Dalla trottola alla fionda: una federazione riscopre i ''giochi di una volta''
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martedģ 11 marzo 2014
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di Raffaella Ceci
«Non vogliamo dimenticare i giochi dei nostri nonni», sono le parole di Sergio Manganelli, segretario della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali (F.I.G.e S.T.), che si pone come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo amatoriale e agonistico di discipline sportive di antica tradizione e di giochi popolari caratteristici della storia del nostro Paese (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La Federazione ha sede a Perugia, è riconosciuta dal Consiglio nazionale del Coni come disciplina sportiva associata e raggruppa 18 giochi totali, per 364 Società e 17mila tesserati. Si va dal Lancio del ruzzolone alla Lippa, dal Calcio storico fiorentino al Tiro con la balestra, dalle Piastrelle-Palet alla Rebatta. E poi ci sono i più conosciuti, quelli praticati un po’ in tutte le regioni, anche in Puglia. Chi non ha mai giocato almeno un volta alle Freccette, alla Trottola (in barese U’vrruzz) o ai Birilli? Chi non si è mai cimentato nel Tiro alla fune o in quello con la Fionda?
Anche se proprio la Puglia, assieme al Molise e alla Calabria, è l’unica regione che non annovera squadre di giochi tradizionali. Qui la Figest non è presente. «Qualche anno fa – ci informa Manganelli - una pugliese fece richiesta di adesione alla Federazione, ma poi rinunciò perché non ci fu nessun iscritto nel suo territorio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E a volte le gare superano anche i confini italiani. «Noi competiamo a livello europeo e mondiale con il Tiro alla Fune – dice Manganelli - L’anno scorso abbiamo partecipato a Dublino alla categoria 640 Kg, ottenendo il quarto posto in classifica».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma i ragazzini apprezzano questi giochi? «Poco - risponde il segretario -. Abbiamo riscontrato partecipazione e interesse da parte dei dirigenti scolastici a queste iniziative, ma gli studenti non sono molto entusiasti, sono abituati all’elettronica e considerano questi giochi “roba da vecchi”. La media anagrafica dei nostri iscritti è di 50 anni. Solo le Freccette abbassano questa media a 19-20 anni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Non resta a questo punto che ricordare come si giocava a “U’vrruzz” (nella foto). Attorno a una forma di legno a struttura conica, con una punta in acciaio, veniva avvolta una corda che permetteva, nell’atto del lancio, di far ruotare la trottola. Vinceva chi la faceva girare più o lungo. Magari basta cercare: potrebbe esistere un’applicazione per smartphone.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il sito della Figest: www.figest.it
Nel video fasi del campionato italiano di Boccia alla lunga svoltisi a Sant Elpidio a Mare:
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Raffaella Ceci
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