Dall'orso di Capurso alla collana persa a Gioia: come sono nati i nomi dei paesi in provincia di Bari
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martedì 31 ottobre 2023
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di Francesco Sblendorio
Acquaviva delle Fonti - L’abbondanza d’acqua ha sempre segnato la storia di Acquaviva delle Fonti, sotto il cui suolo già in età romana era presente una grande falda acquifera. Un tesoro che ancora oggi si può “spiare” attraverso antichi pozzi posti nel centro storico.
Adelfia - Il Comune nacque nel 1927 per unificare Canneto e Montrone, fino a quel momento autonomi. Un “matrimonio” tra due paesi rivali sorto però sotto i migliori auspici, visto che alla nuova entità fu assegnato il nome greco di Adelphos: “fratellanza”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Alberobello – Il nome Alberobello si fa risalire a Silva Alborelli, la selva di Alborelli: un rigoglioso bosco in cui era presente una maestosa quercia evidentemente molto “bella”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Altamura - Mitologica è l’origine di Altamura, città voluta da Altea, regina del popolo dei Mirmidoni, che la battezzò Altilia. La seconda parte del toponimo si riferisce invece alle mura megalitiche che difendevano un piccolo centro situato nei pressi della città murgiana, dal nome Murum.
Binetto – Le origini di Binetto risalgono all’Alto Medioevo e l’etimologia del suo nome è legata al mondo agricolo: rimanda a Vinetum, forma latina per identificare un “vigneto”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Bitetto - Varie teorie provano a spiegare l’origine del toponimo latino Bitectum, anche se la più accreditata prende le mosse dal termine Vitetum, ovvero “terra ricca di viti”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Bitonto - Ad antichi e ricchi corsi d’acqua sotterranei potrebbe riferirsi Bitonto, unione di due termini greci: Bot o But che indica “profondità in cui scorre o ristagna acqua” e -ntum, suffisso che indica città. Del resto ai piedi del del paese scorreva un tempo il torrente Tiflis che rendeva fertile l’agro locale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Bitritto - Il nome di Bitritto rimanda al suo borgo medievale, il quale si sostiene fosse originariamente difeso da due torri, di cui oggi è visibile solo una. Anche se una congettura più “pessimista” vuole che il nome sia la conseguenza del fatto che il centro sia stato distrutto due volte (bis-tritum).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Capurso - Leggenda vuole che gli abitanti del luogo, terrorizzati dalla presenza di un grosso orso, dopo averlo ucciso ne posero la testa (caput ursi, testa dell’orso) su un carro trainato da buoi, fondando nel punto in cui questo si fermò il primo nucleo del paese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Casamassima – Il racconto popolare rimanda a Quinto Fabio Massimo, politico romano all’epoca delle Guerre Puniche, in realtà è molto più probabile la derivazione del toponimo da un generale romano della famiglia dei Massimi che pose qui il suo accampamento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Cassano delle Murge - Tra terreno e divino oscilla l’etimo di Cassano delle Murge. Potrebbe derivare da Cassius, diffuso nome romano, o dal culto del dio Giano a cui un tempo doveva essere stato dedicato un tempio, noto nei secoli come Casa Jani.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Castellana Grotte – Il primo nucleo del paese è citato in un documento che intorno al 1000 parla di un Castellano Vetere e di un Castellano Novo, probabilmente riferendosi alla presenza di un castello, di una fortificazione. “Grotte” invece deriva dalla presenza delle famose cavità sotterranee.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Cellamare – Il nome di Cellamare risale alla distruzione di Bari per volere del re normanno Guglielmo il Malo nel 1156. A seguito della devastazione un gruppo di baresi si rifugiò in una proprietà della Curia detta Cella Amoris, “cella d’amore”, che in seguito diverrà però Cella Amaris in quanto luogo di esilio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Conversano - Dal V secolo d.C. è attestata l'esistenza di un Casale Cupersanem, nucleo originario dell'attuale Conversano. Il toponimo deriva dal latino Cupricius o Cupressus, nome proprio di persona a cui si aggiunse poi il suffisso -anus per indicare appartenenza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Corato - Di origine romana è Corato. Dopo la vittoria contro Cartagine del 203 a.C, Scipione l’Africano donò diversi territori pugliesi ai reduci di guerra. Tra questi c’era Caius Oratus, che fondò un villaggio a cui dette il proprio nome.