di Salvatore Schirone

Bari sempre più multietnica: la mappa degli immigrati in città
BARI - Città sempre più multietnica Bari. I numeri sono grossi, con tendenza al rialzo. L'ultimo dossier statistico sull'immigrazione della Caritas, aggiornato al 2012, parla di quasi 100mila stranieri presenti in Puglia, dei quali oltre un terzo concentrati nella provincia di Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Basta guardare il quartiere Libertà. La percentuale più alta di africani è infatti localizzabile proprio in questo rione. Interi isolati e palazzi di via Ettore Fieramosca, ad esempio, sono affittati esclusivamente a nigeriani. Ed è qui che vecchie botteghe artigiane lasciano il posto a piccoli negozietti di prodotti tipici indiani.

Altro quartiere multietnico (e ancora più eterogeneo) è la Madonnella, popolato da eritrei, pakistani e mauriziani da lunga data. Mentre i bengalesi abitano i vicoli di San Pasquale: è da qui che partono con le rose in mano verso i locali serali della città, alla ricerca di acquirenti.  

Discorso a parte meritano georgiane e romene, impegnate prevalentemente come badanti e quindi diffuse in tutto il territorio cittadino. Anche se le donne dell'est Europa si possono incontrare il giovedì, loro giorno libero, in piazza Umberto. Come i filippini, specializzati nei lavori domestici e ormai quasi membri integranti di numerose famiglie benestanti baresi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Proprio i georgiani hanno negli ultimi anni “invaso” Bari: secondo Angelo Cirone, presidente dell'associazione Italo-Georgiana, su 3.500 presenze in Puglia, ben 2.500 sono concentrate nel capoluogo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Infine la comunità cinese, presente diffusamente in tutta la città con le sue numerose attività commerciali concentrata prevalentemente nella periferia di Modugno, dove sorgono capannoni e magazzini. A Bari ci sono anche piccole minoranze di afgani ed egiziani, alcuni di religione copta ortodossa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per tutte le comunità sopra citate non si può parlare ancora di integrazione. La maggior parte degli extracomunitari sono arrivati qui già da adulti e per alcuni la lingua italiana rappresenta ancora un ostacolo insormontabile. Ma è solo questione di tempo. Tra qualche anno Bari seguirà la strada tracciata dalle altre città europee, quella del multiculturalismo. Quando i figli degli immigrati andranno a scuola e cresceranno assieme ai figli dei baresi, non sarà strano vedere un nigeriano con la sciarpa biancorossa al collo o un cinese che “arriccia” un polpo in riva al mare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nella galleria fotografica, la festa organizzata a Piazza Umberto dall’ufficio migrantes dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto il 19 ottobre scorso. Ha coinvolto un centinaio tra nigeriani, egiziani, indiani, georgiani e afgani: i nuovi baresi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Si prepara la festa in piazza Umberto. Sabato 19 ottobre 2013
Gli afgani
La comunità copta ortodossa di egiziani
Una famiglia nigeriana
Gli Indiani
Indiano con il tipico turbante
Il girotondo
Il palazzo in via Ettore Fieramosca abitato eslusivamente da Nigeraini
Festa dei popoli, il girotondo



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  • GIORGIO MANDELAS - complimenti vivo a roma puoi capire come legga le notizie di bari avidamente saluti giorgio ---


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