La pallanuoto non è ''rosa'': in tutta la Puglia solo una squadra femminile
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martedì 1 ottobre 2013
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di Eugenio Orsi
Tutto bene quindi? No, perché tutti questi successi riguardano solo ed esclusivamente il mondo dello sport maschile. Se invece guardiamo alla realtà della pallanuoto femminile, il panorama pugliese risulta alquanto desolante.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nonostante i notevoli risultati ottenuti negli ultimi anni dal “setterosa” (la nazionale femminile), in Puglia esiste infatti solo una squadra di pallanuoto formata da donne. E’ la Mediterraneo Taranto, che ha partecipato al campionato di serie B e che con la categoria under 15 è riuscita anche a raggiungere le semifinali nazionali e a sfiorare il passaggio alla fase finale nazionale. Ma a Bari e provincia non c’è nessuna squadra. Stessa cosa per le altre province pugliesi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quali sono i motivi di questa mancanza di vocazione da parte delle ragazze nei confronti della pallanuoto? Risponde il consigliere regionale Fin (federazione italiana nuoto) responsabile del settore pallanuoto, Alfonso Rossi.«Credo che il problema – dice Rossi - sia legato al fatto che la pallanuoto è uno sport che da pochi anni ha preso piede in Puglia. Noi non abbiamo ancora una cultura di questo sport, soprattutto a livello femminile».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il che è vero. La Puglia, pur essendo una regione affacciata sull’Adriatico, non ha mai avuto una vocazione per la pallanuoto. Consideriamo ad esempio che a Napoli o a Genova è facile trovare in spiaggia, vicino alla riva, porte da pallanuoto. Per permettere a chi ne abbia voglia di fare due tiri. Questo sport è quindi molto più radicato in altre zone d’Italia.
Eppure prima a Bari esistevano squadre “rosa”. «E’ vero, in passato a Bari ci sono state squadre di pallanuoto femminile come la Payton e la Polisport – ammette il consigliere Fin –. La Payton però è stata costretta a chiudere per ben due volte per motivi economici, per la mancanza di sponsor e di finanziamenti. E alla fine il settore femminile è stato accantonato, anche perchè diverse atlete sono andate fuori per motivi di lavoro o di studio ed è stato difficile trovare nuove ragazzine».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In più, anche la pallanuoto maschile deve combattere per superare ostacoli spesso insormontabili.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Qui mancano le strutture – afferma Alfonso -. In Puglia solo due impianti sono adeguati per una pallanuoto maschile di alto livello, ovvero lo Stadio del Nuoto di Bari e Modugno. C'è anche un problema di gestione degli spazi da occupare per gli allenamenti. Si preferisce dare spazio ai corsi di nuoto che possono ospitare più persone».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Solita storia, le piscine pugliesi spesso sono costruite unicamente per i corsi di nuoto con profondità inferiori ad 1,80 m, che vanno ad ostacolare altre discipline acquatiche come pallanuoto e nuoto sincronizzato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Detto questo però, se ci fossero più iscrizioni tra le ragazze, magari si potrebbe fare un salto di qualità alla pallanuoto femminile. Perché le più giovani guardano alla pallanuoto con diffidenza?
«Ci sarebbe da fare un grosso lavoro per eliminare lo stereotipo della pallanuotista come maschiaccio – sottolinea Alfonso -. Chi ha visto all'opera il “setterosa” avrà notato che ci sono molte giocatrici carine con un bel fisico. E’ vero, ci sono anche donne un po’ “massicce”, ma non sono così per colpa della pallanuoto. Credo proprio che le ragazze abbiano paura di diventare troppo “pesanti” con questo sport. Ma si sbagliano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
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Eugenio Orsi
Eugenio Orsi
I commenti
- Gianni - Quello ché dite è vero ma sé si anno presidenti ché tappato le ali agli atleti come scagliarsi presidente della ho Modugno non si può pretendere di far conoscere la pallanuoto sia nei confini è sia fuori dai confini quindi i sacrifici degli atleti edi tutti quelli ché gli girano intorno sono vani ed inutili