''Resto del Mondo'': la storia del team che univa i pił forti calciatori del pianeta
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mercoledģ 10 gennaio 2018
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di Raffaele Caruso e Marco Montrone
Si trattava degli incontri della rappresentativa “Resto del mondo”, una squadra messa su dalla Fifa dal 1963 al 2002 e che ha permesso a giocatori come Eusebio e Di Stefano, Yashin e Beckenbauer, Ronaldo e Weah di giocare assieme con la stessa maglia. Abbiamo ripercorso la storia di queste romantiche sfide.
Inghilterra-Resto del Mondo 2-1 (26 ottobre 1963) – A organizzare quella che fu definita dalla stampa dell’epoca la “partita del secolo” fu l’Inghilterra, in occasione del centenario della sua federazione, la Football Association. La FA sfidò la Fifa a mettere su una squadra con i migliori calciatori del pianeta. Il match fu giocato il 23 ottobre 1963 a Wembley, davanti a centomila persone.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Da una parte c’era la squadra inglese più forte di sempre, quella di Gordon Banks, Bobby Moore, Bobby Charlton e Jimmy Greaves, che tre anni dopo si laureerà campione del mondo. Dall’altra una squadra selezionata dal cileno Fernando Riera così composta: 1 Yashin, 2 Djalma Santos, 3 Schnellinger, 4 Pluskal, 5 Popluhár, 6 Masopust, 7 Kopa, 8 Law, 9 Di Stefano, 10 Eusebio, 11 Gento.
Praticamente in un solo rettangolo di gioco c’erano il meglio del meglio del calcio mondiale, con un’eccezione: Pelé. Il Santos infatti proibì al più forte giocatore di sempre di partecipare all’incontro per evitare possibili infortuni. Un vero peccato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La partita si concluse con la vittoria degli inglesi per 2-1, con rete dell’esordiente Terry Paine, pareggio di Denis Law su assist del subentrato Ferenc Puskas e definitivo gol di Jimmy Greaves.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Spagna-Resto del Mondo 0-3 (27 settembre 1967) – Nel 1967 il Resto del mondo ritorna in campo, questa volta sfidato dalla federazione spagnola per celebrare il 65esimo compleanno di uno dei calciatori iberici più forti di sempre: il portiere Ricardo Zamora.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ad allenare il “mondo” c’è Helenio Herrera, allenatore della “Grande Inter” che contemporaneamente rivestiva anche il ruolo di commissario tecnico dell’Italia insieme a Ferruccio Valcareggi. Il “mago” decise di puntare su diversi giocatori italiani (le cui squadre all’epoca facevano man bassa di Coppe dei campioni). Ne uscì questa formazione: 1 Sarti, 2 Burgnich, 3 Schenllinger, 4 Cooke, 5 Ure, 6 Coluna, 7 Hamrin 8 Rivera, 9 Mazzola, 10 Eusebio, 11 Corso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La Spagna (orfana anche della stella Luisito Suarez) perse per 3-0 nonostante la presenza dei campioni d’Europa Iribar e Marcellino. Segnarono Sandro Mazzola ed Eusebio nel primo tempo e il subentrato Fernand Goyvaerts.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Brasile-Resto del Mondo 2-1 (6 novembre 1968) – E venne anche il giorno di Pelè. Dopo il “no” del Santos nel 1963 e una serie di infortuni, la “perla nera” riuscì finalmente a partecipare alle sfide del Resto del Mondo, seppur da avversario. Fu infatti il suo Brasile a sfidare la rappresentativa il 6 novembre del 1968, per festeggiare il decimo anniversario del primo Mondiale vinto dai verdeoro in Svezia, nel 1958.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Al Maracanà di Rio de Janeiro il Brasile mise in campo molti dei giocatori che si laureeranno campioni del Mondo nel 1970: oltre a Pelè anche Carlos Alberto, Jajrzinho e Rivelino. Dall’altra parte gli undici scelti dal tedesco Dettmar Cramer furono: 1 Yashin, 2 Novak, 3 Marzolini, 4 Beckenbauer, 5 Schulz, 6 Scesternev, 7 Amancio, 8 Szucs, 9 Albert, 10 Overath, 11 Dzaijc.