La Zona Cecilia, enclave barese in territorio modugnese: «Non apparteniamo a nessuno»
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giovedì 30 marzo 2017
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di Katia Moro
Parliamo dello “strano caso” della Zona Cecilia, un agglomerato di case sorto nel 1969 a nord della Zona Industriale e abitato da quasi 5mila persone, perlopiù baresi. D’altronde l’area è praticamente una prosecuzione del San Paolo e può essere di fatto ritenuta parte dello stesso quartiere, se non fosse che questi palazzi sorgono sul territorio del lontano paese di Modugno. (Vedi foto galleria)
Questa condizione porta a delle situazioni paradossali. Ad esempio via Piemonte, arteria principale del rione, da un lato è barese e dall’altro è modugnese. E questo lo si capisce a vista d’occhio, perchè i lampioni del versante modugnese sono tutti ridipinti, mentre quelli della parte barese necessitano di una seria manutenzione. «E quando pregai il netturbino di spazzare anche il mio lato del marciapiede, quello mi rispose “non posso, non appartiene al Comune di Bari” », ci racconta divertita la commessa di uno storico panificio “ceciliano”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma le contraddizioni non terminano qui. «Io abito in zona Cecilia da quando sono nato – ci dice il 29enne Eugenio - e quando qui venne introdotta la “impegnativa” raccolta differenziata, per “comodità” tutti andavano a buttare la propria immondizia nei vicini bidoni del San Paolo, rendendola così inutile. Per non parlare del fatto che io abito in via Sardegna, ma purtroppo c’è un’altra via Sardegna anche al “Quartiere” e il povero postino continua da anni a far confusione e io a dover andare ogni volta a caccia della mia malcapitata posta».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A parte queste cose “simpatiche” persiste però un dato di fatto: chi abita nel rione Cecilia si ritrova ad essere considerato “né carne né pesce”. I suoi residenti ad esempio votano a Modugno, ma non mettono mai piede nell’abitato del paese, mentre magari frequentano spesso il rione San Paolo pur senza farne parte. «Dal “paese” si fanno vedere solo in tempi di elezioni – ci dice il 55enne macellaio Leonardo – ma noi non siamo riusciti mai ad avere un nostro rappresentante in Comune. E poi magari ci chiedono pure di contribuire con offerte per la sagra patronale di San Rocco: ma chi l’hai mai vissuta questa festa? Qui non è stata mai messa nemmeno una luminaria».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Su via Lombardia si susseguono la maggior parte dei negozietti alimentari tra cui spicca l’insegna “lavanderia San Paolo”, che dichiara apertamente la provenienza dei “ceciliani”. «Ma certo, noi veniamo tutti dal “Quartiere” e ci sentiamo ancora pienamente baresi, anche se di fatto non apparteniamo a nessuno», ci dice il sempre più rammaricato Leonardo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E quindi per i residenti di questa “enclave” barese in territorio modugnese non resta che “farsela tra loro”, anche se in realtà non è che il posto pulluli di vita. «Quest’enoteca c’è sempre stata ed è l’unico punto di riferimento e luogo di ritrovo della zona – ci spiega la 56enne Giacoma, proprietaria di un locale dove si servono alcolici -. A parte il mio negozio qui non c’è altro da fare e quando arriva la sera tutti si tappano in casa perché chiude ogni attività e il quartiere resta praticamente al buio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una volta in Zona Cecilia c’era il cinema Fantarca, che però ha chiuso tristemente nel 2004. A “movimentare” il rione rimangono solo la chiesa di San Pietro Apostolo e la succursale della scuola Casavola di Modugno, oltre ai centri scommesse che continuano a spuntare come funghi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qui doveva arrivare la metropolitana a “salvare” i residenti, ma la stazione “Cecilia” è stata inaugurata senza però essere attivata e ora spunta tra l’erba incolta come una cattedrale nel deserto, simbolo di una “colonia dimenticata”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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Katia Moro
Katia Moro
I commenti
- Enzo - Sono di Modugno paese. non di zona cecilia ,residente dal 1988 e Barese di nascita.Mi chiedo oggi se Bari e' diventata area metropolitana,perche Modugno non diventa un quartiere o paese facentot parte di Bari ,con le stesse aziende municipale, nettezza urbana,trasporti. Nello stesso tempo possiamo far arrivare anche la ferrovia metropolitana dalla zona Cecilia al paese Modugno.
- Marco - Mi piacerebbe sapere se giuridicamente è possibile raccogliere le firme per un referendum popolare per un eventuale annessione al territorio di Bari. Questa situazione è grottesca. Nessuno della Zona Cecilia si è mai sentito modugnese. Che almeno si diano delle risposte in merito alla fermata della metro. È pronta ed è costata l'ira di Dio... cosa aspettano ad attivarla?!
- nilde - non tocchiamo il tasto scuola, a parte ke nella scuola media nn si fa quasi niente di PON... e se per caso vogliamo mandare i nostri figli a scuola a modugno la scuola non ha neanke un mezzo x il trasporto... dovremmo accompagnare noi i nostri figli a modugno
- Antonio D'Amore - Pur dichiaratomi, da quando abito al Quartiere Cecilia un prigioniero di Modugno, lontana ben 8 chilometri da questo quartiere definito "zona", ho notato delle inesattezze nell'articolo di Katia Moro che condivido in toto. Non solo abbiamo avuto consiglieri comunali, ma un periodo ne abbiamo avuti addirittura 3. Attualmente ci rappresenta il consigliere Domenico Clementini, agguerrito cittadino che con la poca forza che può esprimere essendo solo, ci ha fatto avere non pochi benefici. Il patrono di Modugno, San Nicola da Tolentino nell'ultima festa patronale è stato portato nell'unica chiesa parrocchiale di Cecilia: San Pietro. La signora Moro ha dimenticato che in questo territorio è stata ultimata da molti mesi la stazione ferroviaria della Metropolitana delle Ferrovie Bari Nord "Cecilia", ma per ignoti motivi non va in funzione, per cui i cittadini di questo rione si servono degli autobus dell'AMTAB per recarsi in centro (a Bari, non a Modugno) a fare la spesa. Grazie!
- Luisa - Noto una certa contraddizione in questi articolo. Quando ha parlavo del quartiere San Paolo non ha fatto altro che dire che la zona Cecilia fosse piena di negozi, che era una fortuna che ci fosse nonostante, in questo articolo, un signore abbia detto che arrivata sera, tutti i negozi di chiudono. Dovrebbe imparare a fare giornalismo.
- Daniele - Se è per questo è sbagliato anche il titolo dell'articolo: si tratterebbe infatti di una enclave modugnese in territorio barese, dato che appartiene al comune di Modugno ma è circondata dal territorio di Bari e non il contrario.
- BARINEDITA - Caro Daniele, l'unico significato di enclave è questo: "Territorio completamente chiuso entro i confini di uno stato diverso da quello cui politicamente o linguisticamente appartiene". E' chiaro che enclave è una "forzatura", però la zona santa cecilia è un "territorio" che "linguisticamente" ma anche a livello culturale e sociale si sente BARESE, pur essendo chiuso entro i confini dello "STATO" di Modugno. Non può essere il contrario. Saluti
- Luciano - Scusate ma quando c'è la festa di San Nicola al quartiere San Paolo mettono le luminare?