Polignano, ''Il libro possibile'': grandi autori ma anche piccoli librai
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giovedì 27 giugno 2013
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di Francesco Sblendorio
Gianluca, in che cosa consiste di preciso “Il Libro Possibile”?
È un festival letterario che si svolge ogni anno a inizio luglio a Polignano a Mare. È una grande occasione di incontro tra il pubblico e i più grandi nomi della letteratura nazionale. Non credo che in Puglia e più in generale nel Sud Italia ci sia un festival che riesca a presentare così tanti autori importanti tutti insieme.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qualche anticipazione sull’edizione di quest’anno?
Come gli altri anni, il festival durerà 4 giorni, da mercoledì 10 a sabato 13 luglio. Tra gli altri, ci saranno Stefano Rodotà, che è stato candidato alla Presidenza della Repubblica, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, il medico ed ex ministro della sanità Umberto Veronesi, Vittorio Sgarbi, Valerio Massimo Manfredi, Paola Mastrocola. Si attende conferma dell’arrivo dell’ex presidente francese Nicholas Sarkozy. In tutto interverranno circa 100 autori che presenteranno le loro opere nel centro storico di Polignano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perché proprio a Polignano e come mai così tanti autori scelgono “Il Libro Possibile”?
In realtà il festival nacque a Castellana Grotte: era una piccola manifestazione a cui partecipavano pochi scrittori. Poi, grazie all’impegno della direttrice artistica Rosella Santoro, è cresciuta sempre più e si è deciso di trasferirla in una località di mare come Polignano. In questo modo è diventata una vera occasione turistica a vantaggio non solo di chi vende i libri, ma anche dei gestori di alberghi, ristoranti, bar, pizzerie: insomma per tutta l’economia locale. Molti albergatori sfruttano l’occasione per farsi pubblicità e ospitano gratuitamente gli autori. Arrivano turisti da tutta Italia. Per questo gli scrittori prediligono il festival di Polignano. Ti faccio un esempio. Nel 2006 Roberto Saviano (nella foto) venne proprio a Polignano a presentare per la prima volta Gomorra: a sentirlo vennero davvero 4 gatti. Nel 2010, ha scelto proprio “Il Libro Possibile” per tornare al Sud dopo diversi anni: piazza San Benedetto era strapiena.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quindi, nonostante si dica che in Italia la gente legge poco, i festival letterari si rivelano un successo?
Quelli grandi sì. Polignano ha successo perché, come detto, diventa un’occasione turistica. E comunque è necessario il contributo di grandi sponsor, sia pubblici che privati, perché i costi di organizzazione sono molto consistenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Che ruolo ha un “piccolo libraio” in un festival così grande?
Per me è stato un onore prendere parte all’organizzazione del “Libro Possibile” dal 2007 al 2011. Sono stato chiamato in virtù del mio impegno sul territorio: con la mia “Libreria del Teatro” organizziamo quasi quotidianamente eventi culturali non solo a Bitonto, ma anche in giro per la provincia. In tal modo ho potuto creare una rete di contatti che poi ho messo a disposizione dell’organizzazione del festival, assieme a un intenso lavoro di promozione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche se negli ultimi anni ci sono state delle polemiche...
L’anno scorso l’organizzazione ha chiesto ai partner un contributo economico. Una libreria della rete franchising della Mondadori ha fatto l’offerta più alta e ha potuto gestire lo spazio libri del festival. E questo ha comportato un problema: non trattandosi di una libreria puramente “locale”, si rivolgeva a fornitori del Nord Italia anziché a quelli pugliesi. Si creava quindi un evidente paradosso: i guadagni derivanti da un grande festival del Sud andavano a finire al Nord. Con grande disappunto dei fornitori del Sud. Inoltre se un grande gruppo editoriale avesse messo per sempre le mani sul festival, ci sarebbe stato il rischio che negli anni successivi avrebbe cercato di portare quasi esclusivamente i propri autori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Si è fatto un passo indietro quindi?
Sì, quest’anno sarà la stessa organizzazione del “Libro Possibile” a gestire lo spazio libri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- dott. Decio Telegrafo Chiarito - Intervengo solo perché coinvolto direttamente in quanto titolare della Libreria Mondadori di Chiarito in Monopoli (Ba) poiché sono fermamente convinto che le polemiche non giovino ad alcuno e in alcuna maniera e di queste francamente non ne comprendo la natura e tantomeno i fini.Vorrei fare 3 precisazioni : la prima è che non è stata fatta alcuna offerta da parte della mia azienda al Festival del Libro Possibile che nelle persone che si occupano della gestione amministrativa ha predeterminato una fee di ingresso alla quale con non poca fatica abbiamo dovuto cedere dopo innumerevoli incontri per trovare una soluzione alternativa tra le quali la condivisione con altri colleghi in tandem. La seconda è che il distributore Mondadori Direct e l'editore Arnoldo Mondadori sono due aziende ben distinte e comunque nessuna delle due ha partecipato alla fee di ingresso che è stata accolta dalla Libreria Mondadori di Chiarito con il proprio ed esclusivo apporto finanziario. Da qui nessun timore che il Festival potesse essere in alcun modo condizionato dall'editore. La terza è che gli unici operatori che avrebbero potuto beneficiare e aggiungo meritatamente per tutto il lavoro di promozione della lettura fatto durante tutto l'anno sul territorio, sarebbero state le librerie e nello specifico la mia azienda che insiste al Sud per Capitali e Gestione, se il conto economico della gestione del Festival non avesse prodotto una perdita per le disattese aspettative di fatturato determinate in fase di formulazione della fee di ingresso dala stessa gestione amministrativa del Festival.