Massafra, sotto la chiesa un macabro luogo sepolto: è l'antico cimitero di San Toma
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mercoledì 17 gennaio 2018
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di Silvia Giorgi
Il luogo del ritrovamento è la trecentesca chiesa di San Toma, situata nell’omonimo quartiere del paese tarantino. Siamo andati a visitarla, accompagnati dal 57enne Fernando, uno di quelli che nel 1999 rinvenne la cripta. (Vedi foto galleria)
Il piccolo e bianco edificio si trova incastonato tra due palazzine: è sempre chiuso e viene aperto solo per qualche evento. Un portone fatto di legno di rovere di Slovenia permette l’accesso all’unica navata, coperta da una volta a botte che poggia su archetti ogivali. Proseguiamo poi verso il presbiterio per ammirare un colorato affresco ottocentesco che rappresenta “L'incredulità di San Tommaso Apostolo”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma è la scala alla sinistra dell’altare l’oggetto del nostro vero interesse: sono quelli i gradini che permettono la discesa nell’ambiente sotterraneo. Dopo averli calcati infatti ci ritroviamo nella chiesa rupestre originaria, quella che fu utilizzata dal Medioevo fino all’800 come cripta funeraria. La prova è davanti a noi: sul pavimento sono presenti nove tombe appartenute a famiglie nobili e realizzate tra il XVI e il XVII secolo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Fernando a questo punto ci chiede di voltarci. Ed ecco che posate sulla pietra nuda “ammiriamo” centinaia di frammenti umani: teschi, clavicole, femori, coste. Siamo di fronte a parte dell’ossario rinvenuto alla fine del secolo scorso all’interno di un’antica cisterna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Si tratta delle spoglie appartenute a una decina di persone vissute intorno al XVII secolo – ci spiega il nostro cicerone -. Ma è solo una minima parte di ciò che abbiamo trovato 19 anni fa: centinaia di scheletri, anche molto più antichi, sono stati portati e seppelliti in un normale cimitero».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La guida ci mostra anche una grata in pietra che affaccia sul piano superiore. Si tratta di un colatoio che veniva usato per i rituali di tanatomerfosi destinati ai corpi dei sacerdoti: venivano liberati dai liquidi corporei, mummificati e sepolti in tombe poste nella chiesa moderna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
All’uomo ora non resta che raccontare di quando lui e altri volontari scoprirono la cripta, evento immortalato da alcune fotografie fissate su una parete della chiesa principale. «Ricordo bene quei giorni – esordisce -. Quando capimmo che avevamo scovato un ambiente sotterraneo litigammo per chi doveva scendere per primo. Alla fine vinse una ragazza. Quando entrò udimmo un grido acuto: era lei, sconvolta perché si era letteralmente ritrovata circondata da teschi umani. Così la raggiungemmo e avvertimmo nitidamente lo scricchiolio delle ossa sotto le nostre scarpe. Nel corso dei mesi successivi, dopo aver eliminato ben quattro strati di pavimento, il luogo venne fuori in tutta la sua macabra importanza: avevamo scoperto un cimitero sepolto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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Scritto da
Silvia Giorgi
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