Giuramenti, croci rosse e lotta contro i satanisti: ecco chi sono i nuovi Templari
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giovedì 23 febbraio 2017
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di Maria Bruno
Sono in tutto 1300 e 40 sono operativi anche in Puglia, organizzati sotto il “priorato di San Nicola” che ha sede a Trani. «Siamo un ordine non riconosciuto dalla Chiesa composto da laici cattolici - ci dice Domenico Porcelli, referente del priorato pugliese -. Ci riteniamo gli eredi spirituali degli antichi Templari e per questo ci permettiamo di indossare il mantello e la tunica bianca con la rossa “croce patente”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma quali “gesta” compiono questi nuovi templari? Quelli originali sono noti per aver difeso i pellegrini che volevano recarsi a Gerusalemme e li ricordiamo pronti a proteggere i luoghi più sacri della tradizione cristiana. Quale ruolo hanno invece gli odierni cavalieri?
«Lottiamo continuamente contro l’esoterismo e la magia che dilagano soprattutto tra i giovani – ci risponde Porcelli -. E cerchiamo di contrastare i satanisti, facendo in modo che le chiese abbandonate non vengano usate dagli operatori del male per i loro scopi, come spesso purtroppo avviene».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Insomma i templari hanno un serio nemico che combattono strutturandosi con un’organizzazione gerarchica. «E’ la stessa dell’antico ordine monastico cavalleresco che fu ricostituito, ma non riconosciuto, nel 1705 - spiega il referente -. Il nuovo membro entra da “novizio”, senza però subire alcun rito di iniziazione. Se poi dopo un anno è ancora convinto della propria scelta allora presta giuramento e diviene “armiger”. Gli altri passaggi portano poi al ruolo di “miles gratiae” (dopo un secondo giuramento prestato in chiesa e rivolto a Gesù) e infine all’ultimo gradino della scala che è rappresentato dalla carica di “eques justitiae”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’associazione ammette sia uomini che donne maggiorenni che non abbiano mai riportato condanne penali. Naturalmente si deve trattare di cattolici battezzati e cresimati, perché seppur non riconosciuti ufficialmente dal Vaticano i nuovi templari partecipano attivamente ai momenti di condivisione ecclesiastici, come il Congresso Eucaristico o il Family Day. Del resto qualche giorno fa il cardinale Crescenzio Sepe dell’arcidiocesi di Napoli ha parlato di loro come l’unico vero movimento di ispirazione templare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Non resta che porgere un’ultima domanda al referente. Si diceva che i Templari fossero i custodi del Santo Graal, la “coppa” di Gesù: bene, questo mitico oggetto è arrivato fin nelle mani dei nuovi cavalieri? «No – risponde risoluto Domenico - perché il Santo Graal è solo la ricerca di sè stessi, tutto ciò che si può fare per superarsi, migliorarsi e divenire uno strumento nelle mani di Dio».
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Scritto da
Maria Bruno
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