di Stefania Buono

''Cercasi ragazze per creare squadra di football'': il sogno delle Patriots
BARI – “Cercasi ragazze per formare una squadra femminile di football”. Questo è l’annuncio formulato dai dirigenti della Patriots Bari, il club di football americano di Bari, che da aprile di quest’anno stanno promuovendo in giro per le scuole e sulla loro pagina Facebook l’adesione a un progetto per nulla semplice, quello appunto di istituire per la prima volta a Bari una squadra “rosa” di quello che è considerato uno degli sport più maschili per antonomasia. A parte infatti l’eccezione delle Vibrie Salento Dragons di Lecce, nel Sud Italia non ci sono team femminili di football americano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un primo tentativo era stato messo in atto nel 2012, ma il fallimento fu clamoroso. Ora la Patriots ci sta riprovando e al contrario di due anni fa i risultati sembrano sorridere all’idea dei dirigenti: già dieci ragazze si sono unite al club e hanno cominciato ad allenarsi. Certo, siamo ancora all’inizio, visto che per formare una squadra vera, che possa gareggiare e competere con le rivali, servono 22 giocatrici più alcune riserve. Ma questa volta c’è più ottimismo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Il nostro è uno sport minore – sottolinea Carlo Cacucci, il vicepresidente della Patriots - è già molto complicato portare avanti un discorso di football maschile, perché non ci sono sponsor e perché la maggior parte dei ragazzi è attratta da altri sport più popolari come il calcio. Con le ragazze poi diventa tutto ancora più complesso, perché il football viene visto come uno sport rude e “da uomini”. Però noi vogliamo provarci».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

D’altronde uno sport simile al football, il rugby, a Bari ha preso piede anche tra le donne, che hanno una squadra tutta al femminile: le Pantheress Rugby Girls Team. «Questo è vero – afferma Francesco Cazzolla, l’allenatore di quella che potrebbe essere la futura squadra femminile di football americano – però bisogna considerare che una squadra di rugby maschile esiste già da molti anni in città (a differenza della nostra) e ha “trainato” quella femminile. In più non c’è da fare paragoni: il rugby in Italia è molto più conosciuto del football americano».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il sogno di entrare in una squadra di “tackle football” (il football tradizionale, quello con il “contatto”) è ciò che ha motivato Francesca, la più giovane del gruppo (ha appena 14 anni) a cominciare ad allenarsi con le compagne ogni lunedì e mercoledì, dalle 21 alle 23, sul campo “Mirko Variato” del rione Japigia di Bari (vedi foto galleria). Lei, data la “tenera” età è ancora un po’ magra, ma sembra che l’energia non le manchi affatto. «Da piccola mio padre mi regalò un pallone da rugby ma io lo lanciavo come uno da football. Poi però il pallone giusto l’ho comprato», ci dice sorridente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Diversa è la storia della 18enne Caterina, anche lei però piuttosto minuta, che ha iniziato a giocare a maggio di quest’anno convinta da un paio di ragazze che l’avevano fermata per strada per promuovere il team in costruzione. Lei prima di allora  il football lo aveva visto solo in televisione. Per problemi familiari ha dovuto abbandonare gli allenamenti per un paio di mesi, «ma appena la situazione si è risolta sono tornata di corsa», afferma.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E poi c’è chi si è innamorata del football grazie alla sua famiglia, come la 17enne Stefania, che a differenza delle due sue compagne ha un fisico già adatto per questo sport: è possente e spalle molto larghe. «Due dei miei cugini giocano a football e mi hanno trasmesso questa passione – ci confida Stefania - ed anch’io nel mio piccolo sto cercando di coinvolgere più gente possibile. Anche se non sempre funziona: che chi viene a provare ma non torna all’allenamento successivo e c’è chi mi dice che verrà ma poi non si presenta».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chi ha insistito più di tutte per la formazione di una squadra femminile è stata la 31enne Ornella, la più “anziana” (e la più alta) del gruppo. Lei qualche anno fa ricevette da una sua amica un pallone da football in regalo e colse l’occasione per iniziare a seguire uno sport di cui fino a quel momento aveva solo sentito parlare. Ora è in prima linea nella promozione del progetto. «Il mio obiettivo è quello di poter partecipare a un vero campionato di tackle football – dice convinta - ma per poterlo fare il numero di atlete in squadra deve crescere. Per il momento ci accontentiamo del “flag football”, che stiamo imparando per porre le basi per il football vero e proprio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il flag football è uno sport di squadra molto simile al football americano. La differenza rilevante è determinata dall'assenza del contatto fisico: l'avversario non viene fermato tramite il placcaggio (o tackle), bensì “rubando” una bandierina che è attaccata alla cintura del giocatore avversario. E’ considerata una disciplina a sé e viene praticato a livello agonistico. Ad esempio in Italia ci sono una trentina di squadre di flag che si scontrano nel campionato organizzato dalla Liff (Lega italiana flag football). Ma per chi vuole cimentarsi nel “tackle football” il flag viene visto soprattutto come una forma di preparazione al football tradizionale. Infatti viene praticato molto spesso a livello maschile giovanile (dai 7 ai 12 anni) e a livello femminile, per imparare le regole evitando il contatto fisico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Per chi ha appena iniziato, come le mie ragazze, è fondamentale capire prima i movimenti, i lanci, le prese e le posizioni in campo – afferma Cazzolla - . Per il momento quindi niente contatto, sia perché loro non sono atleticamente pronte, sia perché non c’è comunque un numero sufficiente di atlete per poter praticare il “tackle” ».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In Puglia ci sono squadre di flag football femminile, ad esempio a Brindisi e si stanno formando anche Barletta e a Lecce. Questi club hanno chiesto alla Patriots di giocare qualche partita amichevole, ma come afferma Cazzolla: «Noi non siamo ancora al loro livello e reggeremmo giusto qualche minuto di gara. Se dovessimo arrivare ad un numero più alto di ragazze entro la fine del reclutamento, che andrà comunque avanti per tutto l’anno, potremmo anche formare una squadra di flag in grado di disputare incontri. A gennaio o febbraio ne sapremo di più, anche se il sogno, rimane quello di creare per la prima volta a Bari una squadra femminile di tackle football: quello originale, quello vero».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qui la pagina facebook delle Patriots "rosa".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Sul campo di allenamento delle Patriots. Le ragazze provano il passaggio all'indietro
Il gruppo indossa le cinture per giocare a flag football
Due ragazze provano a lanciare passandosi la palla
L'allenatore spiega la posizione del primo passaggio ad Ornella
Alcune delle ragazze durante l'allenamento
L'allenatore spiega alle ragazze come effettuare un lancio. Le tre ragazze più a sinistra sono Ornella, Caterina e Francesca
In primo piano, un pallone da football americano. Poco lomtano, le ragazze in cerchio si danno la carica
Le giovani atlete intervistate. Le due ragazze a sinistra sono Stefania e Ornella. La ragazza più a destra è Francesca



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