possiamo proteggerci?

I repellenti, sostanze chimiche ad attività insetticida come i piretroidi sintetici, generalmente svolgono attività adulticida e non larvicida. Quindi non prevengono il fenomeno, ma agiscono quando le zanzare si sono già formate. In più non tutte le molecole presentano una buona attività "abbattente" e buon effetto residuale. Quello che ogni cittadino puo' fare è dotarsi di zanzariere a maglia stretta, ma soprattutto evitare che si formino ristagni di acqua nei sottovasi delle piante, sui balconi.  Questo sistema vincente si chiama "lotta integrata e partecipata".


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