Colino e Marietta: ecco chi erano i due personaggi entrati nel "vocabolario" barese
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lunedì 18 settembre 2017
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di Salvatore Schirone
Fu la penna dello scrittore e commediografo barese Vito Maurogiovanni a dare vita a questa strampalata coppia, ma a darle vera sostanza furono due attori oggi purtroppo colpevolmente dimenticati: Michele Traversa e Wanda Rinaldi (nella foto). «I due personaggi inventati da mio padre non sono stati creati a tavolino - ci racconta Elvira, la figlia 63enne dell’autore - ma furono cuciti addosso ai quei due attori, riproducendo i loro caratteri di autentici baresi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tutto nacque negli studi della prima emittente libera della storia italiana: Radio Bari. Maurogiovanni aveva iniziato a lavorarci giovanissimo, a 20 anni, durante la Guerra. Poi nel 1947 cominciò a scrivere le prime sceneggiature per una rubrica domenicale intitolata “La Caravella”. Veniva trasmessa dalla Fiera del Levante e fu da subito un grande successo, proprio grazie agli esilaranti sketch di Coline e Mariètte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La trasmissione negli anni 50 passò su Radio Rai e fino al 1976 riuscì a tenere incollati i baresi ogni domenica dalle 14 alle 14.30. Tutti si riconoscevano innanzitutto nella lingua, ma anche e soprattutto nelle situazioni sociali della Bari di quei tempi, divertendosi a seguire le improbabili vicende di questi sprovveduti alle prese con le situazioni più svariate della vita quotidiana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Pare che l’idea di Marietta fosse stata suggerita a Maurogiovanni dall’autore Gianni Casieri, che con Vincenzo Quinto e Hermann Carbone lavoravano con lui in radio. Casieri si ispirò a una cameriera che lavorava a Corato e che fraintendeva tutto quello che le si diceva. A interpretare la “lei” della coppia fu in un primo momento Maria D’Urso, a cui subentrò presto Wanda Rinaldi. Così come Colino, interpretato inizialmente da altri attori, sul finire degli anni 50 si incarnò perfettamente in Michele Traversa, già noto ai baresi per le sue interpretazioni sul palco del Dopolavoro ferroviario.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Negli anni successivi le gag furono portate anche in scena al Teatro Petruzzelli, in una rappresentazione più ampia chiamato “Fantasia” e che prevedeva anche l’esibizione di giovani artisti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Della storia di Michele e Wanda oggi però sappiamo molto poco. Alla Rinaldi Maurogiovanni dedicò un articolo nel quale la rammentava come “una donna sorridente, piena di buon umore, candida, affettuosa, tutto cuore. Era la cassiera del diurno di Corso Vittorio Emanuele. Staccava biglietti per una barba, un bagno…”. La signora trascorse gli ultimi anni della sua vita, tra gli 80 e i 90, in una villa a Palese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Traversa, ricordato dallo scrittore come “l’attore”, morì invece all’inizio del nuovo Millennio. «Non dimenticherò mai il suo volto triste prima di morire. Abitava vicino casa nostra – ci dice Elvira -. Dopo il decesso della moglie e con i figli lontani, era sempre da solo. Lo rammento con tenerezza quando usciva a fare la spesa. Come anche molto sola era Wanda».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perché Colino e Marietta una volta dismessi i loro panni sono stati pian piano abbandonati dai loro concittadini. «Hanno terminato la loro carriera sconfitti dal “nuovo” teatro dialettale, degradato verso il volgare e le parolacce», afferma la figlia di Maurogiovanni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Eppure nella memoria di tanti baresi avanti negli anni resta il ricordo vivo di quei pomeriggi magici della domenica, quando all’ora di pranzo sulla città calava il silenzio, interrotto solo dallo scoppio di gustose risate. Era la Bari della Caravella, quella di Coline e Mariètte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nella foto un’immagine di Colino e Marietta apparsa sul Corriere del Commercio il 6 settembre del 1969 (Archivio Giovine)
Nel video lo sketch "Marietta, Allenatrice del Bari" tratto dalla trasmissione "La Caravella":
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Scritto da
Salvatore Schirone
Salvatore Schirone
I commenti
- Francesco Quarto - i miei genitori, soprattutto mio padre, menzionavano spesso la coppia di comici. Babbo aveva un devole. non so come e dove li ascoltassero o vedessero, certo che pure per me colino e marietta erano personaggi di casa. non so dire una cosa precisa sulla professione di colino, ma voglio proporre un canale di ricerca, sempre dovuto a mio padre. Babbo è stato ferroviere e quando parlava dei comici pareva che considerasse colino un suo collega. non so dire di più e lascio a voi l'arduo compito della verifica (e a felice giovine!!!) bravi barinedita!!!
- Luigia - Colin, Marietta e 'mba Vtucc sono un ricordo della mia infanzia. Nel 1969, avevo 9 anni, ascoltavo molto la radio, che era quasi sempre accesa in casa mia, ed ero molto interessata a questo programma soprattutto perché mi dava la possibilità di ascoltare dialoghi in dialetto barese, "lingua" vietata in casa! 😁
- Flora - Michele Traversa, Colino era una persona squisita: io ho lavorato nei telefoni di stato e Michele Traversa era uno dei due addetti al controllo... questo era il suo lavoro...ed era una persona amabilissima e corretto...lo apprezzavamo moltissimo pur avendo pochissimi contatti con lui ..