di Annamaria Lacalamita

Burraco: quando il gioco si fa serio, tra ''victory point'' e tornei nazionali
BARI – C’è chi gioca tra amici, chi organizza tornei amatoriali e chi invece fa veramente sul serio. Ormai il burraco, originario dell’Uruguay, è di fatto il gioco di carte più amato dagli italiani: ha soppiantato giochi classici come lo scopone o la scala quaranta ed è diffuso tra tutte le età.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«A burraco giocano tutti, dai 25enni ai 75enni, anche se piace soprattutto alle donne», ci racconta  Antonio Natilla, presidente dell’associazione Amatori Burraco Bari. Lui organizza tornei amatoriali: per partecipare si paga una quota e i soldi raccolti vengono poi divisi tra le coppie vincitrici che conquistano anche una coppa. «Da due anni come associazione organizziamo anche un torneo nazionale che si gioca a Giovinazzo – sottolinea -. Partecipano circa quattrocento persone che occupano dai novanta ai cento tavoli».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’associazione di Natilla fa parte della F.I.Bur (Federazione Italiana Burraco) che comprende centinaia di associazioni, delle quali otto sono presenti in Puglia. Ma Enrico Airoldi, responsabile nazionale tecnico dell’ente di promozione sportiva Endas Burraco, tende a precisare: «Non esiste una federazione riconosciuta dal Coni tutte quelle che si spacciano come tali sono “fasulle”».  E continua: «Noi come ente organizziamo quattrocento tornei, compresi quelli regionali e nazionali, divisi tra le venticinque associazioni a noi affiliate. Iniziano il primo febbraio e terminano il trentuno agosto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma qui si fa sul serio. «Per partecipare ai tornei bisogna possedere la tessera come socio Endas – spiega Airoldi – . Per iscriversi si paga una quota che va dai cinque euro fino ai 25 euro. E le somme che si vincono possono essere anche alte».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ai tornei nazionali può gareggiare per il titolo di “campione d’Italia di burraco” solo chi ha accumulato un certo numero di punti nei tornei regionali. I tornei sono organizzati in 4 turni: due coppie si sfidano e ad ogni turno ognuna ottiene un punteggio che si chiama “victory point”. Alla fine si fa la somma dei punteggi e vince chi ha quello più alto. Vengono premiate le prime tre coppie. Il tutto si svolge sotto l’occhio attento di arbitri, che possono essere chiamati dai partecipanti in caso di contestazioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Prima dei tornei ci sono anche le sfide di “allenamento”, che servono a prepararsi alle gare ufficiali e le associazioni spesso ospitano chi è alle prime armi offrendogli la possibilità di imparare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Altro che “gioco” insomma. E per chi non ha voglia di partecipare ai tornei reali, c’è sempre l’online.  «Con la diffusione di Internet molta gente gioca così – dice Natilla -. Iscriversi è semplice, basta crearsi un profilo con nickname e password e il divertimento è assicurato».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il sito dell’Endas Burraco www.burracoendas.it/

Il sito della Fibur: www.fibur.it/


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