di Francesca Canonico e Laura Villani

Anche Bari ha avuto un famigerato Borgia: «Di nome Rodrigo, fu ucciso a 13 anni»
BARI – “Prima della mafia c’erano i Borgia”. E’ questo uno degli slogan con cui è stata lanciata una recente serie televisiva ispirata alla storia della famiglia nobile più famigerata del Rinascimento, famosa per scandali, intrighi e omicidi e soprattutto misteri. E un mistero che riguarda i Borgia tocca incredibilmente anche Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Sembra infatti che nel capoluogo pugliese abbia vissuto niente di meno che il figlio di Lucrezia Borgia, prima messo al mondo e poi affidato alle cure della zia Isabella d’Aragona. Un bambino che morì a soli 13 anni, probabilmente assassinato all’interno del Castello Svevo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Ma andiamo con ordine. Capofamiglia dei Borgia era lo spagnolo Rodrigo, divenuto addirittura Papa dal 1492 al 1503 con il nome di Alessandro VI. Sia da cardinale che da pontefice Rodrigo ebbe parecchi figli illegittimi, tra questi Cesare detto “il Valentino”, ispiratore del Principe di Machiavelli e la bella Lucrezia, donna da sempre descritta come lasciva e dalla fama di avvelenatrice.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Lucrezia ebbe dal suo secondo marito Alfonso, duca di Bisceglie, un bambino di nome Rodrigo d’Aragona. Il piccolo nacque nel 1499 e andò a coronare degnamente un quadretto coniugale che sembrava funzionare.  Ma questa felicità non durò a lungo: nel luglio del 1500 Alfonso fu accoltellato in piazza San Pietro, a Roma, si salvò e fu ricoverato presso gli appartamenti papali. Morì però dopo un mese in circostanze misteriose, probabilmente strangolato per ordine del “Valentino” che appoggiava i francesi, coloro che miravano a spodestare gli Aragona a Napoli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Per la disperata Lucrezia si approntò quindi un nuovo matrimonio, stavolta con un Alfonso della casa ferrarese d’Este. Ma gli Este non erano interessati a crescere Rodrigo, il piccolo aragonese e così il bambino venne affidato a Isabella d’Aragona, sua zia, da poco stabilitasi a Bari. 
 
«Lucrezia Borgia diviene così la grande assente nei confronti del figlio», ci rivela la storica dell'arte Margherita Pasquale che ha scritto un libro dal titolo “Non esiste il tempo” che parla appunto della figura di questo Borgia dimenticato. «Dopo il terzo matrimonio di Lucrezia il biondo bambino vide la mamma solo nella prima e ultima visita che fece a Ferrara: nel 1507», continua la Pasquale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
Rodrigo crebbe nel Castello Svevo (nella foto) con la cugina Bona Sforza, figlia di Isabella, ricevendo di tanto in tanto qualche regalo dalla mamma. Poi a un certo punto, a soli 13 anni, morì. «C’è chi dice che sia deceduto a causa di un colpo di sole – sottolinea la scrittrice – ma probabilmente le cause furono altre, dopotutto era figlio di Lucrezia Borgia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Insomma conoscendo la storia turbolenta della sua famiglia non è difficile immaginare che il ragazzino possa essere divenuto vittima di giochi di potere. In questo caso del potere degli Este. Il ducato di Ferrara infatti, divenuto ereditario con il matrimonio di Lucrezia, sarebbe potuto passare proprio nelle mani di Rodrigo, oppositore dei francesi per nascita essendo un aragonese. Non si poteva dunque correre questo rischio e per questo, suggerisce la scrittrice, non è impensabile che il bambino possa essere stato assassinato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Ma se il movente del presunto delitto è intuibile, il modo in cui è morto il duchetto di Bisceglie resta un mistero e ancor più oscuro è il luogo in cui è stato sepolto. «Potrebbe essere stato seppellito nella Cattedrale - spiega la Pasquale – ma è inutile cercare qualche iscrizione perché con tutti i rifacimenti subiti dalla chiesa è difficile che si possa trovare qualche prova».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Lavori che iniziarono già a partire dal XVIII secolo, portandosi forse via l’ultima traccia dello sfortunato bambino dalla vita breve, tragica e dai contorni enigmatici com’è stata quella di sua madre: Lucrezia Borgia.


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Laura Villani
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  • nick45 - Interessante questo pezzo di storia, peccato i pochissimi elementi a disposizione.


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