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gioia del Colle - Un colpo di fortuna sembra aver dato vita a Gioia. Leggenda vuole che una nobildonna perse una preziosa collana durante un viaggio nella zona. Dopo faticose ricerche il gioiello fu però trovato su un’altura e così al luogo del rinvenimento venne dato il nome di Gioia del Colle.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Giovinazzo - Di genesi divina è il nome di Giovinazzo. Il suo fondatore, secondo il racconto popolare, fu infatti Perseo, figlio di Giove. Il toponimo deriverebbe quindi da Jovis natio, ovvero “nativo/nato da Giove”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gravina in Puglia - Dalla particolare conformazione del suo territorio nasce il nome di Gravina, paese che sorge su una profonda spaccatura della crosta terrestre. Anche se il motto riportato sul gonfalone cittadino sembra suggerire una diversa etimologia: la frase Grana dat et vina significa infatti “Offre grano e vino”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Grumo Appula - Latina è l’etimologia di Grumo Appula, alla cui base ci sarebbe grumum, “agglomerato di case” o grumus, “mucchio di terra”. Non si esclude però anche l’origine greca con drumon: “quercia”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Locorotondo - Deve il suo toponimo all’inedita forma del suo centro storico, formato da casette bianche disposte su cerchi concentrici. E quindi Locus (posto) rotundus (tondo).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Modugno - L’ipotesi più gettonata vuole che derivi da Medunium, ovvero “in mezzo”. La divisione del territorio in vigore in età romana collocava infatti l’originario nucleo di Modugno al confine tra gli agri di Bitonto e Bari, i due principali centri dell’epoca nella zona.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Mola di Bari - Mola potrebbe trarre il suo nome dallo sviluppo urbanistico avvenuto attorno al braccio del porto, il molo appunto, oppure alla macina di un mulino: mola in latino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Molfetta - Interessante l’origine del nome di Molfetta, che potrebbe essere stato coniato da alcuni esuli dalmati che definirono il centro Melphacta (“fatta di miele”) oppure al contrario Malfatta (“fatta male”).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Monopoli - Il tiranno di Siracusa Dionisio II, vissuto nel IV secolo a.C., sarebbe il più accreditato fondatore di Monopoli. Pare l’abbia battezzata in greco Μόνη Πόλις, traducibile come “città sola”, “luogo di sosta” o “città importante”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Noci - Deve il suo nome a un bosco di noci presente già nel VI secolo d.C. È in tale periodo infatti che le truppe dell’imperatore bizantino Giustino II avrebbero edificato una roccaforte per difendersi dall’avanzata dei Goti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Noicattaro – È la fusione di due termini avvenuta nel 1862: Noja e Cattaro. Quest’ultima era la città sulla costa da cui provenivano i pescatori che fondarono nell’entroterra il centro di Noha (poi Noa e infine Noja).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Palo del Colle - Potrebbe derivare dal latino palus, “palo”, o pala nel senso di “monte”. Ma secondo alcuni avrebbe un’origine pre-romana, riconducibile al greco palìon, poi modificato dai latini in palium e quindi in palum.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Poggiorsini - Più recente l’origine del nome Poggiorsini che si afferma dal 1609 quando il borgo di Macchia Vetrana viene acquisito dalla nobile famiglia romana degli Orsini, diventando così “Poggio degli Orsini”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Polignano - Una congettura ritiene sia stato il console romano Caio Mario (157-86 a.C.) a fondare la cittadina, partendo da un castello che egli definì Polymniano, in onore della dea Polymnia. Altra ipotesi fa derivare il toponimo da Neapolis, antica colonia marittima così chiamata nel senso di “costruita in alto”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Putignano - Qui le ipotesi sono almeno quattro. Si parla di un fiume (potamos) che anticamente attraversava la città, di un pozzo che rendeva folli (puteus insanus), del vino in lingua ebraica (puteus janus) e di un antico tempio dedicato ad Apollo che uccide il serpente Pitone: Apollo Pithunis.