A Bari 7 negozi di strumenti musicali, «ma ormai si acquista sul web»
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mercoledì 5 giugno 2013
di Maria Carmen Cafarella
BARI – «A causa di internet abbiamo registrato un calo enorme nelle vendite, ormai sono in tanti quelli che acquistano direttamente dal web». Sono le parole di Giuseppe Monachino, titolare dello storico negozio di strumenti musicali di Bari Vecchia, attivo dal 1948.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A Bari sono sette i rivenditori di strumenti: Monachino, Giannini, Napolitano, Acustica, Bpm, Le Muse e Pro Music.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il più antico è Giannini, che nacque nel 1874 in via Sparano in concomitanza con il sorgere di nuovi teatri e la visita a Bari del compositore Pietro Mascagni. Da allora si è specializzato nella vendita di pianoforti, «una scelta di settore dettata dall’esigenza di mantenere elevate le competenze specifiche su un determinato strumento», spiega la signora Giannini, una delle due proprietarie del negozio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sette negozi sembrano essere però un po’ troppi rispetto a un mercato che sta soffrendo più di altri il cambiamento dei tempi e l’avvento delle nuove tecnologie. «A Bari siamo in tanti – spiega Monachino -. C’è più offerta che domanda, considerando anche che prima la provincia di Bari era sprovvista di rivenditori e di conseguenza ci si riversava in città per acquistare uno strumento musicale. Oggi invece ogni paese ha almeno un proprio negozio di strumenti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E poi nel corso degli anni il mercato degli strumenti musicali sembra essere molto cambiato. «Con internet – sottolinea sconsolato Monachino - abbiamo registrato un calo gigantesco nelle vendite, molti ragazzi ormai acquistano dal web. Nei negozi continuano a recarsi gli “affezionati” e i clienti (adulti) più prevenuti e meno a loro agio con gli acquisti online».
A questo va aggiunta la “crisi di vocazione” dei giovani nei confronti della musica. «Oggi i ragazzini – dichiara la signora Giannini - hanno la giornata piena di attività e preferiscono un videogame o un pc per svagarsi, piuttosto che un pianoforte che richiede studio, impegno e dedizione e anche dei genitori “fermi” nel non far demoralizzare i propri figli».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Mancando le possibilità di esibirsi, gli spazi, le opportunità, i giovani si scoraggiano – afferma sconsolato Monachino -. E poi anni fa i ragazzi avevano solo il cinema e la musica, ora, purtroppo per noi, ci sono molte più “distrazioni”».
Maria Carmen Cafarella