L'austriaca Graz, tra architettura futurista e centro storico patrimonio dell'Unesco
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martedì 19 luglio 2016
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di Cassandra Capriati
GRAZ –Nel sud dell’Austria, nella regione della Stiria, vi è Graz, una città magari non all’altezza di Vienna e Salisburgo, ma che vale la pena visitare. Attraversata dal fiume Mur, unisce a uno splendido centro storico (dichiarato nel 1999 patrimonio culturale mondiale dall’Unesco), esempi di architettura "futurista" che proiettano questa città di 300mila abitanti avanti nel tempo. (Vedi foto galleria)
La città vecchia, accessibile soltanto a pedoni, biciclette e tram, è tra le meglio conservate dell’Europa centrale. Ha origine nel Medioevo e mischia diversi stili e influenze architettoniche, tra cui il Rinascimento italiano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il nostro viaggio inizia dalla piazza principale: Hauptplatz. Punto nevralgico cittadino, sempre affollata, circondata da negozi e da alcuni tra i più particolari e sontuosi palazzi della città, è sovrastata dal Rathaus, l'imponente Municipio. Da qui si imbocca l'Herrengasse, una delle vie commerciali più grandi di Graz fino a trovare sulla propria destra il Landhaus, l’antico palazzo della dieta regionale con il suo superbo cortile in stile rinascimentale circondato da numerose arcate progettato dall'italiano Domenico Dell'Allio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ritorniamo sulla strada principale: percorrendola quasi fino alla fine ci troviamo di fronte a una piccola piazza con una madonnina dorata al centro. Qui sulla sinistra si erge la Stadtpfarrkirche: una chiesa che conserva al suo interno una particolarità. Le vetrate originali andarono distrutte durante la Seconda guerra mondiale, così nel 1950 fu chiesto all'eccentrico artista salisburghese Albert Birkle di disegnarne delle nuove. Un intervento che provocò però più di una polemica. Se si osservano infatti le coloratissime vetrate situate dietro l'altare, sarà facile scorgere tra i torturatori di Gesù Cristo anche i dittatori Hitler e Mussolini. Chissà se in Italia glielo avrebbero mai permesso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Usciamo dalla chiesa e torniamo indietro fino a incrociare la Stempfergasse che ci porterà verso la Glockenspielplatz, una piazza non solo ricchissima di locali, ma importante perché ospita il glockenspiel, un orologio che per tre volte al giorno (alle 11, alle 15 e alle 18) funziona come un carillon mostrando a chi passa una graziosa coppia in abiti tradizionali che danza ogni volta al ritmo di una musica differente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Torniamo a questo punto verso la piazza principale e da qui imbocchiamo la strada nella direzione opposta, per andare a visitare l'Uhrturm, la torre dell'orologio che dall'alto di una collina sovrasta la città. Può essere vista da ogni punto del centro cittadino, tanto che se non riesci più a vederla devi forse considerare l'idea di esserti perso. Si può giungere alla torre percorrendo una grande scalinata, prendendo l'ascensore o in alternativa salendo sulla suggestiva funicolare scavata tra le rocce. Quale che sia la scelta, il panorama che si ammira da su non fa pentire di aver scalato la collina.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E’ arrivato il momento di abbandonare il centro storico per dirigerci sull’altra sponda del fiume Mur, parte della città che è stata recentemente rivalutata e diventata ritrovo di artisti e frequentatori di locali. E’ caratterizzata per alcuni moderni edifici creati nel 2003, quando Graz divenne Capitale europea della cultura.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Già prima di attraversare il fiume non possiamo fare a meno di notare da lontano una gigantesca struttura blu a specchio, dalla strana forma a bolla: si tratta del Kunsthaus, un centro espositivo d'arte contemporanea. E’ chiamato “l’alieno” dagli abitanti di Graz, perché all’inizio non fu visto di buon occhio, anche se poi è diventato uno dei simboli della città.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sempre sul si trova un altro edificio “stravagante”: è il Murinsel, un anfiteatro galleggiante in acciaio a forma di conchiglia. Quest’”isola” una volta terminato “l’anno della cultura” avrebbe dovuta essere venduta, ma è piaciuta così tanto ai cittadini che l’amministrazione comunale ha cambiato idea.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’ultima tappa del nostro tour è fuori città. Dobbiamo prendere il tram n.1 per dirigerci verso il castello di Schloss Eggenberg. Immerso in un grandissimo parco, con i pavoni che circolano liberi, è la fortezza barocca più importante della Stiria, costruita nel 1625. Si tratta di un castello originale, progettato come allegoria architettonica dell’Universo. Nella “stanza dei pianeti” è raffigurato il cosmo come lo si conosceva allora. Inoltre il castello possiede in 365 finestre, 31 stanze per piano e il piano nobile è composto da 24 stanze con 52 porte ed un totale di 60 finestre e 4 torri. Chiaramente un particolare gioco che fa riferimento alle stagioni, ai giorni, ai minuti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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Cassandra Capriati
Cassandra Capriati