Bari, da Joao ad Almiron: ecco la squadra ideale degli ultimi 25 anni
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lunedģ 7 dicembre 2015
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di Marco Montrone
Ad esempio non troverete in questa super formazione Antonio Cassano, sicuramente tra i migliori piedi che siano scesi sul terreno di gioco barese, ma che nel capoluogo pugliese ha dato troppo poco (data la sua allora giovanissima età) per poter far parte della “squadra ideale”. Così come David Platt: un solo anno a Bari (soprattutto condito da una retrocessione) non può bastare per entrare nella Storia dei galletti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ecco dunque la nostra top 11 (vedi anche galleria fotografica). Tra parentesi le stagioni in cui i giocatori hanno vestito la casacca biancorossa. Modulo: 3-4-3.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
1 Franco MANCINI (1998-1999-2000) – Difficile scegliere quale sia stato il più forte portiere del Bari. I Galletti infatti hanno sempre avuto dei buonissimi numeri uno: da Mannini a Taglialatela, da Fontana a Gillet. Chissà, forse avremmo indicato proprio quest’ultimo se non fosse per l’amaro in bocca che ci ha lasciato la vicenda del calcioscommesse. Abbiamo invece scelto Mancini, perché oltre a essere bravo era anche il più “spettacolare”: spericolato, guizzante, rapido. Sembrava sempre che non “ci arrivasse” con le sue corte leve (non era infatti altissimo, giusto 1 metro e 80: poco per un estremo difensore), ma alla fine riusciva sempre ad arpionare il pallone, lasciando senza fiato i suoi tifosi. Franco si è spento prematuramente nel 2012, a soli 44 anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
2 Massimo CARRERA (1987-1988-1989-1990-1991) – Secondo noi il miglior difensore del Bari da 25 anni a questa parte. Universale (è stato schierato come terzino, stopper e libero, sempre con grandi risultati), molto tecnico ma anche dotato fisicamente. Un leader della difesa che giocava prima di tutto con la testa. Nel 1991 si era già promesso alla Juventus ma onorò il contratto rimanendo un ultimo anno in biancorosso: una cosa del genere sarebbe impossibile nel calcio di oggi. Dopo aver indossato anche la maglia della Nazionale (una presenza nel 1992), è ora assistente di Antonio Conte negli Azzurri.
3 Robert JARNI (1992-1993) – A differenza dei portieri, a Bari non si sono mai visti grossi esterni sinistri, almeno negli ultimi anni. L’unica eccezione è rappresentata proprio da Jarni, che però difficilmente verrà ricordato negli annali d’oro dei biancorossi, visto che fece parte di quella armata brancaleone guidata da Boniek che precipitò in serie B nel 1992. Il croato però riuscì comunque a mostrare le proprie doti tecniche: terzino veloce e tecnico, riusciva a coprire tutta la fascia proponendosi per il cross. Dopo il Bari approdò negli anni successivi prima al Torino, poi alla Juventus e infine persino al Real Madrid.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
4 Sergio ALMIRON (2010-2011) - Senza ombra di dubbio il miglior regista che abbia mai giocato a Bari. L’argentino giocava sempre con la testa alta dispensando lanci per i compagni, con la facilità di corsa e di palleggio tipica dei grandi giocatori. Dotato anche di buon tiro (come dimenticare il suo gol a Buffon in un Bari-Juventus vinto 3-1), rappresentò il vero fulcro del gioco di Ventura nell’annata 2010, quella in cui al San Nicola si vide il miglior calcio di sempre, almeno da queste parti. Il secondo anno a Bari praticamente non giocò, forse perché bloccato dagli infortuni (era in verità un po’ “leggerino”) o forse perché aveva capito che in quella stagione negli spogliatoi c’era del marcio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
5 Lorenzo AMORUSO (1989-1990-1991 e poi 1994-1995) – Unico barese doc, cresciuto nel vivaio dei Galletti, presente in questa top 11. Stopper roccioso, alto, forte di testa. Perfetto per il calcio fisico all’inglese, tanto è vero che dopo un’esperienza alla Fiorentina emigrò a Glasgow, nei Rangers e divenne il primo capitano cattolico della squadra scozzese. Tra i protagonisti della promozione in A del 1994 e della splendida annata nella massima serie del 1995. Resterà per sempre nell’immaginario collettivo barese il suo gol di testa che decise il derby pugliese contro il Foggia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
6 Leonardo BONUCCI (2010) – Un solo anno in biancorosso fu sufficiente a consacrarlo difensore di livello superiore, tanto da convincere la Juventus ad accaparrarselo. Voluto da Ventura (che lo ebbe a Pisa) formò con Ranocchia una delle coppie difensive più esplosive (e più giovani) mai viste a Bari. Forte fisicamente, tecnico (si potrebbe definire un “libero” di nuova generazione), è diventato una delle colonne portanti della Juventus e della Nazionale Italiana. Assieme ad Almiron e Barreto, fu tra i massimi protagonisti della stagione 2010.
