Le origini del calcio a Bari: dalle sfide tra Nautico e Tecnico alle partite contro i marinai inglesi
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giovedģ 7 settembre 2023
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di Francesco Sblendorio
Sono del 1899 infatti i primi incontri (nella foto) organizzati a livello scolastico da un intraprendente docente di educazione fisica, a cui seguì nel 1901 la formazione della prima squadra locale: il Club Foot-Ball Challenge Bari. Esperimenti che fecero della città di San Nicola una delle prime al Sud ad appassionarsi allo sport sbarcato dall’Inghilterra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per comprendere l’origine del calcio a Bari dobbiamo quindi tornare agli ultimi scampoli dell’800. Nel 1895 l’inaugurazione del nuovo scalo navale portò in città numerosi piroscafi inglesi, in particolare quelli della compagnia Cunard Line, che attraccavano regolarmente il 1° e il 15 di ogni mese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La novità attirò l’attenzione soprattutto degli allievi dell’Istituto Nautico, prestigiosa scuola fondata nel 1856. I futuri navigatori baresi cominciarono infatti a salire a bordo delle imbarcazioni britanniche per studiare le più moderne attrezzature marittime. Ne approfittarono così per fare amicizia con i giovani marinai d’Oltremanica che, nelle ore libere, scendevano a terra per affrontarsi in improvvisate partite di football.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E ben presto in questi occasionali incontri vennero coinvolti gli stessi studenti del Nautico, i quali a loro volta iniziarono a far conoscere il nuovo gioco ai ragazzi delle altre scuole cittadine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Si arrivò così al 22 giugno 1899, giorno in cui si tenne la prima partita di calcio aperta al pubblico barese. L’idea fu di Giuseppe Pezzarossa, professore di ginnastica dell’Istituto Nautico e vero pioniere dell’arte pedatoria nel capoluogo pugliese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’incontro si disputò nel quartiere Murat, in via Nicolai, nel cortile di quello che poi sarebbe diventato il Palazzo delle Poste. A sfidarsi furono due squadre (all’epoca curiosamente dette “partiti”) di studenti: i ragazzi dell’Istituto Tecnico in maglia bianca e quelli del Nautico in casacca nera. Furono questi ultimi a prevalere con un netto 2-0 tra la soddisfazione degli spettatori presenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La rivincita, programmata per una settimana dopo, destò invece molto meno entusiasmo. Una violenta lite tra uno dei giovani atleti in campo e lo stesso Pezzarossa, seguita a un infortunio di gioco, fece sospendere infatti l’incontro dopo pochi minuti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per un momento il football venne stigmatizzato in città come un gioco violento, ma ormai la sua popolarità era diventata inarrestabile. Già l’anno successivo, durante un evento fieristico estivo, venne organizzato un torneo tra una formazione dei licei cittadini, in divisa gialla, e una che vedeva schierati insieme i ragazzi del Nautico e dell’istituto Tecnico, questa volta in maglia azzurra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Furono ben 12 gli incontri disputati, su un piccolo campo allestito nell’allora piazza Cavour, dove oggi sorgono i giardinetti dell’omonimo corso. A imporsi fu la squadra mista Nautico-Tecnico che si aggiudicò sette delle 12 sfide.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La novità assoluta della manifestazione fu la promozione mediatica dell’evento, largamente pubblicizzato con manifesti affissi sui muri cittadini e annunci sui giornali. Per la prima volta venne anche fissato un prezzo per poter assistere alle partite: 25 centesimi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E meno di un anno dopo, nel febbraio 1901, fu sempre un gruppo di studenti baresi a fondare il primo sodalizio calcistico della città: il Club Foot-Ball Challenge Bari.
Si trattava più di un circolo ricreativo che di una squadra impegnata concretamente sul campo, ma di fatto questo team rappresentò uno dei primi tentativi di costituire una società calcistica strutturata nel Sud Italia. Nel Mezzogiorno erano infatti nate realtà pallonare solo in Sicilia: il Messina Football Club e l’Anglo-Panormitan Athletic and Foot-Ball Club, entrambe del 1900.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Del Challenge si ricorda solo un incontro, disputato nel 1902 contro una squadra di marinai inglesi del piroscafo Osiris e sonoramente perso per 11-1. Sua fu anche la prima formazione barese di cui è noto lo schieramento: Terrevoli in porta; Colangiuli e Cardone in difesa; Fabiano, Polese e Milano a centrocampo; Tomasicchio, B. Khun, C. Khun, Illuzzi e Barattelli in attacco. Il tutto per dare vita a un iper-offensivo 2-3-5, in linea con le tattiche del tempo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Challenge che andò in campo con la maglia bianco-rossa: gli stessi colori del Bari Foot-Ball Club, squadra sorta nel 1908 che, tra gioie e dolori, appassiona ancora oggi il popolo barese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Foto di copertina dal libro “90 Bari 1908-1998” di Gianni Antonucci
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