di Maria Bruno - foto Antonio Caradonna

Valenzano, una stanza segreta nei sotterranei della chiesa: è il cimitero delle suore
VALENZANO - Questa storia inizia nel 2012, quando l’ex sindaco di Valenzano, Luigi Lampignano, ci rivelò dell’esistenza di un “cimitero delle suore” nei sotterranei di una chiesa del paese: Santa Maria di Loreto. Lì sotto, secondo il politico, avrebbero trovato posto i corpi delle benedettine del monastero che fino al 1866 si trovava accanto alla chiesa. Un racconto suggestivo, che però non trovò conferme, anche perché all’epoca la struttura era chiusa e soggetta a un massiccio restauro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbandonammo così la pista, fin quando quattro anni dopo, passeggiando per le vie del centro storico di Valenzano, abbiamo notato come Santa Maria di Loreto fosse stata ormai completata. Era quindi giunto finalmente il momento di verificare la veridicità della storia. Dopo aver chiesto una serie di permessi al Comune siamo riusciti a introdurci nella chiesa. Risultato: quella che sembrava essere solo una leggenda si è rivelata realtà. Sotto l’edificio sacro esiste effettivamente una buia e antica stanza dove per secoli sono state sepolte le benedettine. (Vedi foto galleria)

Il nostro racconto inizia in largo San Francesco, laddove si affaccia un ingresso secondario della chiesa. È da qui che ci introduciamo nella struttura. Con noi c'è anche Donato Ferrante, funzionario dell’ufficio tecnico del Comune. Varchiamo una porticina in legno e ci ritroviamo in una piccola sagrestia dalle pareti bianche. Apriamo un'altra porta sulla destra che immette nella chiesa vera e propria: calpestiamo il pavimento maiolicato su cui poggia l'altare in pietra e da questa posizione osserviamo l’ambiente completamente vuoto, privo di dipinti e posti a sedere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Al centro della navata notiamo però una sagoma quadrata: è proprio lei, la botola che permette l'accesso alle catacombe. Sotto i nostri piedi si trova quindi il luogo in cui venivano contenute le salme delle monache cistercensi che si susseguirono nel corso dei secoli, abitando il monastero dal 1664 sino al 1866, anno in cui il luogo fu chiuso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Non ci resta quindi che scendere. Rimuovere la botola però non si rivela affatto semplice: per spostarla è necessaria l’energia di quattro braccia. Ora davanti a noi si è aperto uno stretto tunnel in cui ci infiliamo uno alla volta. Percorriamo con cautela cinque scalini ed ecco che ci ritroviamo all’interno della stanza “segreta”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E’ buio e per illuminare l’ambiente utilizziamo una torcia e delle candele. L’aria è decisamente rarefatta e veniamo accolti da una forte umidità unita a un caldo notevole.  Ci guardiamo intorno: siamo in un vano di cinque metri per tre, circondato da muri in tufo e malta e sormontato da un soffitto a volta alto un paio di metri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Su lato destro è ben visibile la vasca che conteneva le spoglie delle monache: è larga circa un metro e mezzo ed è ricoperta da uno spesso strato di detriti e lastre di legno. Parliamo al passato perché, ci informa la nostra guida, le salme non si trovano più in questo posto: sono state infatti rimosse, anche se non si sa né quando e nemmeno dove siano state portate. 

L’ex cimitero però mantiene un suo fascino: il buio, la sotterraneità, la segretezza, l’antichità, rendono questo posto (in cui forse nessun cittadino è mai entrato) estremamente suggestivo. Forse anche troppo, perché a un certo punto sentiamo una voce di una donna anziana provenire da fuori e rabbridividiamo. E’ arrivato il momento di lasciare questo luogo, dove per secoli hanno riposato le anime di centinaia di monache.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Il nostro racconto inizia in largo San Francesco, laddove si affaccia un ingresso secondario della chiesa di Santa Maria di Loreto
L'interno della chiesa completamente vuoto, privo di dipinti e posti a sedere
Al centro della navata notiamo però una sagoma quadrata: è proprio lei, la botola che permette l'accesso alle catacombe
Rimuovere la botola però non si rivela affatto semplice: per spostarla è necessaria l’energia di quattro braccia. Ora davanti a noi si è aperto uno stretto tunnel in cui ci infiliamo uno alla volta
Percorriamo con cautela cinque scalini ed ecco che ci ritroviamo all’interno della stanza “segreta”
E’ buio e per illuminare l’ambiente utilizziamo una torcia e delle candele
Ci guardiamo intorno: siamo in un vano di cinque metri per tre, circondato da muri in tufo e malta e sormontato da un soffitto a volta alto un paio di metri
Su lato destro è ben visibile la vasca che conteneva le spoglie delle monache: è larga circa un metro e mezzo ed è ricoperta da uno spesso strato di detriti e lastre di legno. Parliamo al passato perché le salme non si trovano più in questo posto: sono state infatti rimosse, anche se non si sa né quando e nemmeno dove siano state portate



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  • Domenico - Ciao volevo chiedervi se è possibile che durante i lavori di ristrutturazione,terminati qualche anno fa,siano stati portati via eventuali reperti. Perché prima della vostra visita, dato che la ristrutturazione è evidente,(c'è la tubazione con un applique), sicuramente qualcosa è sparita. grazie per l'eventuale risposta
  • BARINEDITA - Salve Domenico. Sappiamo che sono in atto delle ricerche e studi per capire nel particolare la storia di quel monastero. Per ora però se ne sa molto poco. Saluti
  • Simona - Salve, sapete se attualmente la chiesa è aperta per eventuali visite? e se sì, l'apertura al pubblico interesserebbe anche il cimitero delle monache? Grazie


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