Un altro ''muro'' nel porto: il mare continua ad allontanarsi dai baresi
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venerdì 22 febbraio 2013
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di Domenico Loseto
Non bisogna essere architetti, ingegneri o urbanisti per accorgersi, passeggiando su Via Venezia, che la struttura portuale barese meriterebbe una riqualificazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le fotografie che pubblichiamo sono inequivocabili testimonianze di una separazione alquanto illogica tra il mare e la città di Bari. Un nuovo “muro” (dei container in cemento) è stato infatti eretto all’interno del porto barese, un nuovo ostacolo alla vista dello splendido mare e dell’orizzonte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche l’arcigna recinzione dell’area portuale appare in contrasto con quella armoniosa e ariosa fila di lampioni che colorano e ornano il Lungomare barese. I baresi hanno un rapporto d’amore viscerale con il mare e purtroppo l’impostazione attuale del porto mal si concilia con questa innata propensione dei cittadini a voler vivere pienamente questa incredibile risorsa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ci sono altre città in cui il porto è divenuto non solo luogo di scambio commerciale, ma vera e propria attrattiva turistica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E’ il caso di Genova, che lo ha riqualificato nel 1992 su progetto dell’architetto Renzo Piano, inserendovi un acquario di rilievo internazionale, un porticciolo turistico e di ascensore panoramico per i turisti. E che dire di Barcellona, che vanta uno dei più grandi porti d’Europa la cui zona più famosa è la moderna passerella pedonale che collega la Rambla con il centro commerciale Maremagnum, situato al suo interno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A Bari invece il porto rappresenta l’esempio più lampante di un graduale allontanamento fisico tra mare e cittadini. Il capoluogo pugliese, pur vantando un lungomare che si estende per 15 km, non ha di fatto un luogo di aggregazione che si affacci direttamente sull’acqua.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I dati statistici registrano il passaggio di circa due milioni di persone all’anno nel porto: un motivo in più per creare delle “attrazioni” all’interno di questa grande struttura, che da “barriera architettonica” qual è ora, dovrebbe finalmente e semplicemente trasformarsi nel simbolo di “Bari città di mare”.
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Domenico Loseto
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