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Non il massimo onestamente, vista anche l’assenza degli inglesi campioni del mondo che non presero parte alla sfida per il rifiuto della federazione inglese. A spuntarla fu a un minuto dalla fine il Brasile, che si impose con il risultato di 2-1 grazie alle reti di Rivelino e Tostao. Florian Albert siglò invece l’unico gol per gli ospiti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Argentina-Resto del Mondo 1-2 (25 giugno 1979) – Di livello ben superiore è la squadra che scende in campo il 25 giugno 1979 a Buenos Aires contro l’Argentina. L’occasione è quella di onorare il primo anniversario del mondiale vinto dalla Seleccion nel 1978. In panchina per il Resto del Mondo c’è Enzo Bearzot, commissario tecnico che condurrà tre anni dopo l’Italia sul tetto del mondo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’Argentina schiera Fillol, Passarella, Ardiles e un giovanissimo Diego Armando Maradona, allora 19enne, che in quella partita fa già vedere di che pasta è fatto, segnando il gol del vantaggio con un imprendibile sinistro a giro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dall’altra parte la formazione era questa: 1 Leao, 2 Kaltz, 3 Cabrini, 4 Tardelli, 5 Pezzey, 6 Krol, 7 Causio, 8 Platini, 9 Rossi, 10 Asensi, 11 Boniek. A questi undici campioni si aggiunse nel secondo tempo il brasiliano Zico, colui che ribalterà il risultato segnando il punteggio sul 2-1, dopo il pareggio ottenuto grazie a un’autorete di Galvan.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Europa-Resto del Mondo 3-2 (7 agosto 1982) - Nell’agosto dell’1982 si sfidano a New York, in una partita giocata a favore dell'Unicef, una selezione dei migliori giocatori europei contro la squadra del Resto del Mondo. Si tratta di un incontro inedito, mai giocato su un rettangolo di calcio. A leggere i nomi presenti viene la pelle d’oca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’Europa, allenata dal duo Bearzot-Derwall, gioca con Zoff in porta, Coelho, Beckenbauer, Krol e Pezzey in difesa, Stojkovic, Boniek, Tardelli e Antognoni a centrocampo, Blokhin e Rossi in attacco. Il Resto del Mondo allenato da Tele Santana vede N'kono tra i pali, Duarte, Romero, Bernardi e Junior in retroguardia, Belloumi, Falcao, Socrates e Zico in mediana, Hugo Sanchez e Chinaglia avanti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’Europa si impone con una clamorosa rimonta, dopo essere andata sotto per 2-0 in virtù delle reti messe a segno nel primo tempo da Zico e Belloumi. Dopo i gol del subentrato Keegan e Pezzey, sarà Giancarlo Antognoni, a due minuti dalla fine, a realizzare il definitivo 3-2.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Americhe-Resto del Mondo 4-3 (27 agosto 1986) – Con la medesima finalità della partita precedente, questa volta è una selezione delle Americhe a scendere in campo contro il Resto del mondo. L’incontro si svolge al Rose Bowl di Los Angeles un mese dopo la finale di Messico ‘86.
Gli allenatori del Resto del Mondo sono Franz Beckenbauer e Johan Cruijff, forse l’unica stella a non aver mai giocato questo tipo di partite. Il team si schiera con Jennings tra i pali, Amoros, Butcher, Stielike e Renquin in difesa, Strachan, Lerby, Magath e Rocheteau a centrocampo, Rossi e Belanov in attacco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il team dell’America guidato da Bilardo e Milutrinovic esordisce così: Pumpido, Pereira, Silva, Brown, Servin, Alemão, Falcão, Nuñes, Negrete, Maradona, Cabañas.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dopo i novanta minuti finisce con il risultato di 2-2: Butcher, Rossi, Cabañas e Maradona i marcatori. Saranno decisivi i calci di rigore che vedranno trionfare la squadra del “Pibe de Oro” per 4-3.