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Rutigliano - Dalla nobile famiglia Rutilia deriverebbe Rutigliano. Ma una diversa teoria si rifà invece a rutilus (“rossiccio”), che potrebbe alludere al colore dei capelli della famiglia citata oppure alla ricchezza di rocce calcaree e argillose del suolo rutiglianese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ruvo di Puglia - Ci fu un tempo in cui il Barese era attraversato da fiumi impetuosi. Lo dimostra l’etimologia di Ruvo di Puglia. Per comprenderla dobbiamo tornare all’antichissima radice indeuropea ρυ- (pronuncia rü), che sta alla base del termine ρυας (rüas), ossia “torrente violento”. Gli Japigi prima e i Greci poi trasformarono ρυας in Ρυψ (riups) e definirono gli autoctoni Ρυβαστὲινων (Rübasteinon, spesso abbreviato in Rüba). Da qui, in epoca romana, si giunse a Riba e quindi a Rubi, divenuto poi Rubo e infine Ruvo nel Medioevo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sammichele - Sammichele si sviluppò a partire dall’abbazia benedettina di Sant’Angelo: l’angelo in questione era San Michele, da cui il nome del borgo. Della struttura oggi restano solo dei ruderi a qualche chilometro dal paese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Santeramo in Colle- A un eremo con annesso monastero deve invece il suo nome Santeramo: l’edificio risalirebbe all’XI secolo ed è citato come Sanctum Eramum in un documento del 1196.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sannicandro di Bari - Originariamente chiamata “Ziziro”, cambiò nome con l’arrivo dei nobili normanni Umfredo e Guglielmo d’Altavilla, provenienti dal castello di San Nicandro di Sicignano degli Alburni, vicino Salerno.
Terlizzi - Di natura “vegetale” è l’etimo di Terlizzi, che proviene da Terlicium, contrazione di terra ilicium o locus inter ilicia, ossia “terra di lecci”, “luogo tra i lecci”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Toritto - L’etimologia di Toritto è incerta. I primi documenti che lo menzionano sono dell’XI-XII secolo e riportano le forme Turitto e Turittii. All’origine potrebbero esserci i termini latini torus, “altura”, o tauretum, “collina”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Turi - Secondo quanto riferitoci dal Centro Studi Matteo Pugliese di Turi, sul nome della cittadina sussistono due teorie. Una più “pacifica” fa derivare il nome dall’arcaico thur o thour, ossia “collina”. Mentre un’ipotesi più “bellicosa” sostiene venga dal greco turos o turio: “violento”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Triggiano - Secondo la tradizione il nome deriverebbe dall’imperatore Traiano, la cui via consolare lambiva il territorio triggianese, oppure da trivianus, l’incrocio fra le tre principali strade che attraversano il paese. Più recente è la teoria che rimanda a un ricco possidente di epoca romana, un tale Trebius.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Valenzano - Deriva da Balentianum, la cui radice è l’indeuropeo balt, ossia “palude”, “acquitrino”. Nel territorio comunale del resto scorrevano tre antichi torrenti: Montrone-Valenzano, Fitta e Picone.
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I commenti
- Carmine Panella - Non concordo con molte delle affermazioni, tanto per citarne qualcuna: Locorotondo deriva da LOCUS rutundus e non Locum che è un accusativo; Alberobello non deriva da un ridicolo Alberello bensì da "Silva arboris belli perché lì si sono combattute diverse battaglie tra il Ducato di Martina Franca e la contea di Conversano, in una delle quali ci fu un duello tra Petraccone V Caracciolo e Cosimo Acquaviva (figlio del guercio di Puglia) che nell'occassione morì.
- Gino - Tra l'altro Trebius aveva anche la villa ad Oplontis! Traiano è una derivazione molto improbabile ,la via traiana è un po distante . Triopio, Guerriero spartano potrebbe essere più accettabile
- Antonietta - Finalmente qualcuno che scrive correttamente l'origine del toponimo di Sannicandro di Bari.. grazie, bell'articolo!