7 Gianluca ZAMBROTTA (1998-1999) – Che dire? E’ stato un onore veder giocare questo calciatore a Bari. Campione del Mondo, 98 presenze in Nazionale, tanti successi anche con Juventus, Barcellona, Milan. Ma già nel capoluogo pugliese Gianluca dimostrò di essere un giocatore di razza, capace di trasformarsi da attaccante in esterno tuttofare. Ambidestro, dotato di grande progressione, sapeva difendere, crossare e anche segnare. Mai banale, ogni sua giocata aveva sempre un senso. Preso giovanissimo dal Como (grande intuizione dell’allora ds Carlo Regalia), fece la fortuna di Fascetti, che grazie alla sua duttilità poteva ridisegnare il Bari partita dopo partita in base all’avversario.
8 Pietro MAIELLARO (1988-1989-1990-1991) – Genio e sregolatezza, ma più che altro tanta fantasia e classe da vendere. Lo “zar” è stato un vero numero 10 (anche se in questa squadra abbiamo regalato quella maglia a Protti): capace di lanciare i compagni, rifinire un’azione e andare lui stesso in gol. Un po’ il Maradona di Bari. Colonna portante del Bari di Salvemini, contribuì non poco ai successi dei biancorossi di quegli anni, che dopo una promozione in A riuscì a imporsi a buoni livelli anche nella massima serie. Fu ceduto (tra le polemiche) alla Fiorentina. Da antologia un suo gol da centrocampo segnato al Bologna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
9 Sandro TOVALIERI (1993-1994-1995) – Sotto rete, non sbagliava mai, mai. Il “cobra” Sandro Tovalieri negli anni 90 formò con il “gemello del gol” Igor Protti, una coppia d’attacco veloce e spettacolare. Lui era il finalizzatore, quello che magari non partecipava alla manovra, ma che poi davanti al portiere avversario la metteva sempre dentro. Centravanti d’area, baricentro basso (simile a Gerd Muller e Pippo Inzaghi), “sentiva” la porta come pochi. In biancorosso segnò 40 gol in 82 partite, praticamente una rete ogni due incontri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
10 Igor PROTTI (1993-1994-1995-1996) – Sicuramente il calciatore più amato dai tifosi baresi. Il motivo? Una generosità e un coraggio unici, ma anche una grande velocità e soprattutto un tiro fulminante. Protagonista della promozione in A del Bari nel 1994 e anche (“parzialmente”) dell’ottima stagione successiva. Parzialmente perché Materazzi spesso lo teneva in panchina per far giocare il carneade Guerrero su cui la proprietà aveva investito 2 miliardi di vecchie lire: cose da pazzi. Si rifece però nel 1996, quando seppur con un Bari destinato a lasciare la massima serie, segnò 24 reti diventando (con Signori) il capocannoniere della serie A.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
11 JOAO PAULO (1990-1991-1992-1993-1994) – Chissà dove sarebbe arrivato Joao Paulo e chissà che destino avrebbe avuto il Bari, se quella maledetta e piovosa domenica di settembre del 1991, il difensore della Sampdoria Marco Lanna non avesse spezzato la gamba a quello che probabilmente è stato il miglior giocatore dei biancorossi degli ultimi 25 anni. Sergio Luis Donizetti, detto Joao Paulo. Brasiliano dal piede sinistro fatato e dal dribbling ubriacante che fece sognare Bari in quei primi anni 90. Con lui probabilmente i Galletti non sarebbero retrocessi e la storia di questa società forse avrebbe potuto prendere una piega diversa, visto che proprio in quell’anno si era deciso per la prima (e unica) volta di “fare le cose in grande”. Di Joao ci rimane il ricordo di gol strepitosi, tra cui quella mitica doppietta al Milan di Sacchi, che permise al Bari di salvarsi, regalando alla tifoseria biancorossa attimi di gioia infinita.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per concludere, un sondaggio: quale tra questi 11 calciatori è stato il numero uno degli ultimi 25 anni? Vota qui.
Il video dei gol di Joao Paulo con la maglia del Bari:
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- nicola - Buona squadra, ma dimenticare Giovanni Loseto, non è cosa da niente
- BARINEDITA - Onestamente non abbiamo inserito Loseto perchè per noi il difensore rimane legato agli anni 80. Negli anni Novanta pur rimanendo a Bari, Giovanni non recitò più un ruolo da protagonista con la casacca biancorossa. Diciamo che se ci fossimo spinti più indietro, raccontando del Bari degli ultimi trent'anni (e non 25), Loseto sarebbe entrato in formazione.
- Marco - Ho avuto modo di seguire la squadra negli anni 90 su e giù per lo stivale. Tecnicamente la formazione qui rappresentata non sarebbe mai scesa in campo (troppo sbilanciata in attacco e troppe "prime donne"). Ho idolatrato ogni singolo giocatore della "vostra" formazione qui proposta. Loseto (la premessa è "degli ultimi 25 anni") nei primi anni 90 marcò gente come Maradona! (l'articolo qui proposto è del 2015 ergo non si può lasciare il capitano) e comunque sarebbe inamovibile da ogni "formazione di sempre". Questa sarebbe la mia, senza se e senza ma: 1) Mancini 2) Loseto 3) Bonucci 4) De Rosa 5) Amoruso 6) Almiron 7) Alvarez 8) Zambrotta 9) Tovalieri 10) Joao Paulo 11) Protti