Germania-Resto del Mondo 3-1 (8 ottobre 1991) – Allo stadio olimpico di Berlino, sempre per beneficenza, a sfidare il Resto del Mondo è per la prima volta la Germania. La rappresentativa, allenata da Bobby Robson e Bora Milutinovic, scende in campo con Goycoechea tra i pali, Mozer, Ruggeri, Ricardo Gomes e Jorginho in difesa, Armstrong, Waddle, Stojkovic e Gullit a centrocampo, Stoichkov e Weah in attacco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sotto la direzione del fischietto italiano Lo Bello, la Germania si impone per 3-1 grazie all’autogol dello sfortunato Ruggeri e alle reti di Beiersdorfer e Effenberg. Il gol della bandiera per il Resto del Mondo lo sigla Stoichkov.
Brasile-Resto del Mondo 2-1 (14 luglio 1996) – A 28 anni dalla sua ultima apparizione è nuovamente la nazionale verdeoro a giocare (al Giants stadium di New York) contro il Resto del Mondo, anche in questo caso per contribuire alla causa Unicef.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E’ la prima volta di Ronaldo. Con il Fenomeno ci sono Roberto Carlos, Rivaldo, Juninho e Bebeto. Il Resto del Mondo allenato dal trio Nielsen - Milutinovic - Sampson vede Campos in porta, Matthaeus, Hierro, Desailly e Fish in difesa, Harkes, Laudrup, Redondo e Ginola a centrocampo, Klinsmann e Miura in attacco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A spuntarla è il Brasile per 2-1: in gol per i sudamericani Bebeto e Roberto Carlos, per il Resto del Mondo: Klinsmann.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Asia-Resto del Mondo 3-5 (3 luglio 1997) – Gara pirotecnica e ricca di colpi di scena quella che va in scena all’Hong Kong Stadium tra la selezione dell’Asia e quella del Resto del Mondo guidata da Milutinovic e Venglos. Il match è organizzato per celebrare il ritorno della città di Hong Kong nel territorio cinese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A spuntarla saranno gli ospiti con un rocambolesco 5-3 maturato grazie alle reti di Weah, Alfonso, Sukur, Reyna, Papin. Azizi, Al-Enazi e Bagheri i marcatori per gli asiatici.
La formazione del “mondo”: Kopke, Hierro, Verlaat, Matthaus, Dunga, Ze Elias, Reyna, Alfonso, Sukur, Weah e Papin.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Russia-Resto del Mondo 0-2 (18 agosto 1997) - C’è la Russia in campo contro il Resto del Mondo per celebrare i 100 anni del calcio russo e gli 850 anni della città di Mosca.
In panchina nuovamente Bobby Robson e Bora Milutinovic che scelgono questi undici: Zubizarreta, Vega, Verlaat, Matthaus, Suarez, Winter, Guerrero, Effenberg, Djorkaeff, Papin, Shevchenko. Allo stadio Luniki la rappresentativa si imporrà per 2-0 grazie alle reti di Djorkaeff e Guerrero.
Europa-Resto del Mondo 2-5 (4 dicembre 1997) – La Fifa decide di riproporre, in occasione dei sorteggi per la fase finale dei mondiali 1998, la sfida tra Europa e Resto del Mondo. Il criterio di selezione dei giocatori è più “democratico”: viene scelto un calciatore per ogni squadra che parteciperà ai prossimi mondiali di Francia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’Europa di Beckenbauer entra sul rettangolo di gioco così: 1. Köpke, 2 Pfeifenberger, 13 Lacatus, 4 Costacurta, 5 Hierro, 6 Lemoine, 7 Balakov, 8 Ince, 9 Kluivert , 10 Zidane, 11 Boksic. Invece il Resto del Mondo, affidato al brasiliano Parreira: 1 Songo'o, 2 Hong, 3 Margas, 14 Nyathi, 5 Naybet, 6 Bernal, 7 Nakata, 8 Sellimi, 9 Batistuta, 10 Ronaldo, 11 De Avila.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ronaldo e Batistuta regalano spettacolo (doppietta per entrambi) e portano al trionfo il Resto del Mondo (l’altro gol è siglato da De Avila) battendo per 5-2 l’Europa (in rete Zidane e Lacatus).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Turchia-Resto del Mondo 4-4 (9 settembre 1998) – In occasione dei 75 anni della federazione calcistica turca, il Resto del Mondo guidato ancora da Perreira sfida la Turchia nello stadio İnönü di Istanbul. Questa la formazione scelta dall’allenatore brasiliano: Taffarel, Njanka, Hogh, Popescu, Pashazadeh, Lambert, Stoijkovic, Hagi, Dunga, Guerrero e Papin.