Ipogei, dove sono finiti i 700mila euro stanziati per Santa Candida?
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martedì 25 settembre 2012
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di Eva Signorile
Nel dicembre del 2006, la giunta regionale ha deliberato l’erogazione di 700mila euro per il recupero dell’ipogeo di Santa Candida, una chiesa rupestre situata in Lama Picone, a un pugno di metri dalla tangenziale. La somma doveva essere finanziata con i fondi PIS (progetti integrati settoriali) ed era finalizzata al recupero e all’inserimento del sito all’interno dell’itinerario normanno-svevo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«A guardare lo stato in cui versa attualmente Santa Candida – racconta Sergio Chiaffarata, uno storico da anni impegnato nella lotta per la preservazione degli ipogei baresi - direi che questo denaro non è ancora arrivato».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dove sono finiti quindi i 700mila euro? Sollecitata in proposito, l’assessore ai Beni culturali Angela Barbanente, che riveste il ruolo da giugno 2010, fa sapere di «aver chiesto agli uffici di operare una verifica dello stato di attuazione del progetto e di aver appurato che il finanziamento in realtà non è mai stato erogato e quindi il progetto non è mai stato avviato. L’unica soluzione - conclude l'assessore - sarebbe che il Comune di Bari lo riproponesse nell’ambito di qualche nuovo programma di finanziamento». La risposta dell’assessore non spiega però la mancata erogazione dei fondi, né dove siano poi confluiti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tace invece la sovrintendenza ai Beni culturali, che pure abbiamo cercato di contattare per chiedere chiarimenti sulla vicenda. Molti dei siti “ufficiali” sono sottoposti a vincoli di tutela ed è difficile comprendere come sia possibile che versino in un tale stato di degrado.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La sovrintendenza - spiega Chiaffarata - non ha risorse economiche sufficienti, non solo per ristrutturare parte dei siti, ma anche solo per pagare il personale che dovrebbe occuparsene, magari per una semplice azione di monitoraggio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E così, accade ad esempio che, proprio all’ingresso di Santa Candida si trovi un paradossale avviso di bene sottoposto a vincolo di tutela, scritto con un gesso su una lavagnetta, di quelle usate dai ristoranti per riportare il menu del giorno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Uno dei principali problemi di questi siti – sottolinea lo storico - è che i cittadini ne ignorano l’esistenza. Molti baresi, da ragazzini, sono andati perfino a giocare in quei luoghi, spesso identificati come “grotte”, senza sapere che quelle colonne scavate nel tufo, quei dipinti sulle pareti, che il tempo e l’incuria stanno portando via, sono un’eredità dei nostri antenati».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Chiaffarata organizza visite guidate gratuite all’interno degli ipogei utilizzando facebook per comunicare le date e i luoghi degli incontri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per informazioni:
www.facebook.com/groups/298412943513962/
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I commenti
- lucio - Posso dire una cosa? Se il finanziamento non è stato erogato vuol dire solo una cosa: che non hanno presentato un progetto e quindi quel denaro è andato a finire da un'altra parte. Scarterei l'ipotesi dell'appropriazione indebita di denaro pubblico, sarebbe - per dirla alla barese - uno sgamo pazzesco, con tanto di delibera. Fatemi sapere come procede la vostra inchiesta. Secondo me è interessante. Brava la giovane giornalista.
- Nuccio - La Torre Don Ciccio dovrebbe essere risanata e protetta prima che scompaia del tutto😢