Un luogo unico e misterioso: viaggio nella Torre della Provincia di Bari
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giovedì 20 febbraio 2014
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di Mina Barcone
Edificata nel 1936, richiama l’architettura civile neomedievale e rappresenta uno dei luoghi più suggestivi di Bari. Al suo interno la Torre ospita cinque livelli: il livello delle Campane, il Macchinario dell'Orologio, il Macchinario dell'Ascensore , il Locale delle Trifore e il Loggiato Panoramico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In pochi ci sono entrati, visto che la struttura è chiusa al pubblico. E proprio per questo motivo noi abbiamo deciso di andarla a visitare. Ne è valsa la pena. Questo è il nostro racconto (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per arrivare alla torre bisogna salire fino al secondo piano del Palazzo della Provincia, lì dove si trovano la Sala Giunta e la Sala Consiliare. Un vigilante ci accompagna verso un piccolo ascensore in legno. Ci sembra di tornare indietro di decenni: al suo interno c’è anche un piccolo sedile rivestito in pelle e un telefono a muro stile anni 60.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’ascensore ci porta in alto, ma poi dobbiamo proseguiamo il nostro viaggio all'interno della torre salendo lungo una scala a chiocciola. Man mano che si va su avvertiamo un lieve giramento di testa, che scompare non appena la nostra attenzione si focalizza su un tintinnio che si sente in lontananza. Il suono diventa sempre più forte fin quando non arriviamo al secondo livello della Torre: ci troviamo nella sala del Macchinario dell'Orologio. Qui si trova un insieme di ingranaggi a denti larghi con un piccolo orologio al centro. E’ grazie a questo sistema che le lancette dell’invece grande orologio che si trova all’esterno della struttura si muovono puntualmente ancora oggi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Da questa sala partono due scale. La prima porta alla stanza del Macchinario dell'Ascensore, chiusa, l’altra al Locale delle Trifore. Un tempo aperte, queste finestre oggi sono protette con dei vetri. Ci si può affacciare e godere di una vista della città. Si tratta di un bel panorama, ma è nulla in confronto a quello che si pone davanti ai nostri occhi salendo ancora di un livello su un’altra scala a chiocciola. Siamo arrivati al Livello della Campane.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E’ qui infatti che si trovano dieci grandi campane verde acqua di dimensioni diverse, mute però da anni, che in certi punti hanno perso il proprio colore originario, lasciando il posto a un rosso ruggine. Osservandole attentamente si notano le incisioni in memoria dei caduti baresi della Prima Guerra Mondiale. La Torre fu infatti dedicata proprio ai "Martiri della Grande Guerra e della Rivoluzione Fascista".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il vento a quest'altezza è forte e l’odore del mare ti invade prepotentemente. Da un lato ci sono i tetti della città che si estendono a perdita d'occhio. Guardando verso sinistra il rosso del Teatro Margherita risalta sullo sfondo bianco del quartiere murattiano. E poi riconosciamo il campanile della Cattedrale e il Faro, le uniche costruzioni che in fatto di altezza possono reggere il confronto con la nostra Torre.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma è dall’altro lato che lo spettacolo si fa meraviglioso. Veniamo rapiti dalla vista del mare, che sembra quasi immobile con i suoi colori verde e azzurro. E il nostro sguardo si perde verso l’infinito.
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