Bari sempre più multietnica: la mappa degli immigrati in città
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lunedì 28 ottobre 2013
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di Salvatore Schirone
Basta guardare il quartiere Libertà. La percentuale più alta di africani è infatti localizzabile proprio in questo rione. Interi isolati e palazzi di via Ettore Fieramosca, ad esempio, sono affittati esclusivamente a nigeriani. Ed è qui che vecchie botteghe artigiane lasciano il posto a piccoli negozietti di prodotti tipici indiani.
Altro quartiere multietnico (e ancora più eterogeneo) è la Madonnella, popolato da eritrei, pakistani e mauriziani da lunga data. Mentre i bengalesi abitano i vicoli di San Pasquale: è da qui che partono con le rose in mano verso i locali serali della città, alla ricerca di acquirenti.
Discorso a parte meritano georgiane e romene, impegnate prevalentemente come badanti e quindi diffuse in tutto il territorio cittadino. Anche se le donne dell'est Europa si possono incontrare il giovedì, loro giorno libero, in piazza Umberto. Come i filippini, specializzati nei lavori domestici e ormai quasi membri integranti di numerose famiglie benestanti baresi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Proprio i georgiani hanno negli ultimi anni “invaso” Bari: secondo Angelo Cirone, presidente dell'associazione Italo-Georgiana, su 3.500 presenze in Puglia, ben 2.500 sono concentrate nel capoluogo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Infine la comunità cinese, presente diffusamente in tutta la città con le sue numerose attività commerciali concentrata prevalentemente nella periferia di Modugno, dove sorgono capannoni e magazzini. A Bari ci sono anche piccole minoranze di afgani ed egiziani, alcuni di religione copta ortodossa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per tutte le comunità sopra citate non si può parlare ancora di integrazione. La maggior parte degli extracomunitari sono arrivati qui già da adulti e per alcuni la lingua italiana rappresenta ancora un ostacolo insormontabile. Ma è solo questione di tempo. Tra qualche anno Bari seguirà la strada tracciata dalle altre città europee, quella del multiculturalismo. Quando i figli degli immigrati andranno a scuola e cresceranno assieme ai figli dei baresi, non sarà strano vedere un nigeriano con la sciarpa biancorossa al collo o un cinese che “arriccia” un polpo in riva al mare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nella galleria fotografica, la festa organizzata a Piazza Umberto dall’ufficio migrantes dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto il 19 ottobre scorso. Ha coinvolto un centinaio tra nigeriani, egiziani, indiani, georgiani e afgani: i nuovi baresi.
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Salvatore Schirone
Salvatore Schirone
I commenti
- GIORGIO MANDELAS - complimenti vivo a roma puoi capire come legga le notizie di bari avidamente saluti giorgio ---