Il cantante barese Alex Montelli: «Racconto la mia vita trasformandola in melodia»
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lunedì 8 febbraio 2016
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di Debora Limoni
Raccontaci dei tuoi esordi.
Ho sempre avuto una propensione per la musica e ho studiato pianoforte dai 10 ai 17 anni. Nel 2009 mi sono esibito nell’auditorium del liceo linguistico "Marco Polo" dopo aver partecipato a un laboratorio musicale con il fonico Raffaele Nicolì. Da allora non mi sono più fermato: ho cominciato a comporre e la musica per me è diventata uno “sfogo” di cui non posso più fare a meno. Ci sono giorni nei quali non riesco a staccarmi dal pianoforte, mi immergo totalmente nelle mie note e cancello il mondo fuori dalla mia stanza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Che genere di musica componi?
Pop rock con influenze indie-rock e alternative. Gli arrangiamenti e i ritmi sono tipicamente rock, tanto "strong" quanto tenebrosi. La musica è aggressiva con basso e batteria che si fondono con l'elettronica. La mia musica nasce dal pop rock, ma si evolve nel cantautorato moderno. Ultimamente apprezzo molto il cantautore inglese Ed Sheeran, ma i miei idoli rimarranno sempre i Linkin Park, maestri dell'alternative rock.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I tuoi testi di che parlano?
Cercano un'introspezione e un'analisi psicologica delle debolezze che affliggono il genere umano. Scrivo di getto, scrivo di tutto ciò che mi colpisce. Scrivo del quotidiano, di ciò che tutti vivono e ignorano, dalle piccole scene di vita alle emozioni comuni: malinconia, felicità, dolore, gioia, noia, stupore, paura. Avendo studiato pianoforte per molti anni quando ho un’idea cerco di integrare il testo con la musica, canto e suono il piano o la chitarra. Racconto la mia vita trasformandola in melodia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
“Strane Parti Di Me” ad esempio racconta di un’esperienza molto personale...
E’ stato uno dei primi brani che ho scritto, lo considero il mio cavallo di battaglia e quello che meglio mi rispecchia. L’ho composto nel 2009, in un momento molto particolare della mia vita. Racconta di un’amicizia molto forte con il mio ex chitarrista, un legame ormai spezzato. Ci siamo allontanati a causa di una ragazza che purtroppo non mi vedeva di buon occhio, forse solo per gelosia. La musica però mi ha aiutato a superare quel momento di tristezza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ora hai una band che ti accompagna?
Sì. In passato ho creato molte band, dai "Senza Filtro" ai " Winter Ate Summer". Ora il progetto porta il mio nome. Io canto e mi accompagno a una formazione classica: chitarra, basso e batteria. Siamo una famiglia, quasi coetanei e ci sosteniamo a vicenda.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il video l’hai girato nelle ex acciaierie Scianatico, che Barinedita ha raccontato in un articolo. Perchè questa scelta?
Ho voluto abbinare un luogo spoglio e grigio con un brano forte. Una fabbrica abbandonata è la metafora di uno scenario apocalittico nel quale interpreto me stesso e un viaggiatore sopravvissuto, perso in un mondo ormai deserto. La location l’ha scelta il mio videomaker, all’inizio non mi convinceva perciò ho aggiunto un tocco di colore e originalità con i palloncini. Rappresentano le mie emozioni (rabbia, felicità e tristezza) che si innalzano pronte a contrastare la devastazione di quel luogo così inospitale, che mi rinchiude come in una gabbia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Bari è una città che può aiutare a far emergere un cantante?
Chi mi conosce sa che poco tempo fa ero molto abbattuto, demoralizzato, non vedevo opportunità intorno a me. In realtà ero io che credevo di darmi da fare, ma non nei giusti modi. Ultimamente in vari eventi ho potuto conoscere esponenti di radio, etichette discografiche e artisti come me, ho semplicemente cambiato attitudine e mi sono risollevato. Ho compreso che è necessario sfruttare anche le più piccole occasioni, senza precludersi nulla e dimostrando di avere talento. Molti mi dicono di andarmene, di fuggire e trovare una strada all'estero, dove è più facile emergere. Io però non mi arrendo e sono certo di poter fare molto anche nella mia città. Il mio singolo sta riscuotendo un discreto successo, spero ora di riuscire a pubblicare il mio primo album: ho tante canzoni da far conoscere al mondo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il video di "Strane Parti Di Me" :
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Debora Limoni
Debora Limoni
I commenti
- michele montelli - Complimenti per tutto quello che ha scritto.E' niente altro che la verita'