Gli scacchi a Bari, quando si giocava al Caffč Stoppani o per corrispondenza
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giovedģ 23 gennaio 2014
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di Annamaria Lacalamita
«Oggi il gioco degli scacchi è molto più popolare – spiega Cucinella -. La Puglia può contare circa settecento tesserati, di cui un centinaio nella provincia di Bari. Ma poi ci sono coloro che giocano per diletto, senza frequentare i circoli». E tutti possono giocare a scacchi, anche i più piccoli. «Il tesseramento va dai 6 anni in su – sottolinea l’istruttore -. L’Accademia è molto presente tra i giovani: abbiamo realizzato anche diversi corsi presso le scuole primarie, medie e secondarie»
Per molti il gioco degli scacchi è anche uno sport. Il Coni infatti lo riconosce tra gli sport affiliati e sono diverse le competizioni a cui si può partecipare: maschili, femminili, giovanili, miste, singole o a squadre (vedi foto galleria). Da febbraio ad aprile si disputa il campionato a squadre dove ogni circolo porta un team formato da quattro giocatori. Le partite possono essere di vario genere: tempo lungo, gioco rapido e lampo. Nel primo caso le partite possono durare diverse ore, nel secondo tra i 15 e i 60 minuti e nel terzo meno di 15 minuti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le gare sono aperte al pubblico, anche se a Bari non ci sono dei luoghi fissi dove vengono disputati i tornei. «Avevamo una sede ma è stata chiusa qualche anno fa – dice Cucinella –. Le gare vengono disputate in vari posti, ad esempio il campionato italiano a squadre si è disputato presso la Società Angiulli di Bari, mentre il Barion Sporting Club è stata la sede del torneo che abbiamo disputato lo scorso weekend, sempre a Bari».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra i campionissimi pugliesi degli scacchi va citato Mario Napolitano di Acquaviva delle Fonti, che vinse nel 1941 e nel 1947 il Campionato italiano per corrispondenza, dove si giocava con delle cartoline che venivano spedite all’avversario e sulle quali si indicavano le proprie mosse. Negli anni Novanta spiccano i nomi di Francesco Bellomo, Daniele Altini e Tullio Pizzuto, vincitori di diversi campionati italiani. Per le donne invece Alba Decataldo, che ha conquistato nel 2001 il titolo di Campionessa italiana femminile. Attualmente uno dei giocatori più forti a livello nazionale è il giovane barlettano Nicola Altini, di soli 18 anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma per iniziare la carriere di giocatore di scacchi che cosa bisogna fare? Molto semplice: basta recarsi nei circoli o nelle accademie e iscriversi ai loro corsi. «Chi è alla prime armi inizia con un corso base di 1° livello, poi c’è anche quello di 2° livello – dichiara Cucinella - e realizziamo corsi più avanzati per i giocatori più esperti. Insegniamo le regole base, le strategie e lavoriamo sulla tecnica e sulla tattica. Gli ultimi corsi si sono svolti presso il CampusX di Bari».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il segreto del successo? «Bisogna allenarsi il più possibile – avverte l’istruttore -. Si possono usare libri o manuali, ma il trucco sta nel giocare e confrontarsi con gente più esperta, che può fornire anche vantaggiosi consigli. Giocare online non è sbagliato, ma avere un contatto diretto con l’avversario è molto più utile per la propria crescita personale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il sito dell’Accademia Scacchistica Barese: www.asbarese.it
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Annamaria Lacalamita
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