di Salvatore Schirone

Aldo Moro, come un laico puo' diventare santo: procedura e retroscena
BARI - Aldo Moro santo. Sì o no? Il 23 settembre scorso è stata lanciata dai giornali locali la notizia dell'istruzione della causa di beatificazione di Aldo Moro. Politici, uomini di cultura e semplici cittadini si sono riversati sul web per esprime il loro parere. Avremo presto un santo-politico pugliese? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Micunco, notaio attuario per l'istruzione degli atti per la causa dei santi presso la curia della diocesi di Bari-Bitonto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Molti si chiedono: un laico può diventare santo?

Nella storia della chiesa abbiamo tanti santi laici. Per quanto riguarda Moro, se venisse accettata la tesi di martire in "odium fidei", cioè di martire a causa dell'avversione alla fede dei suoi carnefici, non ci sarebbe nemmeno bisogno dell'accertamento di un miracolo. Purtroppo nell'immaginario collettivo il santo è ancora visto come colui a cui rivolgersi per chiedere miracoli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Intanto il cancelliere della curia arcivescovile di Bari, Paolo Bux, ha autenticato le firme della richiesta...Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sì, ho assistito personalmente a quell'evento. Ma si è trattato solo di una pura formalità burocratica. L'avvio dell'istruzione per la causa di beatificazione, prescinde dall'azione della nostra curia: è un'iniziativa partita dalla "Fondazione Aldo Moro" di Roma, città dove Moro è stato assassinato dalle Brigate rosse in quel drammatico 9 maggio 1978.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qual è la procedura iniziale?

Chiunque può inviare una "lettera postulatoria" al vescovo, segnalando una persona che si ritiene abbia vissuto in modo "eroico" le virtù cristiane. In pratica, però, c'è sempre una personalità ecclesiastica che avvia la ricerca delle testimonianze e raccoglie le richieste. Nel caso di Moro, pare sia stato il monsignor Raffaele Nogaro. La richiesta definitiva, chiamata "supplice libello" viene fatta però dall'attore ufficiale, che nel nostro caso è la "Fondazione Aldo Moro".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Che cosa è avvenuto allora il 23 settembre scorso?

Il vescovo di Roma, il cardinale Vallini, ha accolto la richiesta e ha nominato postulatore della causa di beatificazione, Nicola Gianpaolo. Questa accoglienza permette di definire Aldo Moro "servo di Dio", ma l'espressione non implica affatto nessun riconoscimento di santità né di particolari virtù. Ogni cristiano è infatti servo di Dio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma è iniziato il processo di beatificazione?

No. Il processo inizia quando il postulatore, finito di raccogliere tutte le testimonianze favorevoli e contrarie alla presunta santità di vita, chiede il nulla osta alle congregazione per la causa di beatificazione. Ottenutolo, viene istituito il tribunale con la nomina dei giudici e dei procuratori inquirenti. Sarà compito del tribunale esaminare tutta la documentazione giunta ed interrogare eventuali testimoni ancora in vita. Si tratta di un vero e proprio editto, di un atto ufficiale solenne, che di solito viene sancito con l'interrogazione dei primi testimoni. Solo a quel punto si può parlare di apertura del processo di beatificazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quanto tempo dura questa fase preparatoria?

Può durare molto a lungo. E può anche succedere che il processo non inizi mai. Di solito occorre il parere unanime di tutti i vescovi interpellati. Potrebbe bastare anche una sola voce discordante a bloccare tutto. La mia esperienza di notaio attuario per la causa di beatificazione di Giovanni Modugno, mi fa prevedere che sorgeranno diversi ostacoli. Per Modugno ci sono stati molti dubbi sul suo passato di socialista (anche se non prese mai la tessera del partito), per Moro, probabilmente peserà il suo rapporto con il partito comunista. Sarebbe un bel segnale di apertura la canonizzazione di queste due figure, che del resto sono stati indicati dalla stessa chiesa pugliese nell'ultimo convegno ecclesiale (aprile 2011) quali modelli laici di impegno cristiano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)



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