Dal Conservatorio di Bari a New York: la storia del chitarrista Nicola Antonio Staffieri
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martedì 16 ottobre 2018
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di Paola Setteducati
La tua storia inizia come “studente abusivo” a scuola…
Ero alle medie e volevo frequentare l'indirizzo musicale, ma per un inghippo burocratico non avevo potuto sostenere l'esame di ammissione. Ciò nonostante il docente Donato Schena mi consentì ugualmente l'accesso alle sue lezioni come "studente abusivo". Da quel momento cominciai a imparare e a suonare la chitarra classica, strumento da cui non mi sono più separato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ti stai laureando al Conservatorio. Nel frattempo sei già riuscito a esibirti?
Sì, faccio parte dell'orchestra di chitarre "De Falla" in qualità di mandolinista e suono nel trio "Forbidden sounds". In più ho preso parte a diverse manifestazioni in Italia, Germania e Polonia. Quando sono sul palco mi ispiro ad Andrès Segovia e Julian Bream, grandi interpreti del Novecento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Parliamo del concorso "Golden Classical Music Awards" che ti permetterà di suonare il 2 novembre prossimo a New York.
Al Golden Classical Music Awards ci sono arrivato grazie all'amica e collega musicista Annarosa Partipilo, vincitrice anche lei del premio nell'edizione 2017 nella categoria giovani pianisti. Mi ha incoraggiato a partecipare e ho inviato il video di una mia esibizione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ti aspettavi di vincere?
Mai avrei immaginato di arrivare primo nella sezione "corde", del resto avevo sottoposto lo stesso video anche per altri concorsi e non mi era mai andata bene. Quando lo scorso luglio ho ricevuto la mail che mi comunicava la vittoria sono saltato di gioia dalla sedia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
È curioso come due studenti del Conservatorio di Bari a distanza di un anno siano riusciti a conseguire lo stesso premio. Si è trattato solo di una coincidenza?
Sì, pura casualità. Anche se è chiaro che va tenuta in conto la solida preparazione che il Conservatorio di Bari fornisce ai suoi studenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Hai già scelto il brano che eseguirai alla Carnegie Hall?
Più che altro è stata l’organizzazione a scegliere. Mi hanno assegnato uno dei tre pezzi che avevo presentato nel video: "Tombeau de Claude Debussy" di Manuel De Falla. Sono comunque ben contento di suonarla, perché si tratta dell'unico brano scritto dal grande compositore per la “mia” chitarra classica.
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Paola Setteducati
Paola Setteducati
I commenti
- Emanuele Zambetta - Bravissimi! Tenete alto l'onore di Bari, dell'Italia! W la musica!