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La partita, ricca di gol, finirà in pareggio con il risultato di 4-4. Per i padroni di casa in rete Baljic (doppietta), Demirci e Davala. Per gli ospiti, rimasti in 10 in virtù dell’espulsione di Taffarel, tripletta di Hagi e marcatura del francese Papin.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Italia-Resto del Mondo 6-2 (16 dicembre 1998) – Batistuta, Ronaldo, Weah e Zidane: tutti insieme con la stessa maglia (nella foto). Allo stadio Olimpico di Roma, il 16 dicembre del 1998, ritorna una rappresentativa Resto del Mondo con i fiocchi. Questa volta c’è la nostra Nazionale di calcio a vedersela con loro. La Figc infatti ha deciso di riproporre l’originale modello della FA inglese, organizzando una specie di “partita del secolo italiano” per celebrare il suo centenario.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’undici dell’Italia: Peruzzi, Panucci, Cannavaro, Nesta, Maldini, Fuser, Dino Baggio, Albertini, Di Francesco, Inzaghi e Totti. Quello del Resto Del Mondo: Pagliuca, Ze Maria, Dunga, Hierro, Nyathi, Winter, Rui Costa, Zidane, Weah, Ronaldo, Batistuta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nonostante i nomi altisonanti a spuntarla saranno gli azzurri per 6 a 2, grazie alla tripletta di uno scatenatissimo Enrico Chiesa (subentrato a Totti) e con gli altri gol siglati da Inzaghi, Di Francesco e Fuser. Per gli ospiti andranno in rete Batistuta e Weah.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dal 1999 al 2001 – Dopo l’apparizione italiana il Resto del Mondo diventa solo un’esibizione senza reale valore sportivo. Si è già entrati nel “calcio moderno” fatto di sponsor e diritti tv e c’è poco tempo per partite di questo genere. Gioca solo chi ha meno impegni. Tra il 1999 e il 2001 la rappresentativa scenderà in campo cinque volte, ma con formazioni meno blasonate rispetto al passato.
Si gioca il 12 giugno del 1999 in Australia per l’inaugurazione dello stadio di Sidney (con vittoria dei padroni di casa per 3-2). E nello stesso anno, il 17 agosto, contro una selezione africana a Johannesburg (risultato 2-2) per rendere omaggio a Nelson Mandela.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel 2000 due match: il 25 aprile a Sarajevo per la “partita della pace” l’avversario è la Bosnia (finisce 1-0 con gol di Roberto Baggio) e il 16 agosto in Francia (5-1 per i padroni di casa). Il 3 gennaio del 2001 infine in vista dei Mondiali che si disputeranno in Corea e Giappone, c’è tempo per un incontro tra una selezione dei due paesi asiatici vs il Resto del Mondo allenato da Arrigo Sacchi (1-1 il punteggio finale).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Real Madrid-Resto del Mondo 3-3 (18 dicembre 2002) – Ma per quella che sarà l’ultima apparizione di questo “dream team” che ha attraversato quarant’anni di storia del calcio, si fanno le cose in grande. Al Santiago Bernabeu di Madrid la sfida è contro il Real, che quel giorno festeggia il suo centenario.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Davanti a 60mila spettatori e una formazione che conta tra le sue file Figo, Ronaldo, Zidane e Raul, il Resto del Mondo diretto da Scolari schiera con Cavallero, Cafu, Marquez, Maldini, Lizarazu, Ballack, Baraja, Nakata, Rivaldo, Baggio e Klose. Nella ripresa entreranno poi tra gli altri Kakà, Mijatovic ed Eto’o.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Risultato finale: 3-3. Per i padroni di casa in rete Cambiasso, Tote e Solari, per gli ospiti Klose, Cissè e Kakà. Tanti gol e spettacolo per un’unica, ultima, serata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel video i gol di Argentina-Resto del mondo del 1979:
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