di Salvatore Schirone

G7, Bari bloccata: ma ne è valsa la pena? Decaro: «Poche spese e grande visibilità»
BARI – Una città chiusa e blindata. E’ quella andata in scena nei tre giorni del G7, quando dall'11 al 13 maggio Bari ha ospitato l’incontro tra i ministri delle Finanze dei Paesi più industrializzati del mondo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma tra commercianti infuriati per i mancati incassi dovuti a una città deserta, scuole chiuse, difficoltà nel raggiungere il posto di lavoro, c’è chi si è fatto una semplice domanda: “Ne è valsa la pena?”. Basti vedere i numerosi commenti al nostro video pubblicato su Facebook il primo giorno del G7, per capire come molti baresi non abbiano per nulla preso bene la decisione di bloccare il capoluogo pugliese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Di certo Bari non ci ha guadagnato nulla dal punto di vista economico. A differenza di Taormina, che per ospitare il G7 del 26 maggio riceverà milioni di euro dal Governo, il capoluogo pugliese non ha ricevuto finanziamenti per l’organizzazione dell’evento. «Però non abbiamo speso praticamente niente – tiene a precisare il sindaco Antonio Decaro -. La maggior parte degli eventi sono stati pagati dalla Regione e tutto il resto, ospitalità e viaggi sono stati a carico delle singole delegazioni. Il ministero dell’Economie e della Finanza invece si è occupato delle cene».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In realtà il Comune qualcosa l’ha messa sul piatto. «Sì – ammette il primo cittadino -  ma si tratta delle solite spese organizzative, come l’acquisto di transenne e gli straordinari per la polizia municipale. Ma non so quantificare, non c'è stato ancora un conteggio preciso dei costi sostenuti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Allora diciamo che anche se poco Bari ha pagato, ma per guadagnarci cosa? Ci risponde sempre Decaro: «In primis la fruibilità del Castello, che se non fosse stato per il G7 e per l’accelerata del ministero dei Beni Culturali sarebbe ancora in restauro. Tra l’altro la Banca d'Italia ci ha regalato anche la balaustra d'acciaio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quindi il Comune ha speso qualcosina per guadagnarci qualcosina. Ancora una volta: ne è valsa la pena? «Sì – ci risponde risoluto il sindaco - siamo stati per tre giorni sotto i riflettori di tante televisioni mondiali».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E qui casca l’asino. Perché intanto bisognerebbe chiedersi che pubblicità è mai quella di una città mostrata al mondo deserta, senza passanti, senza vita. Ma poi: c’è stata veramente questa incredibile visibilità? Se persino i tg della Rai nazionale hanno dedicato solo qualche secondo alla manifestazione, quanto spazio possono aver dato al G7 le tv di Washington, Tokyo o Berlino? E che cosa avranno mai mostrato da poter indurre i cittadini degli altri Paesi ad affermare: “Ma guarda un po’ Bari…”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Domande che rimarranno senza risposta. Di certo quello che hanno visto i baresi è un lungomare desolato attraversato da ministri con le scorte (vedi video), qualche scenetta folkloristica ben confezionata tra i vicoli della città vecchia, i delegati impegnati in corse salutari, commercianti inattivi e cortei pacifici a sostegno dei poveri della terra. Tutto sotto i “riflettori del mondo”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Foto di: Gennaro Gargiulo

Nel video (di Marianna Colasanto) il passaggio dei sette ministri su un lungomare deserto:


 
 


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  • Flora - Nel video si vede un cestino dei rifiuti non ispezionato xchè c'è roba dentro. E con tante attenzioni questa dimenticanza è gravissima, ci sono passati a un metro.


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